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Autore Discussione: Bipede facoltativo: è «Ardi» la scoperta scientifica del 2009  (Letto 5363 volte)
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« inserito:: Dicembre 21, 2009, 09:59:09 pm »

Bipede facoltativo: è «Ardi» la scoperta scientifica del 2009

di Pietro Greco

È Ardi, la ragazza di Ardipithecus Ramidus vissuta in Etiopia 4,4 milioni di anni fa, la scoperta scientifica dell’anno 2009. Certo a incoronarla, nei giorni scorsi, è stata la stessa rivista, Science, che a ottobre scorso ha dato l’annuncio non tanto del suo ritrovamento, avvenuto ben 17 anni fa, quanto delle conclusioni cui è giunta un’equipe di 47 studiosi guidati da TimWhite. Ma la rivista americana ha fatto forza a una dovuta ritrosia e ha promosso se stessa. Perché Ardi, come scriveva Cristiana Pulcinelli su l’Unità lo scorso 2 ottobre, segna una tappa davvero fondamentale nella storia dell’evoluzione degli ominini. II motivi che rendono davvero eccezionale la scoperta sono di almenodue ordini diversi.Unostrutturale: di Ardi abbiamo ritrovato uno scheletro se non del tutto integro, quasi completo. E quello scheletro di ominino, tra i quasi completi, è il più antico: ha oltre 1,2 milioni di anni più di Lucy . Di Ardi, i 47 scienziati, hanno studiato tutto: il cranio, le ossa del bacino, le dita della mano, il palmo dei piedi. E sono giunti a una conclusione. Quella ragazza era un «bipede facoltativo». Sapeva (poteva) saltare da unalbero all’altro, come gli scimpanzè. Ma poteva (sapeva) camminare anche in posizione eretta, come gli uomini. Non aveva bisogno di poggiarsi sulle nocche.

L’ANTENATO COMUNE
Ardi ha, con gli scimpanzè, un antenato comune, vissuto non più di 3 milioni di anni prima. Forse, addirittura, appena un milione di anni prima. Ardi ha un volume del cranio, 300cm3o giù di lì, analogo a quello di un’odierna femmina di scimpanzè. Inferiore a quello dell’australopicetina Lucy. Eppure non c’è dubbio: Ardi appartiene a quel ramo che, da quell’antenatocomune con gli scimpanzé, ha dato origine alla nostra linea evolutiva. Ardi è un ominino. Non è chiaro, però, se sia una nostra progenitrice o se appartenga a un qualche ramo cugino che si è estinto. Non si tratta, dunque, di un «anello mancante»: Ardi è tra i più antichi rappresentanti del cespuglio da cui sono sbocciati i tantissimi rami del genere Homo, tra cui il nostro giovane rametto: Homo sapiens. Di rilevante c’è che Ardi viveva nella foresta. E, dunque, non ha assunto la posizione eretta da bipede sulla base di una forte pressione selettiva: comel’improvvisa scomparsa diunambiente arboreo. Probabilmente la sua capacità di camminare su due piedi è dovuta al caso o a qualche causa comunque diversa dalla necessità di sopravvivere nella savana, priva di alberi. Ardi dunque sembra confermare che la nostra posizione eretta è una «exaptation », una modificazione selezionata per una certa funzione e che si è rivelata poi utile per un’altra. L’altro dato significativo è che Ardi ha caratteri differenti sia dagli scimpanzè, sia dai successivi ominini. E poiché è filogeneticamente vicina all’ultimo antenato comune tra gli scimpanzé e gli Homo, ciò significa che quell’antenato comune era diverso tanto dagli scimpanzè quanto da noi. Il che toglie alla specie ogni residua specialità.

21 dicembre 2009
da unita.it
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