LA REPLICA
"Idea assurda e anticostituzionale" Gli studenti bocciano Gasparri
Secca risposta alla proposta del capogruppo Pdl al Senato che ha invocato "una vasta e decisa azione preventiva" nei confronti dei presunti "capi" dei disordini scoppiati martedì scorso nel centro di Roma.
Nessun paragone con gli anni '70: "Non siamo terroristi, siamo persone che vogliono difendere il proprio diritto di manifestare
di VIOLA GIANNOLI e SARA GRATTOGGI
"Un'idea assurda e anticostituzionale". L'assemblea degli studenti medi autorganizzati bolla così la proposta di Maurizio Gasparri, che ha invocato "una vasta e decisa azione preventiva" nei confronti dei presunti "capi" della rivolta scoppiata martedì scorso nel centro di Roma. "Restiamo allibiti di fronte a questa ennesima risposta autoritaria e repressiva lanciata da un senatore di quella che dovrebbe ancora essere una Repubblica democratica nei confronti di chi manifesta solo il proprio dissenso, esercitando un suo diritto" spiegano i ragazzi. "E poi chi vorrebbe arrestare? Migliaia di persone prese a caso nel mucchio? Questo movimento non ha leader, non ci sono capi, né menti. Tantomeno i centri sociali additati da Gasparri, che ancora si rifiuta di riconoscere la realtà e cerca facili capri espiatori".
Gli studenti respingono il paragone con gli anni '70: "Non siamo terroristi, siamo persone che vogliono difendere il proprio diritto di manifestare contro un governo che ha fatto pagare la crisi ai giovani, privandoli di un futuro".
"Ci auguriamo che quella di Gasparri sia stata solo un'uscita infelice, come tra l'altro sembra indicare il fatto che addirittura Ignazio La Russa, ministro della Difesa, ne abbia preso le distanze" concludono gli studenti medi.
Anche gli universitari sottolineano "l'anticostituzionalità" della proposta "repressiva" di Gasparri. "ll problema è che per il governo movimento e studenti sono solo una questione di ordine pubblico. La politica non riesce a dare risposte a un'intera generazione e cosi reprime esasperando animi e situazioni con proposte tipo il Daspo o gli arresti preventivi: follie anticostituzionali" dichiara Tiziano Trobia, studente di Scienze Politiche della Sapienza e del coordinamento Uniriot.
"Le dichiarazioni di Gasparri sono gravi perché continuano a incasselare il movimento studentesco in vecchi schemi al fine di delegittimarlo e reprimerlo - spiega Elena Monticelli, studentessa di Economia della Sapienza e del sindacato universitario Link - La data del 22 si esprimerà nelle forme decise nelle assemblee e saprà spiazzare chi vuole strumentalizzare quanto costruito finora, ovvero non solo l'immaginario di un cambiamento possibile per questo Paese, ma anche la riscoperta la politica come dimensione di ciascuno, qualcosa di cui siamo stati espropriati per troppo tempo".
E Luciano Governali, della rete Atenei in Rivolta, spiega come la risposta a Gasparri verrà anche dalla prossima piazza: "Le proposte del governo dimostrano come il movimento sia molto più determinante rispetto al passato. Lo Stato pensa di dover chiudere subito la partita con misure repressive non solo rispetto al ddl, ma anche contro chi sta mettendo le basi per un vero conflitto sociale. Il 22 torneremo in piazza anche ironizzando sulla violenza. Saremo comunicativi e spiazzanti per uscire dal meccanismo di scontro frontale e dalle etichette in cui vogliono ingabbiarci".
(19 dicembre 2010) © Riproduzione riservata
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/12/19/news/risposta_studenti-10391267/