5/10/2011
Censura sventata dopo la protesta Wikipedia contro la legge bavaglio
La rivolta in Rete è servita: il comma che riguarda i blog è stato modificato aggiornamento del 5 ottobre
Anna MASERA
Ricevo dall'onorevole Pdl Roberto Cassinelli:
"Gli onorevoli Antonio Di Pietro e Federico Palomba (Idv) dichiarano di avere presentato un emendamento per difendere il web.
A loro dire, quello approvato dal comitato dei nove su proposta del deputato Roberto Cassinelli (Pdl), metterebbe un "bavaglio" alla rete e sarebbe molto diverso dall'emendamento 1.369 da loro stessi presentato. "Giudichi il popolo della rete chi vuol mettere il bavaglio e chi si batte per difendere un principio democratico fondamentale", ha dichiarato l'on. Palomba.
Affinché il popolo della rete possa giudicare, si trascrive testualmente di seguito come i due emendamenti modificherebbero il comma 29:
Il comma 29 secondo l'emendamento approvato dal comitato dei nove su proposta di Cassinelli (Pdl): "Per i siti internet che recano giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica e registrati ai sensi dell’articolo 5, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono".
Il comma 29 secondo Di Pietro e Palomba (emendamento 1.369, fonte Commissione giustizia): "Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica e soggetti all’obbligo di registrazione di cui all’articolo 5, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono".
"Appare chiaro che l'emendamento approvato dal comitato dei nove restringe l'obbligo di rettifica online alle sole testate giornalistiche registrate, mentre il testo dell'Idv non risolve alcun problema" conclude Cassinelli.
Più che altro, appare chiaro che la protesta in Rete - anche di Wikipedia - è servita! :-)
Ecco la dichiarazione di Luca Nicotra, segretario dell'Associazione radicale Agorà Digitale: "Già l'anno scorso sull'onda della mobilitazione in Rete l'iter della legge bavaglio fu interrotta. Ora, la mobilitazione di migliaia di blogger, associazioni e cittadini, grazie al supporto senza precedenti nella storia di uno dei piú grandi progetti di conoscenza condivisa, quale l'enciclopedia libera Wikipedia, ha portato ad una importante retromarcia sul comma cosiddetto ammazzablog/Wikipedia, che la maggioranza ha oggi deciso di limitare alle testate giornalistiche registrate. Siamo determinati a continuare la nostra mobilitazione, a partire dalla manifestazione a cui partecipiamo oggi al Pantheon, affinchè questo cedimento possa essere solo il primo passo del crollo dell'intero impianto del ddl intercettazioni".
da -
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=1262&ID_sezione=3