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Autore Discussione: CARLO PETRINI. Cheese, lasciate che i sensi vi guidino  (Letto 2577 volte)
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« inserito:: Settembre 15, 2011, 10:34:02 am »

15/9/2011

Cheese, lasciate che i sensi vi guidino

CARLO PETRINI

Caro direttore, da domani a lunedì la mia città, Bra, la città di Slow Food, si trasformerà per accogliere tra vie e piazze Cheese, la più grande manifestazione internazionale dedicata al formaggio e al latte nelle sue forme più buone, pulite e giuste.

Ogni due anni, dal lontano 1997, questo che per molti è diventato una sorta di rito collettivo che richiama a Bra i migliori produttori, affinatori, allevatori e pastori del mondo, si ripete crescendo un poco, migliorando l'offerta, proponendosi come un momento educativo sul formaggio davvero unico.

Non posso esimermi dal dare un caloroso benvenuto a tutti, e ai tantissimi visitatori, rivolgendo un invito a passeggiare per la mia città ascoltando. Ascoltando i propri sensi per capire le differenze tra i vari formaggi presenti, le virtù di quelli a latte crudo che sono un monumento al gusto e alla biodiversità, ma anche ascoltando le storie, i racconti, le spiegazioni di chi alleva, caseifica, affina, vende. La passione e la conoscenza di queste persone è così preziosa che l'opportunità di condividerla nei prossimi giorni è forse la cosa più golosa, al di là del mare di assaggi, laboratori, momenti conviviali e acquisti che si potranno fare. Il mercato si arricchisce fino a 186 bancarelle di venditori e produttori rigorosamente selezionati, più 44 grandi stand, il tutto con una rappresentanza quasi totale del mondo caseario di qualità italiano e un buon numero di stranieri con 20 nazioni rappresentate. In più i Presìdi del formaggio: 47 italiani e 24 internazionali, e le comunità del cibo di Terra Madre di pastori e produttori.

Una delle cose più belle di Cheese di solito è l'atmosfera che si crea, la sua vivibilità, il fatto che una cittadina si fermi per farsi palcoscenico di quella che a tutti gli effetti è una grande festa. E quindi non posso che ringraziare la Città e in particolare i miei concittadini, che, pur dovendo fare qualche piccolo sacrificio rispetto al normale svolgersi delle loro vite, sanno accogliere con entusiasmo e rendono ancora più belli i luoghi di Cheese. È la storia di una comunità locale che si apre e partecipa. Cosa abbastanza rara: ciò che alla fine rende Cheese più speciale di quanto non possa già essere di per sé.

da - http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=9202
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