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Autore Discussione: Il tesoro nascosto di Kafka riemerge dai caveau di Zurigo  (Letto 1962 volte)
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« inserito:: Luglio 20, 2010, 03:53:34 pm »

Complessa vertenza giudiziaria oppone Biblioteca Nazionale di Gerusalemme alle eredi

Il tesoro nascosto di Kafka riemerge dai caveau di Zurigo

Riportati alla luce manoscritti e disegni dello scrittore ceco: appartengono alle sorelle Ruth ed Eva Hoffe


MILANO - Un tesoro nascosto, conservato per decenni nei caveau di una banca a Zurigo, e ora portato alla luce. Manoscritti e disegni di Franz Kafka sono stati recuperati dalle casseforti dell’Ubs di Zurigo, dove da oltre mezzo secolo sono depositate alcune delle opere dell’autore de Il processo, il grande scrittore ceco morto di tubercolosi nel 1924 in Austria. L'apertura dei caveau - spiegano diversi quotidiani internazionali - è stata richiesta da un tribunale israeliano in una vertenza che oppone lo Stato ebraico a due sorelle che hanno ereditato l'archivio dell'editore Max Brod, amico di Franz Kafka. Secondo Haaretz, dalle casseforti è emerso «un vero tesoro letterario». Esso include, fra l'altro, diverse lettere e il manoscritto originale di un breve e ben noto racconto di Kafka (il giornale non precisa quale) che gli studiosi non avevano mai potuto esaminare da vicino.

L'ARCHIVIO DI BROD - L'archivio di Brod, contenuto in ben quattro casseforti, si trovava nei caveau di UBS dal 1956. L'apertura delle casseforti di Zurigo segue quella di altri caveau appartenenti all'amico dello scrittore che si trovavano in due banche di Tel Aviv. L'obiettivo è conoscere l'esatto contenuto dell'archivio. Ma non sarà tuttavia possibile conoscere la lista delle opere custodite nei caveau di Zurigo, perché le sorelle Ruth ed Eva Hoffe, che hanno ereditato l'archivio, hanno chiesto alla giustizia israeliana di imporre il silenzio stampa sull'esito del controllo.

LE SORELLE HOFFE - Nato nel 1883 a Praga, Kafka avevano incaricato il suo amico Max Brod di bruciare la sua opera alla sua morte, ma, venendo meno alla volontà dello scrittore, Brod, emigrato a Tel Aviv nel 1939 per sfuggire al nazismo, pubblicò i testi. Prima di morire designò la sua segretaria, Ilse Esther Hoffe, come suo erede. Quest'ultima, a sua volta, ha lasciato tutti i suoi beni alle figlie. Alla morte della madre, tre anni fa, Ruth ed Eva Hoffe hanno voluto farsi confermare l’eredità dalle autorità israeliane. A Tel Aviv è quindi in corso un processo per stabilire se le eredi possano disporre liberamente di questo patrimonio. La Biblioteca nazionale di Israele a Gerusalemme ha colto l’occasione per tentare, secondo il direttore Shmouel Har-Noï, di «recuperare i manoscritti di Kafka».

Redazione online
20 luglio 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA

http://www.corriere.it/cultura/10_luglio_20/kafka-ritrovamento-manoscritti_198499f2-93de-11df-8c86-00144f02aabe.shtml
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