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Autore Discussione: L'appeal di Vendola l'affidabilità di Bersani  (Letto 2394 volte)
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« inserito:: Luglio 28, 2010, 10:49:52 am »

L'ANALISI

L'appeal di Vendola l'affidabilità di Bersani

di ANTONIO NOTO *

ROMA - La data delle primarie è lontana e il perimetro della sfida ancora tutto da disegnare, eppure il feeling tra Vendola e l’elettorato di centrosinistra sembra già significativo. I numeri ci dicono che oggi, in un’ipotetica corsa per la guida della coalizione, il leader pugliese avrebbe, seppure di poco, sul filo di lana, la meglio sul segretario del Pd, Pierluigi Bersani: 51 contro 49. La distanza, dunque, tra i due potenziali candidati alle primarie sebbene molto ridotta, è comunque un indicatore di tendenza che esprime come la candidatura di Vendola sia virtualmente di elevato “appeal” nell’elettorato di riferimento.

Un risultato apparentemente contraddittorio con la valutazione del profilo dei due personaggi, che vede Bersani quasi sempre in vantaggio e, talvolta, con margini significativi: come nel caso della competenza, dell’onestà e dell’affidabilità. Un “patrimonio” conservato dall’anno scorso, quando le rilevazioni condotte per le primarie - allora di partito -  individuavano proprio in queste prerogative i suoi tratti vincenti.

Questo primato, pur ottenendo una rispondenza in termini di fiducia, oggi non è sufficiente al segretario Pd per affrontare in posizione di forza il confronto diretto con l’avversario.  Vendola, che appare dominante su pochi versanti, occupa evidentemente posizioni “strategiche” che colpiscono più l’emotività degli elettori che non la sfera razionale.
E tali sono la propensione all’innovazione,  la capacità di comunicare,  la prossimità alla gente, ingredienti che rivestono non da oggi un ruolo essenziale nella  costruzione del consenso.

Con ogni  probabilità il messaggio di Vendola, la sua “narrazione”, aderisce alle aspettative del popolo del centrosinistra in ragione di questi primi, essenziali, punti di contatto. E ottiene come immediata, parziale risposta un’investitura dettata dall’entusiasmo e dall’emozione.

Va da sé che il risultato della rilevazione è condizionato dal particolare contesto in cui essa è stata condotta. Vendola gode di un’alta visibilità mediatica e dei vantaggi concessi a chi recita il ruolo dell’ outsider, in una fase del confronto in cui ad essere premiata è soprattutto la capacità di catturare l’attenzione dell’audience piuttosto che quella di argomentare la coerenza e la validità della propria proposta politica. Su  questa, in quanto esercizio di sintesi, Vendola dovrà smentire chi nel centrosinistra - e  in parte tra i suoi stessi sostenitori – soffoca il respiro delle sue ambizioni,  indicando nella scarsa propensione al compromesso e alla mediazione i suoi più grandi limiti.

* direttore IPR Marketing

(27 luglio 2010) © Riproduzione riservata
http://www.repubblica.it/politica/2010/07/27/news/pezzo_noto-5872113/?ref=HRER2-1
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