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Autore Discussione: TUMORI: PROSTATA;ESPERTI,NO SCREENING MASSA MA PIU'CONTROLLI  (Letto 4626 volte)
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« inserito:: Giugno 23, 2010, 04:19:03 pm »

TUMORI: PROSTATA;ESPERTI,NO SCREENING MASSA MA PIU'CONTROLLI

(ANSA) - ROMA, 23 GIU - Uno screening di massa sul tumore alla prostata non e' necessario, ma bisogna invece tenere alta la guardia contro questo cancro, il piu' diffuso fra la popolazione maschile, che mette a rischio il 6,2% degli uomini sopra i 50 anni. L'indicazione e' venuta dagli esperti riuniti a Roma per il congresso della Siuro, la societa' italiana di Urologia Oncologica. ''A differenza di altri tumori, per quello alla prostata non ci sono gli elementi per mandare una 'cartolina' che invita tutti i 50enni a fare il test - afferma il presidente della Siuro Giuseppe Martorana - un controllo e' necessario per chi ha qualche sintomo urologico, come la fatica a urinare, e per chi ha dei casi in famiglia. Per gli altri e' comunque consigliabile una visita dall'urologo, anche per parlare di problemi diversi dal tumore che possono presentarsi, ma senza obbligo''. Il rischio principale di uno screening di massa, sottolinea Giario Conti, futuro presidente Siuro, e' l''overtreating': ''Molto spesso il tumore alla prostata non e' aggressivo, e non sarebbe necessario intervenire - spiega l'esperto - bisogna fare lo screening a 1410 uomini per trovarne uno che ha un tumore che va operato. Una prova e' che il numero di tumori trovati ogni anno aumenta, e per il 2010 si potrebbe arrivare a 50mila nuovi casi, ma la mortalita' rimane la stessa''. Al congresso, che durera' tre giorni, si parlera' anche di molte altre patologie legate ai tumori dell'apparato urinario: ''Una evoluzione molto importante della cura e' la comprensione dei meccanismi biologici fondamentali dei tumori in modo da avere terapie sempre piu' mirate - spiega Gigliola Sica, presidente del congresso e direttore dell'istituto di Istologia dell'universita' Cattolica di Roma - e durante il congresso si parlera' ad esempio della terapia del carcinoma a cellule renali. Ma ci sara' spazio anche per dei corsi per i giovani urologi, perche' e' importante avere un approccio multidisciplinare a queste patologie''. (ANSA).

http://www.unita.it/notizie_flash/118620/tumori_prostataespertino_screening_massa_ma_piucontrolli
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« Risposta #1 inserito:: Luglio 11, 2010, 06:09:33 pm »

NUTRICEUTICI COME «TERAPIA»

I cibi contro il tumore alla prostata

Si accumulano dati a favore di soia, tè verde, melagrana. Servono però maggiori certezze da studi ampi

   
MILANO - Se ne parla tanto, ci sono buone probabilità che funzionino, ma ancora non abbiamo certezze granitiche sulla loro efficacia. Così gli esperti statunitensi del sito Urotoday hanno da poco riassunto ciò che si sa dei nutriceutici, ovvero di tutti quei cibi e nutrienti che di volta in volta vengono magnificati come anti-cancro, per la prevenzione e la cura del tumore alla prostata.

SOIA E TE' VERDE – Bisogna andarci un po' cauti, per quanto le speranze non sembrino proprio mal riposte. «Guardare ai nutriceutici ha senso perché il tumore alla prostata è sempre più diffuso e anche perché un numero man mano maggiore di pazienti viene indirizzato alla sorveglianza attiva, attraverso cui non si elimina subito il tumore esponendo il paziente agli effetti collaterali della chirurgia ma si monitora attentamente, per aggredirlo appena diventa più pericoloso – spiegano gli autori del documento –. In questo scenario, tutto ciò che può prevenire la malattia o ritardarne la progressione è più che utile. Meglio se, anziché un farmaco, possiamo usare prodotti naturali che non hanno effetti collaterali, a meno di introdurne quantità realmente esagerate». Per ora i composti più spesso messi alla prova nei confronti del tumore alla prostata sono la vitamina D, la vitamina E, il selenio, il licopene, la soia e il tè verde; da non molto l'interesse si è focalizzato anche sulla melagrana. «Di tutti questi la soia pare essere il nutriente più benefico, con effetti preventivi e protettivi evidenti. Lo stesso dicasi per il tè verde», dicono gli urologi.

STUDI «DEBOLI» – Gran parte dei dati sugli altri nutriceutici e il tumore alla prostata, osservano gli statunitensi, derivano da studi spesso contraddittori, di scarsa qualità, con pochi pazienti. Così, molti nutriceutici vengono oggi considerati inefficaci contro il tumore alla prostata anche se non ci sono prove schiaccianti in un senso né nell'altro: «Per non creare confusione, sarebbe opportuno disegnare studi appropriati così da ottenere dati significativi. C'è molto interesse nei confronti dei nutriceutici, è giusto che le loro caratteristiche vengano valutate bene e a fondo», concludono gli autori. «L'appello degli urologi americani è del tutto condivisibile – commenta Alberto Roggia, direttore dell'Unità di Urologia all'ospedale S. Antonio Abate di Gallarate (Varese) –. Purtroppo è difficile fare studi randomizzati e controllati di prevenzione primaria, dovrebbero durare dieci o vent'anni per dare informazioni consistenti. Non abbiamo quindi dati certi, ma il razionale perché funzionino c'è e noi urologi li consigliamo già da tempo».

ANTIOSSIDANTI – Quali sono le sostanze che non dovremmo farci mancare? «I polifenoli antiossidanti del tè verde, il resveratrolo del vino, il licopene dai pomodori e dalla salsa di pomodoro, dov'è ancor più concentrato – risponde Roggia –. Inoltre, la vitamina D, zinco e selenio dall'aglio, gli omega-3 che si trovano nel pesce ma anche, ad esempio, nei semi di lino. Di fatto consigliamo una dieta equilibrata e sana, che però non si dovrebbe iniziare a 60 anni, ma molto prima: oggi vediamo tumori anche nei quarantenni, l'educazione alimentare alla prevenzione dovrebbe cominciare fin da piccoli». Mangiare frutta e verdura ed evitare il sovrappeso sono insomma i cardini per prevenire il tumore alla prostata. «È il modo migliore per riuscirci, non abbiamo altre armi a disposizione. È invece tuttora molto dibattuto l'eventuale effetto benefico dei nutriceutici una volta che il tumore sia stato diagnosticato: sembra meno probabile, infatti, che riescano a cambiare il decorso del cancro quando è già presente», conclude Roggia.

Elena Meli

04 maggio 2010(ultima modifica: 04 giugno 2010)
http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/10_giugno_04/cibi-contro-tumore-prostata_9b5cd3f8-6414-11df-ae00-00144f02aabe.shtml
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