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Autore Discussione: GIANLUCA DETTORI Imprenditorialità e Innovazione: cleantech in Italia  (Letto 1992 volte)
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« inserito:: Aprile 26, 2010, 11:44:40 am »

26/4/2010

Imprenditorialità e Innovazione: cleantech in Italia

GIANLUCA DETTORI

Negli Stati Uniti il segmento del cleantech rappresenta un quarto dei 25 miliardi di dollari riversati annualmente dal venture capital sulla creazione di nuove aziende. I Tedeschi hanno investito 343 milioni di euro lo scorso anno, principalmente nel fotovoltaico, costruendo le basi per una supremazia tecnologica internazionale. Si parla molto di innovazione, nuova imprenditorialità e sviluppo sostenibile, ma c’è un anello mancante nella “catena alimentare del capitale” Italiana: gli investimenti di venture capital nel cleantech nel 2009 sono stati pari a 4 milioni di euro secondo i dati ufficiali AIFI.

L’industria delle energie alternative sarà una di quelle trainanti nei prossimi anni: è uno dei pilastri della politica di Obama e della Merkel per il rilancio dell’economia e una questione che ha importanti implicazioni strategiche nel campo dell’energy security: il grado di autonomia di una nazione nell’approvigionamento di energia.

Il mercato energetico é globale e legato anche alla disponibilità di risorse naturali. Acqua, vento, geotermia e sole in Italia sono abbondanti, ma per affrancarci dal petrolio e costruire un futuro sostenibile non saranno sufficienti investimenti infrastrutturali e di capacità produttiva. Lo sviluppo di nuove tecnologie per generazione, risparmio, recupero, distribuzione, commercializzazione dell’energia saranno altrettanto fondamentali quanto la disponibilità di materie prime e risorse naturali.

“Lo scorso anno nel mondo sono stati investiti 170 miliardi di euro in energie rinnovabili incrementando la capacità installata globale di circa 75.000 MW. Un risultato in linea con le più ottimistiche stime di crescita pur in un anno di crisi." spiega Francesco Starace, Presidente di ENEL Green Power, società leader nelle rinnovabili. "La nostra azienda ha oggi una capacità di 5.700 MegaWatt in Europa, USA e America Latina e prevede di investire 5 miliardi di euro da qui al 2014, a fronte di una pipeline di progetti di circa 30.000 MegaWatt.

L’Italia ha enormi potenzialità nelle rinnovabili, particolarmente in campo solare ed eolico”.
Nelle energie rinnovabili viene creato un posto di lavoro con 55-85 mila euro di investimento, ma per sviluppare innovazione e nuova impresa in questo campo, più che in altri, occorre un forte raccordo e cooperazione tra Università, ricerca, imprenditori e finanza. Con gli investimenti che dovranno essere effettuati il settore e l’indotto potrebbero generare fino a 250.000 posti di lavoro nel nostro paese, ma quanti di questi rischiano di andare all’estero?

Mentre viene stanziato un miliardo di euro per dare ossigeno al private equity delle piccole e medie imprese, iniziativa lodevole e necessaria, i fondi per rilanciare il venture capital e le startup nazionali sono fermi. L’Italia rischia di perdere anche questo treno che sta passando rapidamente, nonostante abbia tutte le carte in regole per competere.
Servirà molta innovazione per dare energia, acqua e aria pulita al pianeta nei prossimi anni, ma per essere competitivi ed assicurarci un futuro sostenibile occorre avere oggi il coraggio di cambiare ed investire sul futuro.

da lastampa.it
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