LA-U dell'OLIVO
Novembre 23, 2024, 10:37:37 pm *
Benvenuto! Accedi o registrati.

Accesso con nome utente, password e durata della sessione
Notizie:
 
   Home   Guida Ricerca Agenda Accedi Registrati  
Pagine: [1]
  Stampa  
Autore Discussione: Clinton attacca i repubblicani: «Pericoloso demonizzare Obama»  (Letto 2013 volte)
Admin
Utente non iscritto
« inserito:: Aprile 17, 2010, 04:34:44 pm »

Alla vigilia del quindicesimo anniversario dell'attentato di Oklahoma City

Clinton attacca i repubblicani: «Pericoloso demonizzare Obama»

L'ex presidente accusa i dirigenti conservatori che fomentano il populismo anti-statale di destra


WASHINGTON – Alla vigilia del quindicesimo anniversario della strage di Oklahoma City del 19 aprile 1995 per mano di un simpatizzante delle milizie armate, strage che fece 168 vittime tra cui 19 bambini sotto i 6 anni, l’ex presidente Bill Clinton ha ammonito che un fanatico o gruppo di fanatici di estrema destra, se questa continuerà a demonizzare l’amministrazione democratica e il presidente Barak Obama come fascista o comunista, potrebbero compiere un altro eccidio per colpire lo Stato.

CRISI E RIFORMA SANITARIA - La crisi economica e lo scontro sulla riforma sanitaria di Obama, ha rilevato Clinton, hanno aumentato la tensione politica ed esacerbato gli animi. L’ex presidente ha citato Michele Bachmann, una deputata conservatrice del Minnesota, che parla di un «governo di gangster», e si è rifatto, senza peraltro nominarla, all’ex candidata alla vice presidenza Sarah Palin che invita gli americani «a ricaricare i fucili e riappropriarsi della patria». Nel 1995, ha aggiunto Clinton, internet non era potente come adesso, ma oggi è una pericolosa cassa di risonanza «per individui o formazioni isolati e alienati».

ANALOGIE - In un discorso a Washington, l’ex presidente democratico ha riscontrato analogie tra il suo primo mandato e quello di Obama. Nel 1993, ha ricordato, un attacco dell’Fbi, la polizia federale, alla setta dei Davidiani nel Texas, che abusava di minori e commetteva altri reati, causò decine di morti. Nacquero numerose milizie armate di estrema destra che denunciarono le forze dell’ordine e i militari come forze di occupazione, il governo fu accusato di complottare con l’Onu contro la libertà, lo speaker repubblicano della Camera, Newt Gingrich, definì Clinton e la moglie Hillary «nemici dell’America».

DEMONIZZAZIONE - La demonizzazione della Casa Bianca da parte degli ultras conservatori ebbe un esito funesto. Esattamente due anni dopo l’eccidio del Texas, un giovane simpatizzante delle milizie, Timothy McVeigh, più tardi giustiziato, fece saltare il Palazzo federale di Oklahoma City con un camion di esplosivi. Nella storia americana, provocò più vittime solo l’attentato alle Torri gemelle di Manhattan nel 2001. Ora, ha ribadito l’ex presidente, la tragedia dell’Oklahoma potrebbe ripetersi. Mentre Obama, contro cui sono state profferite minacce di morte, ha minimizzato l’ondata antigovernativa che agita il Paese e che ha generato il movimento conservatore del Tea party, limitandosi a proporre un dibattito più civile, Clinton ha messo i repubblicani sul banco degli imputati.

REPUBBLICANI - «Voi rischiate di spingere i fanatici a fare cose che non fareste mai», ha protestato. «Il vostro messaggio politico raggiunge non solo chi è serio, ma anche chi è seriamente squilibrato. Il nostro non è un governo di gangster, fa le riforme per le quali hanno votato gli elettori». L’ex presidente ha concluso con un'esortazione agli americani a rifiutare ogni eccesso e a esprimersi con serenità alle elezioni parlamentari di novembre. I repubblicani hanno reagito aspramente all’intervento di Clinton, rimproverandogli di strumentalizzare episodi anomali, e lamentando di essere a loro volta oggetto di violenti attacchi dei democratici, e di demonizzazione su internet a opera dell’estrema sinistra. Ma l’ex presidente è stato spinto a intervenire anche dalle «radio dell’odio», dove giornalisti ultras di destra come Rush Limbaugh e Glenn Bleck si scagliano contro Obama paragonandolo talora a Hitler o Stalin, e da atti di vandalismo contro le case e gli uffici di parlamentari democratici che promossero la riforma sanitaria. «Oggi più che ma», ha sostenuto Clinton, «occorre che l’America sia unita, e a questo fine occorre un dialogo civico e costruttivo».

Ennio Caretto

16 aprile 2010(ultima modifica: 17 aprile 2010)© RIPRODUZIONE RISERVATA
da corriere.it
Registrato
Pagine: [1]
  Stampa  
 
Vai a:  

Powered by MySQL Powered by PHP Powered by SMF 1.1.21 | SMF © 2015, Simple Machines XHTML 1.0 valido! CSS valido!