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Autore Discussione: Francesca BASSO Dichiarazioni dei redditi pubblicate online Il sì di Bombassei.  (Letto 2154 volte)
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« inserito:: Settembre 09, 2011, 05:56:28 pm »

La manovra

Le reazioni Le misure Il numero due degli imprenditori

Dichiarazioni dei redditi pubblicate online Il sì di Bombassei (Confindustria)

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI CERNOBBIO (Como) - Le misure antievasione «risentono della fretta e dell' approssimazione» e «dovranno necessariamente essere riviste». Confindustria è severa con i provvedimenti annunciati dal governo ma da Cernobbio il numero due di Viale dell' Astronomia Alberto Bombassei «salva» la decisione di rendere pubbliche online le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti. Perché la lotta ai furbi è condivisibile e va perseguita con tutti i mezzi. E per i partecipanti al Forum Ambrosetti, che siano industriali o manager, la trasparenza è un elemento costruttivo di ogni democrazia. Del resto la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi «non è una novità» ricorda Giulio Malgara: «Una volta si leggevano sui giornali. Tutto serve per la lotta all' evasione. I tempi poi sono cambiati, una volta c' erano i rapimenti ma ora è un fenomeno che si è affievolito». Chi invece il proprio reddito da anni lo ha pubblico è l' imprenditrice Maria Paola Merloni perché deputata (siede tra i banchi del Pd), che si chiede se questo «sia lo strumento giusto» e teme che sia «una trovata a effetto, servono misure più sostanziose». Che servano interventi più articolati lo pensa anche Domenico Guzzini, apprezza l' iniziativa purché inserita in «un contesto di riforme strutturali» perché «non basta solo la lotta all' evasione fiscale». Benito Benedini, presidente della Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro, ricorda che «i cittadini e le imprese oneste non hanno niente da temere» e invoca pene «davvero certe per gli evasori, come negli Stati Uniti, dove chi sgarra va in galera». Anche per l' amministratore delegato di Gdf Suez Energie, Luca Valerio Camerano, «la richiesta di trasparenza è condivisibile sempre ma bisogna fare attenzione a che non produca effetti di frustrazione sociale ma soprattutto a che non sposti l' attenzione dall' epicentro della discussione». Insomma il rischio, conclude, è quello della «demagogia fiscale». Francesca Basso RIPRODUZIONE RISERVATA

Basso Francesca

Pagina 10
(3 settembre 2011) - Corriere della Sera

da - http://archiviostorico.corriere.it/2011/settembre/03/Dichiarazioni_dei_redditi_pubblicate_online_co_9_110903025.shtml
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