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Autore Discussione: Siamo donne, niente partito dell'amore  (Letto 2284 volte)
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« inserito:: Marzo 20, 2010, 09:37:48 am »

Siamo donne, niente partito dell'amore
 
                     
di Mario Ajello

Sarà pure vero, come dice Lui, che «l’amore vince sempre sull’odio e sull’invidia». Ma questo bel motto non sembra valere per le donne del Pdl. Ieri la Santanchè, neo-sottosegretaria all’Attuazione del Programma e soprannominata dalla Mussolini «la super-patata ogm», ha annunciato che «io sono al governo ma non l’ho data, neppure al premier». Apriti cielo. Le signore berlusconiane si sono offese come un sol uomo e sono insorte gridando: «Daniela sta dicendo che noi, al contrario di lei, siamo poco virtuose e soggiaciamo al fascino del Cavaliere?».

Intanto ecco la Duciona, cioè la Nipote di Benito, che s’azzuffa anche con la bellona, ossia la Carfagna, e la stronca così: «Scenda dal piedistallo che le hanno costruito. Altrimenti da ministro delle Pari Opportunità diventa ministro delle Proprie Opportunità». E comunque ne approfitta per stroncare la proposta della Santanchè che rivorrebbe i bordelli, ribattezzandoli «escort-bar», ma la Duciona a questo proposito è più cattiva di lei: «La Santanchè, invece di sparare idee strampalate, si limiti a scaldare la poltrona che ha gentilmente, quanto misteriosamente, ottenuto». Il Partito dell’Amore è proprio maschio.
 
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da ilmessaggero.it
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« Risposta #1 inserito:: Marzo 21, 2010, 11:01:57 am »

21/3/2010

"Così fermeremo la RU486 comprata sul web"

   
EUGENIA ROCCELLA

Caro direttore, vorrei chiarire meglio i problemi legati alla vendita online della pillola abortiva Ru486, su cui «La Stampa» ha svolto un’inchiesta. Sono molti i farmaci venduti attraverso Internet, nonostante gli evidenti rischi, in primo luogo il rischio di contraffazione, possibile anche quando, come nel caso della vostra indagine, nel farmaco sia presente il principio attivo fondamentale. Il ricorso a Internet, però, non avviene solo per i medicinali non autorizzati, tant’è vero che tra i più richiesti ci sono prodotti facilmente reperibili in farmacia come il Viagra. Il pubblico che preferisce rivolgersi al web lo fa per scavalcare limiti e tutele, per esempio l’obbligo di ricetta medica, o per mantenere un’assoluta riservatezza. Non ritengo quindi che l’imminente introduzione in Italia della pillola abortiva farà crollare le vendite online: chi segue quel percorso semplicemente non vuole passare attraverso le strutture pubbliche, magari perché agisce ai margini della legalità, come nel caso degli aborti legati allo sfruttamento della prostituzione. Bisogna ricordare che, in tutti i paesi in cui l’interruzione di gravidanza è ammessa, resta purtroppo sempre una piccola (in Italia particolarmente piccola) percentuale di aborti che avvengono comunque in clandestinità.

Il controllo sulla vendita di farmaci online è un problema complesso di cui il ministero si sta occupando sia a livello europeo che nazionale, con la creazione della task force contro la contraffazione; ma per l’aborto, la migliore azione di contrasto all’acquisto diretto della Ru486 resta la diffusione di informazioni corrette sul metodo farmacologico. Su questo è fondamentale la collaborazione di stampa e tv. L’immagine della pillola è legata a gesti semplici di automedicazione, ma in questo caso è ingannevole.

L’aborto farmacologico non è più facile, al contrario: è più lungo, avviene attraverso dolorose contrazioni uterine, comporta un numero molto più alto di complicanze, eventi avversi ed effetti collaterali. In Italia la Ru486 sarà distribuita solo attraverso gli ospedali, come esige anche la legge 194, e il parere appena espresso dal Consiglio Superiore di Sanità conferma la necessità, per la tutela della salute delle donne, di uno stretto controllo medico. Per quanto riguarda Internet, inoltrerò nei prossimi giorni un esposto per verificare se sia legale la vendita a privati, dall’estero, di medicinali che in Italia possono essere utilizzati solo in ambito ospedaliero. E’ infatti la magistratura, in primo luogo, che ha il potere di verificare se esista un illecito penale, e di intervenire.

*Sottosegretario alla Salute
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