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Autore Discussione: Raid in Libia, ecco la mozione della Lega  (Letto 1940 volte)
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« inserito:: Maggio 01, 2011, 05:31:24 pm »

LA MAGGIORANZA DIVISA

Raid in Libia, ecco la mozione della Lega

Le sei condizioni «imprescindibili» di Bossi

La mozione presentata dalla Lega alla Camera sulla questione libica contiene «sei dettagliati impegni che il governo dovrà far propri», condizioni «necessarie e imprescindibili». «Il documento - spiega il quotidiano leghista La Padania - contiene sei dettagliati impegni che il governo dovrà far propri: sono precisi step sia dal punto di vista contenutistico che temporale. Secondo il segretario federale, Umberto Bossi, sono queste le uniche condizioni, necessarie e imprescindibili, per far chiarezza e porre fine all'attuale confusa situazione politica». Ecco il testo integrale.

La Camera:
- Considerati i contenuti della Risoluzione Onu 1973/2011 e della Risoluzione 600071 approvata il 24 marzo 2011 dalla Camera dei Deputati nonché delle comunicazioni rese dal governo alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato in data 27 aprile 2011;
- tenuto conto dei rilevanti fenomeni migratori dalle coste del Nordafrica e della sentenza della Corte di Giustizia europea del 28 aprile 2011 nella causa C-61/11 ppu in relazione al reato di immigrazione clandestina; - considerato che una maggiore flessibilità operativa dei nostri velivoli che consenta azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati sul territorio libico potrebbe determinare il rischio concreto: di nocumento anche alle popolazioni civili, di un incremento dei flussi migratori, di maggiori oneri per lo stato italiano e conseguenze incremento della pressione fiscale per i cittadini.

LE SEI CONDIZIONI
Impegna il governo a:
1) intraprendere immediatamente una decisa e forte azione politica sul piano internazionale finalizzata ad una soluzione per via diplomatica della crisi libica che ristabilisca condizioni di stabilità, pace e rispetto dei diritti umani ponendo fine alla fase militare e ai bombardamenti;

2) escludere per il futuro qualunque nostra partecipazione ad azioni di terra sul suolo libico;

3) a fissare un termine temporale certo, da comunicare al Parlamento, entro cui concludere le azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati sul territorio libico, di cui in premessa, che comunque debbono attuarsi nel totale rispetto dell'art. 11 della Costituzione ed esclusivamente come strumento di difesa ad azioni ostili, reali, concrete ed attuali rivolte contro i nostri velivoli ovvero contro la popolazione civile ed in condizioni di assoluta sicurezza per la popolazione civile stessa e per i nostri operatori;

4) non determinare aumenti della pressione tributaria finalizzati al finanziamento della missione in oggetto, operando nell'ambito degli stanziamenti ordinari per la difesa;

5) intraprendere ogni iniziativa finalizzata al superamento delle criticità conseguenti alla sentenza della Corte di Giustizia dell'Ue di cui in premessa;

6) dare piena attuazione alla Risoluzione n. 600071 di cui in premessa promuovendo il reale concorso di tutti i Paesi alleati rispetto alle ondate migratorie in essere, all'asilo dei profughi e al contrasto dell'immigrazione irregolare.


30 aprile 2011
da - corriere.it/politica/11_aprile_30/
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