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« Risposta #1 inserito:: Agosto 22, 2007, 10:44:33 pm » |
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Brambilla, la tigre di Calolzio, tra politica e antipolitica Natalia Lombardo
In questi giorni non si fa che parlare di lei, Michela Vittoria Brambilla, la nuova «fiamma» politica di Silvio Berlusconi. Bella donna, ovviamente, ex Miss Romagna che corse anche per Miss Italia. La «rossa salmonata» la chiamano, per via dei capelli lunghi color aragosta e un’impresa di prodotti ittici. Politica e antipolitica, presidente dei Giovani Imprenditori della Confcommercio, ma dal novembre scorso anche presidente dei Circoli della Libertà. Giornalista, Silvio le ha affidato la direzione di una tv satellitare (con fare da Wanna Marchi, ha scritto Aldo Grasso) e di un giornale ospite del Giornale (con scioperi dei giornalisti).
Quarta generazione di una famiglia di industriali lombardi, lei è Ad delle «trafilerie Brambilla», filamenti d’acciaio, e si dà da fare con le imprese alimentari affidatele dal padre. Un figlio di due anni, Michela si divide fra lui, le imprese, la politica e i cani randagi (è direttore responsabile de «Il Corriere a 4 zampe») che accrescono il suo ormai famoso zoo nella villa vicino Lecco. Di rigore elencare le 250 bestiole, compreso l’asino che le ha regalato Vittorio Feltri: quattordici cani, ventiquattro gatti, due asini, sette caprette, tre galline, duecento piccioni.
È una berluschina in tailleur corto e tacchi alti, orecchini a cerchio e trucco nature. Ma anche una «tosta», la «tigre di Calolzio» è un altro dei suoi nomignoli, un po’ da ugola d’oro anni sessanta. Una che nel salotto dell’ormai amico Bruno Vespa si fa sentire. E che con i suoi Circoli e con il Partito della Libertà ha suscitato, in questo scorcio d’agosto, un terremoto in Forza Italia.
Prima di Ferragosto ha inaugurato i Circoli della Libertà a Courmayeur e, insieme, la campagna elettorale. Lunedì scorso alla serata organizzata dal locale Circolo ha detto: «Vogliamo unire lavorando insieme alle forze politiche, fondandoci sul valore della libertà partendo proprio da Courmayeur. I Circoli della libertà sono oltre cinquemila ed hanno come unica missione dare voce ai cittadini che sono delusi, che si sentono truffati per promesse mai mantenute; dare voce a chi comanda, cioè il cittadino, per imporre le nostre priorità. Molti cittadini vorrebbero che, in politica, accadesse finalmente qualcosa di nuovo. Per questo, quando si muovono i Circoli, sono molto interessati».
Sarà anche per questo, forse, che in Forza Italia molti, i dirigenti soprattutto, la vivono come corpo estraneo, una minaccia. Lei stempera la polemica: «Il nostro esordio ha suscitato qualche interrogativo. La verità è però che giochiamo un ruolo diverso. Forza Italia era e resterà sempre il muro portante della coalizione di centrodestra e un punto di riferimento importante per i Circoli. Il nostro ruolo è però quello di aggregare soprattutto i cittadini che oggi, per molte ragioni, a volte più che comprensibili, sembrano aver voltato le spalle alla politica».
Con Silvio Berlusconi, racconta, è stato quasi un colpo di fulmine politico: «Per molti anni, dopo aver fatto la giornalista per Mediaset, ho svolto il ruolo di imprenditore e credo con un certo successo. Più lavoravo, più sentivo l’esigenza di dare il mio contributo per la costruzione di un paese più libero, più moderno e proiettato verso un futuro di vero sviluppo. Quando ho avuto modo di incontrare Berlusconi è scattata la scintilla... ed eccomi qua».
Poi Berlusconi l’ha invitata sul palco del comizio, come una presentazione ufficiale; qualcuno ha ipotizzato che la volesse come futuro premier. Ma nella recentissima intervista a «Tempi», invece, ha cominciato a dire che «in Forza Italia di donne in gamba ce ne sono già tante». Tutti a malignare: l’ha messa da parte. Lei, invece, va dritta per la sua strada: «Sciocchezze - dice - Primo, perché né Berlusconi né io né altri hanno mai messo realmente sul piatto l’ipotesi di un mio eventuale premierato, non è che gossip. Secondo, perché dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che il nostro leader di riferimento era, è e resterà, solo Berlusconi. Io mi impegno al massimo ogni giorno con i Circoli e questo compito è per me già più che esaustivo. Che poi, in Forza Italia, vi siano donne molto in gamba mi pare lapalissiano. Se no, come avrebbe fatto questo partito ad essere il più votato dagli italiani? Un nome? Tra le altre, il sindaco Letizia Moratti».
Al partito della Libertà, invece, ha creduto da subito. E intanto gestisce la sua Tv della Libertà: «In soli due mesi di attività è riuscita a raccogliere ascolti quotidiani molto alti, grazie anche al fatto che è collegata con 20 delle più importanti televisioni locali sparse sul territorio. Evidentemente si sentiva la mancanza di una televisione che si dedicasse, al cento per cento, ai problemi del cittadino».
Anche nella sua televisione, quando risponde alle telefonate, usa un linguaggio piano, cercando evidentemente di interpretare le esigenze e gli stati d’animo di chi fa sempre più fatica ad avere un rapporto positivo con istituzioni e politica. E non disdegna, tra le altre arni di comunicazione, anche la sua femminilità: memorabile l’autoreggente a Porta a Porta, ma anche da Gilletti o Balarò, immortalata anche su YouTube.
Le resta, però, il piglio da imprenditrice. Vacanze sì, ma misura: «Mi sono concessa come tutti, qualche giorno di vacanza per stare ancora più vicino al mio bambino che ha due anni e mezzo. Solo che, dopo averlo messo a letto, ricomincio a lavorare fino alle due del mattino. Guardi che promuovere la nascita dei Circoli, muoverli e dare loro un’identità, non è assolutamente uno scherzo! Nessuno mi beccherà su qualche barca a crogiolarmi al sole come fanno altri. No, io sto sempre al chiodo e il mio impegno non si ferma mai».
Pubblicato il: 22.08.07 Modificato il: 22.08.07 alle ore 10.28 © l'Unità.
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