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Autore Discussione: Paneacqua per ripartire - (dopo Aprile)  (Letto 2275 volte)
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« inserito:: Giugno 19, 2010, 09:23:37 am »

Andrea Scarchilli ,   18 giugno 2010, 15:14

Paneacqua per ripartire     

Ufficializzato il passaggio con una conferenza stampa alla Camera e un brindisi in redazione: Aprile diventa Paneacqua, aprileonline.info ora è paneacqua.eu. Una nuova avventura editoriale e, nello stesso tempo, la volontà politica di costruire un laboratorio per aiutare la sinistra a ritrovare quadra e vocabolario, per tornare a vincere. Ripartendo dalle cose semplici e dai valori forti. La direttrice Carla Ronga ha spiegato il passaggio e gli obiettivi della nuova avventura: "Scegliamo di chiudere l'esperienza di Aprile, che è stato il grande tentativo di far dialogare le tante anime della sinistra, perché il tentativo è stato bocciato dai passaggi elettorali e da un Paese che va sempre più a destra"

 


Da Aprile e Paneacqua, da aprileonline.info a paneacqua.eu. Il passaggio è stato ufficializzato stamattina, con una conferenza stampa alla Camera dei deputati e, a seguire, un brindisi nella redazione di via della Colonna Antonina 41 a Roma, sempre quella, a due passi da Montecitorio. Atmosfera distesa, tanti vecchi e nuovi amici che sono passati a dare un'occhiata, ad abbonarsi, a chiedere di quello che sarà.

Ha partecipato tutto il comitato promotore della nuova avventura editoriale, tra cui Sergio Bellucci, Nuccio Iovene e Famiano Crucianelli, i senatori Stefano Fassina, Roberto Di Giovan Paolo, Paolo Nerozzi, Vincenzo Vita, Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, l'europarlamentare David Sassoli. Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha inviato un messaggio di auguri, letto in conferenza stampa da Bellucci.

Cosa sarà il mensile Panecqua? La domanda è d'obbligo, nel momento in cui muore e rinasce in un colpo solo, "evolve", una testata storica della sinistra come Aprile e dopo le notizie uscite su alcuni quotidiani nelle scorse settimane, che inquadravano la fondazione della nuova testata esclusivamente all'interno di un presunto patto di potere, politicista, tra Vendola e Walter Veltroni.

Niente di più infondato, niente di più ingeneroso. Di Giovan Paolo ha aperto la conferenza stampa presentando Paneacqua, chiarendo che "Aprile ha avuto una lunga storia, e questa nuova testata non è la cancellazione di quello che è stato. Quelli che erano ad Aprile rimangono, ma ci apriamo ad altre esperienze". Il cattolicesimo democratico e gli ecodem, a dire la verità, avevano già trovato ospitalità sulle colonne e sul sito di Aprile. Ma ora diventano parte fondante, membri del comitato promotore. Ci sono, quindi, tante anime del Partito democratico - che al congresso si sono trovate a sostenere mozioni diverse, ad esempio la sinistra con Pierluigi Bersani e i cattolici democratici con Dario Franceschini - e c'è l'area di Sinistra e libertà rappresentata da Vendola. "Abbiamo fatto insieme - ha detto Di Giovan Paolo - tante battaglie, come i comitati della pace, quella sul conflitto d'interessi e per i beni pubblici".

Niente di nuovo, e tutto nuovo, si potrebbe dire. Perché se è vero che queste culture si trovate tante volte dietro lo stesso lato della barricata, mai era stata tentata la strada di costruire tutti insieme una rivista che non è solo un prodotto editoriale (nella cooperativa c'è la casa editrice Iacobelli) e un quotidiano online, ma diventa anche un laboratorio politico che vuole, ha detto Di Giovan Paolo, "ripartire dai fondamentali", dare un contributo alla rinascita della sinistra, "una scommessa per portare al governo i deboli della società".

La direttrice Carla Ronga ha spiegato il passaggio e gli obiettivi della nuova avventura: "Scegliamo di chiudere l'esperienza di Aprile, che è stato il grande tentativo di far dialogare le tante anime della sinistra, perché il tentativo è stato bocciato dai passaggi elettorali e da un Paese che va sempre più a destra".

"La bocciatura - ha spiegato Ronga - è il primo passo per ricominciare, perché quando uno studente viene bocciato, controlla le materie in cui è stato giudicato insufficiente e si rimette a studiare. Noi vogliamo fare questo: rimetterci a studiare". Per cosa? "Per - ha detto la direttrice di Paneacqua - ricostruire una sinistra che possa vincere nel Paese , discutiamo e cerchiamo la quadra". Il primo numero è già uscito, incentrato sulla questione dei beni comuni, con particolare attenzione all'acqua. Secondo numero in lavorazione sull'Europa, terzo a luglio su "guerra e pace", per settembre è previsto un viaggio nelle mille contraddizioni del nostro Paese. Danno il segno della nuova linea editoriale la rubrica sulle carceri, una su "reddito e libertà", le fotografie scattate degli studenti. Ma altre novità sono attese a breve.

La scelta del nome l'ha spiegata Vincenzo Vita, seguendo le direttrici dell'acqua come bene pubblico e sul referendum che "dovrà ripristinare l'ordine degli addendi" e definendo "Paneacqua" anche la metafora della volontà politica di rovesciare la tendenza e tornare ai valori forti. Sassoli ha detto che "occorre ricominciare dalle cose essenziali per vincere la sfida con la destra, le cose semplici sono quelle che possono dare il segno della svolta".

La svolta è urgente, la destra appare all'attacco su più fronti sensibili. Nerozzi ritiene che "quello che sta avvenendo non è episodico, è un attacco a pezzi alla Costituzione". Ha citato l'articolo 1, l'articolo 41 che il governo sta provando a smantellare, l'attacco al diritto di sciopero. Paolo Butturini della Federazione nazionale della stampa ha aggiunto anche l'articolo 21 con le norme sulle intercettazioni. Bellucci ha descritto la crisi del 2008 come il tentativo di demolire "il modello sociale europeo", a pagare i piani di ristrutturazione sono i più deboli.

Per questo e per tanto altro, serve "Paneacqua". Per, ha detto Bellucci, trovare "nuove parole e un nuovo racconto", un contributo per un vocabolario di base per tornare a capire il Paese. E ricominciare a vincere.

http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=15159
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