LA-U dell'OLIVO
Novembre 23, 2024, 10:39:53 pm *
Benvenuto! Accedi o registrati.

Accesso con nome utente, password e durata della sessione
Notizie:
 
   Home   Guida Ricerca Agenda Accedi Registrati  
Pagine: [1]
  Stampa  
Autore Discussione: FLAVIA AMABILE Mamme contro Maria Stella  (Letto 2903 volte)
Admin
Utente non iscritto
« inserito:: Marzo 08, 2010, 03:08:18 pm »

8/3/2010

Un 8 marzo per le Amanti
   
FLAVIA AMABILE


Oggi è l'8 marzo, forse uno dei peggiori da alcuni decenni a questa parte. Si festeggia una Donna, ma nessuno sa più quale. In tante provano ad esprimere desideri. C'è chi chiede le mimose, chi le manifestazioni, le piazze o uno sciopero delle donne per far vedere quante siamo: come gli immigrati una settimana fa.

Io chiedo che nelle stanze del potere ritornino almeno le Amanti. Voglio di nuovo la Donna del Capo. Anni ed anni di femminismo per lottare contro questa figura considerata eretica, era la subalterna, quella che aspettava il capo per concedersi nei suoi momenti liberi.

Orrore, si è sempre pensato. Che cosa ne è delle rivendicazioni e dei diritti, dell'affermazione della nostra personalità se siamo delle semplici amanti? Errore, dico io, ora che abbiamo una classe politica che mostra di aver dato ragione alle donne. Tenetevi le amanti, non sappiamo che farcene, troppo impegnative, hanno detto liberandosi di noi. Molto meglio un'ora con una donna, un'altra ora con un'altra finché ho i soldi per permetterlo.

Errore, sì. Come possiamo fidarci di uomini che si circondano di donne che hanno soltanto un ruolo riproduttivo-ricreativo? Che senso ha sperare che nelle stanze del potere degli enti o delle aziende o di qualsiasi apparato politico, economico, amministrativo appaia una donna se le uniche funzioni riconosciute sono quelle di far figli o dare un po' di piacere sessuale? E che uomini sono quelli che vivono senza amore?

Pensate che tra Claretta Petacci e Benito Mussolini vi fosse solo una storia di letto? O che Nilde Iotti e Palmiro Togliatti abbiano affrontato la gogna di una relazione clandestina durata anni soltanto per un po' di piacere sessuale? O che Bettino Craxi affrontasse i litigi di Anja Pieroni o di Patrizia Caselli, esclusivamente per la loro avvenenza?  E pensate che Mussolini, Togliatti o Craxi avessero meno rispetto per la donna con cui stavano di quello mostrato dalle cronache degli ultimi mesi?

Ridateci almeno le Amanti, quelle capaci di far perdere la testa agli uomini di potere. E di ricordare loro che esiste l'Amore, per noi donne l'unico sentimento per cui vale la pena di smuovere anche le montagne.

da lastampa.it
Registrato
Admin
Utente non iscritto
« Risposta #1 inserito:: Maggio 25, 2010, 09:38:05 am »

25/5/2010

Mamme contro Maria Stella
   
Dopo la proposta di dare il via all'anno scolastico alla fine di settembre genitori, presidi, sindacati e studenti protestano

FLAVIA AMABILE

E ora dove li mettiamo i figli? Al centro vacanze Maria Stella, ovvio. Il gruppo è nato su Facebook subito dopo il via libera del ministro dell’Istruzione al rinvio dell’apertura scolastica al 30 settembre, e ha un solo obiettivo: i pargoli tutti a casa del ministro.

Nella sua versione di neomamma la Gelmini sembra proprio non avere molta fortuna con le altre genitrici d’Italia. Già quando aveva parlato del rientro al lavoro aveva definito «un privilegio» la possibilità di restare a casa con il neonato provocando un’ondata di protesta e una levata di scudi dell’agguerrito gruppo di mamme blogger nostrane. Le dichiarazioni sul posticipo dell’inizio delle lezioni hanno allontanato anche di più le mamme dalla Gelmini.

Ieri davanti alle scuole non si parlava d’altro. Già si avvicina la fine delle scuole e si fanno i salti mortali per prenotare centri estivi, nonni per chi ha la fortuna di averli e tutto quello che può servire a tenere buoni e impegnati i pargoli e a continuare a lavorare. L’idea di dover mettere a dura prova l’abilità e la fantasia genitoriale altre tre settimane non ha reso felici le mamme, e nemmeno i papà. E, quindi, per il momento la proposta ha prodotto solo molto malcontento e un’altrettanto generosa dose di ironia. Su Facebook c’era chi si chiedeva se i politici avessero segatura al posto del cervello, e chi sottolineava come il contratto precario scadesse giusto a settembre, e quindi non aveva nemmeno l’incombenza di chiedere delle vacanze per occuparsi dei figli a spasso.

L’Unione italiana genitori ha chiesto meno proposte e molte più «politiche concrete di supporto e sostegno alle famiglie». «Per milioni di famiglie italiane non solo è impensabile , oltre che impossibile, fare quattro mesi di ferie, ma sempre più si assottiglia la percentuale di chi può concedersi vacanze per più di qualche giorno». Anche i genitori rappresentati dal Moige hanno bocciato la proposta che «non ha niente a che fare con l’istruzione e la formazione degli studenti, due fattori che non possono essere posti in secondo piano rispetto a esigenze legate al settore turistico o economico», afferma Bruno Iadaresta, responsabile scuola del movimento.

Alla fine, ad essere davvero del tutto favorevole è il mondo legato al turismo. Dal ministro Michela Brambilla fino all’assessore all’Istruzione del Veneto, Elena Donazzan, che rivendica la paternità dell’idea. Non ne sono convinti i presidi. «Il rinvio è un’idea inconciliabile con l’attuale durata dell’anno scolastico - avverte Giorgio Rembado, presidente dell’Associazione nazionale presidi - ed in ogni caso l’avvio delle lezioni dall’alto non si può più imporre come accadeva in passato».

Il timore è un altro, secondo Mariangela Bastico, del Pd, commissione parlamentare per le questioni regionali: «O la Gelmini vuole ridurre anche attraverso questa modalità il tempo scuola perseguendo così il suo disegno di scuola pubblica minima, oppure pensa di costringere i ragazzi ad andare a scuola fino alla fine di giugno e a svolgere la maturità a fine luglio, in condizioni climatiche assai poco competitive». Quello che davvero sorprende però è la posizione degli studenti. Sul sito Skuola.net, un rapido sondaggio ha dato favorevoli 7 studenti su 10 come è facile immaginare. Ma le associazioni sono contrarie. Mentre i sindacati sono divisi. Per nulla convinta la Cgil, la Uil e la Cisl invece si mostrano più prudenti prima di bocciare del tutto l’idea.

http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=124&ID_articolo=939&ID_sezione=274&sezione=
Registrato
Pagine: [1]
  Stampa  
 
Vai a:  

Powered by MySQL Powered by PHP Powered by SMF 1.1.21 | SMF © 2015, Simple Machines XHTML 1.0 valido! CSS valido!