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Autore Discussione: GUNTHER H. OETTINGER Gas, in Europa mercati stabili e buoni clienti  (Letto 1708 volte)
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« inserito:: Maggio 25, 2011, 03:50:25 pm »

25/5/2011

Gas, in Europa mercati stabili e buoni clienti

GUNTHER H. OETTINGER*

L’Europa si sta svegliando da una recessione prolungata. Ma la crescita si riaffaccia. Guardando al futuro, possiamo notare che la prosperità europea, la nostra competitività dipendono dalla necessità di ottenere tutti gli elementi giusti per arrivare a un’economia di successo. Approvvigionamenti di energia sufficienti e affidabili a prezzi accessibili sono un fattore centrale fra questi elementi. Ma come ha recentemente dichiarato il direttore generale della Gazprom Alexei Miller: «Il mercato europeo è alle stelle: ... si prevede che il costo del gas a dicembre sarà di circa 500 dollari per i contratti a lungo termine. E credo che queste non siano le ultime cifre di quest’anno». I prezzi all’ingrosso dei carburanti compromettono la crescita.

I mercati saturi del gas di ieri sono i mercati in difficoltà di domani. Il gas naturale è un mercato lucrativo. Ciò significa che il gas, una risorsa essenziale, renderà l’Europa più costosa e quindi meno attraente per gli investitori. Nell’interesse dell’economia europea dobbiamo ottenere più competizione negli approvvigionamenti portando nuovi gasdotti verso nuovi fornitori e nuove compagnie. Dobbiamo anche espandere il mercato del Gnl (il gas naturale liquefatto).

L’Europa deve inoltre raggiungere i suoi obiettivi in termini di carbonio. Il gas, dopo Fukushima, è ancora più interessante grazie alle sue basse emissioni di carbonio. Esso è complementare con le energie rinnovabili intermittenti - come il vento. Si trova in abbondanza e molti Paesi ne sono produttori. Il gas sta diventando un combustibile per scelta.

E’ un peccato che l’Europa non sia collegata a tutti i possibili fornitori nonostante la maggior parte dei produttori sia nel raggio economico dei gasdotti o dei terminali Gnl. Abbiamo tre rotte di approvvigionamento istituite con la Norvegia, la Russia e l’Algeria. Avremo un mercato d’importazioni in crescita. Un adeguato oligopolio di fornitori in Europa è evidente. Esiste una domanda evidente da parte dei consumatori di avere più fornitori, testimoniata dal numero di progetti di diversificazione spinti dai consumatori.

Questo ci fa pensare alle prospettive d’importazione del gas dall’Asia Centrale e dal Medio Oriente. Congiuntamente l’area tra il Kazakistan e l’Egitto ha molto più gas che la Russia - di un fattore pari a 1,5. In Asia Centrale il Turkmenistan, la quarta più grande riserva mondiale, richiede un impegno commerciale solido da parte delle nostre compagnie per l’acquisto e l’estrazione di gas naturale. Ma anche l’Azerbaigian per il potenziale significativo a livello globale è da considerare. Dietro questi Paesi seguono il Kazakistan e l’Uzbekistan. I Paesi del Mar Caspio sono ricchi di gas; ogni anno bruciano 9,8 miliardi di metri cubi di gas naturale. A Sud del Mar Caspio si trova l’Iraq e il governo di Baghdad è alla ricerca di partner solidi per sviluppare il proprio mercato interno e le esportazioni. I costi di produzione di gas in questi Paesi sono competitivi a livello mondiale. Eppure non esiste ancora una via economica d’esportazione per questo mercato.

L’Unione europea ha lanciato un’iniziativa, il cosiddetto Corridoio Sud, per introdurre questi nuovi produttori sul mercato europeo. Abbiamo acquirenti attivi, ma abbiamo poche compagnie di produzione per guidare tale processo.

Nei prossimi sei mesi la Commissione europea intende sviluppare ulteriormente la strategia del Corridoio Sud. Siamo alla ricerca di investitori che possano guidare il processo di apertura del Corridoio Sud e finanziare l’infrastruttura per ottenere queste fonti di approvvigionamento sul mercato. La Commissione sostiene vari progetti di gasdotti che collegano la regione del Mar Caspio con l’Europa. Fra tutti questi il «Nabucco», un gasdotto che va dall’Azerbaigian al cuore dell’Europa, è quello con la più grande potenzialità. Inoltre c’è anche il supporto di soluzioni regionali di gasdotti attraverso la regione caspica. Ci siamo impegnati a mettere in atto un regime generico e favorevole agli investimenti in queste regioni e nelle vie di transito verso l’Europa. Appoggeremo la necessaria cooperazione tra le imprese per mantenere aperto il Corridoio Sud. Faremo in modo che le aziende coinvolte abbiano una prospettiva stabile a lungo termine per accedere al mercato Ue.

L’Europa non offre sussidi, ma un mercato stabile a lungo termine con buoni prezzi e i migliori clienti in tutto il mondo.

*Commissario europeo per l'Energia
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