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Autore Discussione: ADRIANO CELENTANO. Se il pianeta Terra è come la Croce Rossa  (Letto 2617 volte)
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« inserito:: Dicembre 11, 2009, 04:34:54 pm »

L'INTERVENTO

Se il pianeta Terra è come la Croce Rossa


di ADRIANO CELENTANO

Caro direttore, quando si dice: "È come sparare sulla Croce Rossa", è esattamente quello che si sta facendo adesso. La Croce Rossa di turno, già dilaniata dalle torture, sulla quale ci si affanna a dare l'ultimo colpo di grazia, è nientemeno che sua maestà la "TERRA". Gesù disse: "È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, piuttosto che un ricco entri nel regno di Dio".

Nonostante questo io ho sempre pensato che la salvezza del mondo potrebbe venire soltanto da un'intesa mondiale dei ricchi. Però come sapete io sono "il Re degli ignoranti", e la prova schiacciante di quanto grande sia la mia ignoranza, l'ho letta proprio ieri su un quotidiano, dove in un articolo riguardante la Conferenza sul clima in corso a Copenaghen, si spiegava che la presidenza danese ha preparato una bozza perfettamente in linea con il gelido animo di quei ricchi ai quali si riferiva Gesù. Si tratta, in sostanza, di un documento che darebbe ai paesi ricchi, e non all'Onu, il controllo della lotta alle emissioni di gas serra. E pertanto sancirebbe ai paesi ricchi il diritto di inquinare il doppio dei paesi in via di sviluppo. Praticamente il contrario del Protocollo di Kyoto che ammoniva i paesi ricchi ad assumersi la responsabilità nella lotta ai cambiamenti climatici.
Un groviglio, quello dei ricchi e poveri, che è molto più complesso delle semplici canzoni cantate dall'omonimo trio. Giustamente i poveri reclamano il diritto all'inquinamento e quindi ad arricchirsi come appunto hanno fatto i ricchi fino ad ora. "Ma se inquinate anche voi rischiamo di morire tutti", dicono i benestanti "e chi se ne frega tanto si muore lo stesso se voi non rinunciate alle vostre ricchezze". Come vedete non abbiamo scampo. Del resto i segni della "fine" ci arrivano ormai da più parti. Pare che il 2009 sia stato l'anno più caldo della storia per l'Africa e l'Asia. Si preannunciano ondate torride nel Pacifico orientale. In Cina c'è stata la peggiore siccità degli ultimi cinquant'anni. Precipitazioni inferiori alla media anche in India e in Kenya, dove questo si è tradotto in una crisi alimentare. Ondate straordinarie di caldo nelle regioni orientali dell'Oceano Pacifico potrebbero creare scompiglio nel clima mondiale.

Ma tanto l'uomo è abituato. Con l'approssimarsi della fine del mondo sembra aver trovato un'adeguata convivenza. Insomma, si tende a rimuovere lo spaventoso spettacolo a quando sarà. Una specie di rassegnazione che coinvolge sì anche noi italiani, ma molto meno degli altri paesi. Noi abbiamo ancora la forza di preoccuparci se qualcosa ci allarma. E la cosa che a me personalmente non preoccupa affatto sono le dichiarazioni di quel pentito secondo cui il nostro presidente del Consiglio sarebbe anche un capo mafia. Un'assurdità alla quale non credo neanche se vedo Berlusconi con in mano la lupara. Tuttavia, poiché la legge è uguale per tutti, trovo giusto che i magistrati facciano le loro indagini per verificare se nell'assurdità di quelle dichiarazioni esista un fondamento.

Ciò che invece mi allarma tremendamente è l'ultimo obiettivo (anche se da tempo annunciato) del governo Berlusconi. La costruzione di otto centrali nucleari fra le quali, sempre di più, si fa strada l'ipotesi che la prima "centrale della morte" potrebbe sorgere nel Veneto, nei pressi di Chioggia. Ma la cosa più inquietante la si registra nella scarsa combattività dell'opposizione. A quanto pare la cosa funziona così: nel Veneto si costruisce l'ordigno mentre le scorie, che sono radioattive, si spediscono al Sud. Naturalmente si muore sia al Nord che al Sud. Però il governo, e precisamente nella persona del ministro Scajola, ha pensato bene di distribuire le sofferenze di morte in base al conto in banca. Essendo il Nord più ricco, gli spetta il privilegio di una morte istantanea, causata appunto dall'esplosione della Centrale. Mentre il povero Sud dovrà accontentarsi di una morte lenta e sofferente come solo il cancro sa dare.

Devo dire che a volte sono proprio strani i discorsi del nostro capo del governo. Ecco perché poi, di punto in bianco, tre o quattrocento mila persone si riuniscono in giro per le strade con il fazzoletto viola... forse per dirgli che il suo comportamento non corrisponde alla sincera bellezza di quel colore. È dal viola infatti che hanno origine tutti gli altri colori. Senza il viola non ci sarebbero gli altri. E allora ecco che ai quattrocentomila + 1, che sarei io, qualcosa non quadra. Berlusconi non fa altro che vantarsi del fatto che lui è stato eletto dal popolo ed è vero. "Il popolo è sovrano" dice sempre, "e bisogna rispettare la sua volontà".

Mi domando allora per quale motivo non si debba rispettare la volontà di quello stesso popolo che oggi lo ha eletto, quando nel 1987 si espresse in modo così categorico ed inequivocabile sull'abrogazione delle centrali nucleari. Io credo che per cambiare una volontà votata direttamente dal popolo, il governo dovrebbe, quanto meno, tornare a rivolgersi alla sua sovranità. Altrimenti si tratta di governo arrogante, falsamente democratico. Come lo è l'ingannevole sorriso di Scajola quando non dice quello che dovrebbe dire soprattutto ai suoi elettori, e cioè che il problema non sono tanto le centrali nucleari, quanto la micidiale e devastante radioattività delle scorie, che una volta create non sai più dove metterle, poiché il loro mortale respiro si estingue solo dopo 25mila anni, con il pericolo di inquinare le falde acquifere.

Per cui ragazzi del Veneto è a voi che ora mi rivolgo: sappiate che stanno facendo i preparativi per accendere il fuoco sotto il culo della vostra regione. Credo ed è importantissimo che il Veneto e non solo il Veneto, quando sarà il momento, debba necessariamente mobilitarsi nella più grande manifestazione (naturalmente pacifica) contro le nuove e subdole dittature che per la bramosia di potere, vogliono rendere l'Italia una brace radioattiva. Dittature che tuttavia non appartengono solo alla destra... Mai come questa volta infatti possiamo dire che gli italiani sono soli, tranne qualche eccezionale protezione da parte della sinistra. Soli sì, ma con la straordinaria capacità di accomunarci in un sol uomo dalla scintilla del buon senso. E allora sarà proprio dalla bellezza di Venezia che si comincerà a pulire ciò che in Italia è ancora brutto!

© Riproduzione riservata (11 dicembre 2009)
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