Il premier: «le parole di Fini sulla durata della legislatura hanno dell'incredibile»
«Se la Consulta dirà no a legittimo impedimento, farò vergognare i pm»
Berlusconi a Matrix: «Io continuerò a governare, ma mi difenderò. Stavolta scenderò direttamente in campo»
MILANO - «Noi riteniamo di poter allargare la maggioranza uscita dal voto di fiducia, se non ci dovessimo riuscire torneremo dagli elettori anche se in questa situazione di crisi le elezioni non sarebbero un bene per il Paese. Con questi numeri si governa agevolmente, ma non è agevole approvare la riforme necessarie al Paese»». Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel corso della registrazione della trasmissione di Canale 5 «Matrix».
FINI - Poi il presidente del Consiglio ha commentato le parole di Fini sulla durata della legislatura: «A qualche giorno dal voto di una mozione di sfiducia del governo sono dichiarazioni che hanno dell'incredibile».
CRISI DI GOVERNO - «Tutte le persone di buon senso, e certamente il presidente Napolitano, non possono che augurarsi che non ci sia una crisi di governo, specialmente in un momento come questo» ha detto ancora Berlusconi.
NUOVI ARRIVI - «Le persone che hanno deciso di appoggiare la maggioranza lo hanno fatto per un loro convincimento, ad esempio quelli dell'Idv perchè non sopportavano più il loro leader» afferma ancora il premier. A chi gli chiede se ci sia la possibilità che qualcuna delle new entry possa fare il sottosegretario, il Cavaliere risponde: «Io penso che non ci sia questa eventualità ».
UDC - Poi il Cavaliere ha risposto al leader dell'Udc Casini che parlava di un governo che non è in grado di governare: «È la bugia più grande che potesse dire perchè se c'è qualcosa di cui siamo orgogliosi è l'azione di governo».
SINISTRA - «A sinistra sono tutti capetti che si fanno la guerra l'uno con l'altro, ma nessuno emerge» ha successivamente aggiunto il capo del governo a chi gli chiedeva un giudizio sull'opposizione di centrosinistra.
DEFICIT - Poi Berlusconi ha toccato anche alcuni temi di carattere economico: «Dobbiamo mantenere i conti pubblici nel rigore e rientrare entro il 2013 del deficit sotto il 3%, perchè anche le agenzie di rating ci confermano la tripla A a patto che rispettiamo questa condizione e che si mantenga stabile il governo».
CASO CALIPARI - Il premier ha anche affrontato il tema del caso Calipari dopo le rivelazioni di Wikileaks: «Palazzo Chigi ha smentito in maniera assoluta quell'affermazione ma, oggi pomeriggio è arrivata anche la conferma della Procura che dice che il soldato americano che ha sparato a Calipari è stato rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio volontario. Non c'è stata nessuna pressione, chi ha scritto quella nota ha confuso le loro richieste con il nostro operato».
IL PDL POTREBBE CAMBIARE NOME - Berlusconi ha poi spiegato che in caso di elezioni anticipate il Pdl potrebbe cambiare nome. Berlusconi ha premesso, rispondendo alla domanda sul cambio di nome, che «da un lato l'acronimo non commuove e non emoziona, Forza Italia era Forza Italia, ma non vogliamo tornare indietro perchè Fli è alle nostre spalle mentre il Pdl è stato voluto dalla gente più che da noi quindi andremo avanti. Un pericolo però continua Berlusconi - incombe sul nome: il Fli potrebbe avanzare la volontà di appropriarsi del nome e fare ricorso e visto come si sono comportati i giudici in altre occasioni meglio tutelarsi». Quindi, conclude Berlusconi, «si pensa ad un nuovo nome in caso di elezioni, un nome che ho già in mente ma che non dico perchè prima dobbiamo depositarlo: probabilmente sarà di una parola sola».
UNIVERSITA' - Il premier ha poi commenta gli scontri avvenuti a Roma lo scorso 14 dicembre : «Siamo un governo democratico che accetta il dissenso anche nelle manifestazioni pubbliche di piazza. Ma queste manifestazioni non devono essere portatrici di danni e di violenza verso altri». Per Berlusconi sono «assolutamente minoranza gli studenti o pseudostudenti» che protestano contro la riforma dell'università, mentre «sono moltissimi quelli che hanno capito la riforma, infatti in moltissimi atenei si svolgono regolarmente le lezioni».
PREMIER DONNA - Berlusconi poi, a chi gli chiede se ci possa l'ipotesi di una donna come suo successore ha risposto: «Perchè no? Non escluderei che anche in Italia ci possa essere un primo ministro donna».
LEGITTIMO IMPEDIMENTO - E' stato poi chiesto al premier: «Cosa farebbe se la Consulta dovesse bocciare il legittimo impedimento?»: «Farò vergognare i pm, io continuerò a governare, ma mi difenderò. Stavolta scenderò direttamente in campo e racconterò a tutti gli italiani qual è la vicenda di cui trattati, chi sono i giudici che se ne occupano e perciò non temo assolutamente questo fatto di giustizia, perchè siccome non ho fatto nulla non penso possa esserci una sentenza negativa mai. Scenderò in campo partecipando ai processi, ma anche andando in televisione e sui giornali e farò vergognare i miei accusatori».
VELINE CANDIDATE - Alle accuse di aver candidato veline e ragazze che partecipavano alle sue cene, Berlusconi poi risponde così: «Sono ragazze che hanno tutte l'università alle spalle, sono le più brave, si preparano e sono sempre presenti in Aula. La percentuale di voto delle nostre deputate, senatrici ed europarlamentari è del 98%». Il premier rivendica anche la bravura delle ministre: «nel nostro Gabinetto ci sono giovani donne che sono bravissime e non come chi fa politica solo per il proprio tornaconto personale. Bisogna aprire ai giovani».
Redazione online
21 dicembre 2010(ultima modifica: 22 dicembre 2010)© RIPRODUZIONE RISERVATA
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