LA-U dell'OLIVO
Novembre 24, 2024, 12:04:23 am *
Benvenuto! Accedi o registrati.

Accesso con nome utente, password e durata della sessione
Notizie:
 
   Home   Guida Ricerca Agenda Accedi Registrati  
Pagine: [1]
  Stampa  
Autore Discussione: Svizzera dura con l'Italia "Faccia pressioni sulla Libia"  (Letto 2059 volte)
Admin
Utente non iscritto
« inserito:: Marzo 16, 2010, 04:13:04 pm »

Dopo l'ultimatum di Frattini sul rilascio dei visti a personalità libiche il governo di Berna ribadisce la linea della fermezza

Svizzera dura con l'Italia "Faccia pressioni sulla Libia"


ROMA - La Svizzera reagisce con durezza all'ultimatum lanciato ieri a Tripoli dal ministro degli Esteri italiano Franco Frattini. Il ministro è rientrato in Italia dalla Libia sostenendo che la Svizzera deve cancellare "entro il 4 aprile" la lista nera in cui ha inserito 180 dirigenti libici fra cui il colonnello Gheddafi e mezzo governo libico. Frattini ha precisato che se la crisi tra Libia e Svizzera "non sarà risolta da qui al 4 aprile, l'Italia proporrà a tutti gli altri paesi Schengen di rilasciare i visti alle personalità di Tripoli anche se la Svizzera continuasse ad opporsi".

Questa mattina la presidente della commissione Esteri del parlamento svizzero, Christa Markwalder, ha risposto che "l'Italia esercita pressione dalla parte sbagliata: deve criticare la Libia, non la Svizzera". Secondo l'agenzia svizzera Ats, la Markwalder ritiene che non sia accettabile che uno Stato vicino si comporti in tal modo: la Confederazione - è il ragionamento della presidente della Commissione Esteri - ha infatti agito conformemente alle regole dello "spazio Schengen" ed è pronta a discutere l'abolizione delle restrizioni sui visti non appena il cittadino elvetico imprigionato in Libia Max Goldi potrà rientrare in patria.

La Markwalder intende ribadire il suo punto di vista durante un incontro in Svizzera con la commissione Esteri italiana. "Questa visita si terrà in un clima particolarmente teso - scrive l'agenzia svizzera - dopo che Frattini si è recato a Tripoli, ventilando una proposta per aggirare la "lista nera" svizzera".

A Tripoli il ministro italiano aveva incontrato il primo ministro Al Baghdadi e il ministro degli Esteri Mousa Kousa: dai dirigenti libici Frattini avrebbe ha avuto conferma che la Svizzera avrebbe rifiutato una proposta di mediazione avanzata dal ministro degli Esteri spagnolo Moratinos, presidente di turno della Ue. Per questo la Farnesina si prepara a proporre alla Ue che, se la crisi non verrà risolta entro il 4 aprile, i paesi Schengen potranno riaprire la concessione dei visti ai cittadini libici inseriti nella black list decisa da Berna. Frattini ha spiegato all'Ansa che la proposta sarà anticipata assieme ai colleghi maltese, spagnolo e portoghese il 22 marzo prossimo al Consiglio dei ministri europei.

Dal 4 aprile entrerà in vigore il nuovo codice sui visti Schengen che prevede la possibilità di emettere dei visti a "territorialità limitata" condivisi da un certo numero dei paesi che aderiscono all'area Schengen: ogni paese cioè, potrà rilasciare un visto per il suo territorio che sarà valido anche per gli altri paesi Schengen che aderiranno all'iniziativa. Per il ministro italiano "non è possibile che membri di una delegazione libica che negoziano accordi con l'Europa siano iscritti nella lista nera Svizzera" adottata automaticamente da tutti i paesi Schengen. Così come, ha proseguito il ministro, "va risolto subito il problema del rilascio dei visti in entrata in Libia".

(16 marzo 2010)
da repubblica.it
Registrato
Pagine: [1]
  Stampa  
 
Vai a:  

Powered by MySQL Powered by PHP Powered by SMF 1.1.21 | SMF © 2015, Simple Machines XHTML 1.0 valido! CSS valido!