L'ALLARME
"Treni e bus, la Regione taglia 200 milioni"
Legambiente contro la scure per i pendolari
La denuncia degli ambientalisti: "La precedente giunta aveva stanziato 214 milioni di euro per interventi di potenziamento, ora con il nuovo piano finanziario della giunta Polverini queste voci sono state tagliate"
di LAURA MARI
Per i pendolari del Lazio sono in arrivo tempi difficili. La scure della Regione, infatti, sta per abbattersi sui fondi destinati alle infrastrutture ferroviarie del territorio, per un totale di 200 milioni di euro tagliati. A fornire le stime è Legambiente Lazio, che in vista della riunione di oggi pomeriggio del tavolo tecnico del comitato di sorveglianza sui fondi Por (ovvero gli stanziamenti europei) lancia un appello alla governatrice Polverini affinché riveda la programmazione finanziaria fino al 2013.
"La precedente giunta - spiega Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio - aveva stanziato 214 milioni di euro, tra fondi europei Fesr per lo sviluppo regionale, Fas per le aree sottosviluppate e fondi regionali, per interventi di potenziamento della rete infrastrutturale e il miglioramento della qualità e dell'efficienza del trasporto pubblico locale".
Di questi 214 milioni di euro, circa 300mila erano destinati, ad esempio, al raddoppio della tratta Riano-S. Oreste-Pian Paradiso nella linea ferroviaria Roma-Civita Castellana Viterbo. "Ora con il nuovo piano finanziario della giunta Polverini queste voci sono state tagliate - denuncia Parlati - e la parte dei fondi europei per lo sviluppo regionale dedicati alle infrastrutture passa da 241 milioni di euro a 41,6".
Un taglio che si aggiunge allo spostamento dei fondi Fas, in principio destinati alle infrastrutture e ai trasporti pubblici, ora spalmati sul ripianamento del debito sanitario. "Tra le voci definanziate - sottolinea il presidente di Legambiente Lazio - ci sono quelle per l'acquisto di nuovi autobus, per cui erano stati stanziati 49 milioni di euro in fondi Fas". Inoltre, la scure della giunta Polverini si è abbattuta anche sul raddoppio della tratta ferroviaria Campoleone-Aprilia e sui 35 milioni di euro che la precedente amministrazione regionale aveva deciso di destinare all'acquisto di nuovi treni per i pendolari del Lazio.
"L'unica voce che non è stata tagliata - analizza Lorenzo Parlati - è lo stanziamento di 5,6 milioni di euro per il piano di infomobilità e una cifra di 20 milioni per il sistema di biglietti elettronici. Tutte le altre voci sono state cancellate, come ad esempio i 55 milioni di euro destinati al piano sicurezza delle stazioni ferroviarie". Tagli che andranno ad incidere profondamente sulla qualità dei trasporti ogni giorno utilizzati dai 560mila pendolari del Lazio.
"Crediamo che in questa fase di crisi e riduzione delle risorse pubbliche - conclude il presidente di Legambiente Lazio - si debbano scegliere con molta attenzione gli investimenti da effettuare. Va data una riposta alla domanda di trasporto pubblico sempre maggiore nelle aree metropolitane contro traffico, congestione e inquinamento. Per questo - dice Parlati - chiediamo alla Polverini di non tagliare gli investimenti sulle infrastrutture e i trasporti".
(20 dicembre 2010) © Riproduzione riservata
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