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Autore Discussione: Karl Rove annuncia le dimissioni - Bush perde il suo braccio destro  (Letto 2160 volte)
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« inserito:: Agosto 13, 2007, 06:46:37 pm »

ESTERI

Il prezioso consigliere politico del presidente - coinvolto nel Ciagate e nella crisi dei procuratori - ha annunciato che lascerà l'incarico a fine mese

Bush perde il suo braccio destro

Karl Rove annuncia le dimissioni

La Casa Bianca: "Per noi si tratta di una grave perdita"


WASHINGTON - Il braccio destro di George Bush ha annunciato le sue imminenti dimissioni. Karl Rove, fidato consigliere politico del presidente Usa e stratega delle sue vincenti campagne presidenziali del 2000 e 2004, in un'intervista al Wall Street Journal ha dichiarato che lascerà il suo incarico a fine mese.

''Ovviamente per noi si tratta di una grave perdita. Era un bravo collega, un buon amico, una mente brillante'' ha affermato in un comunicato il portavoce della Casa Bianca, Robert Saliterman, confermando così l'abbandono del consigliere politico.

"Penso semplicemente che sia arrivato il momento" di andarsene, ha detto Rove al Wall Street Journal. "C'è sempre qualcosa che può trattenermi qui e io avrei certo voluto restare, ma devo farlo per la mia famiglia", ha aggiunto.

Rove ha motivato la decisione con ragioni familiari, e del resto è normale che verso la fine di un mandato presidenziale (negli Usa si vota nel novembre 2008) ci sia un esodo di funzionari dell'amministrazione in carica, che cercano più lucrosi impieghi nel settore privato. Tuttavia la posizione di Rove negli ultimi mesi si era fatta difficile alla Casa Bianca, dopo essere stato coinvolto fin dal 2003 nel Ciagate (sarebbe stato lui a rivelare alla stampa che Valerie Plame, moglie di un ambasciatore critico della guerra in Iraq, era un agente segreto della Cia sotto copertura).

Nelle scorse settimane inoltre Bush aveva dovuto avvalersi di una sua prerogativa presidenziale per bloccare un'audizione nel Congresso a maggioranza democratica del suo consigliere, tirato in ballo per la vicenda di nove procuratori federali licenziati dal ministro della Giustizia Alberto Gonzales. Una vicenda al centro di un duro scontro fra Casa Bianca e opposizione secondo la quale i licenziamenti sono stati un'epurazione politica.

Il Wall Street Journal ha detto che Rove meditava di andarsene già l'anno scorso, e che si è deciso adesso dopo che il capo dello staff della Casa Bianca Joshua Bolten ha avvertito tutti i funzionari più importanti che chi non lasciava prima di settembre avrebbe dovuto restare in carica fino alla fine del mandato di Bush, nel gennaio 2009.

Fisiologico o meno, la perdita di Rove è un altro colpo per Bush, dopo le dimissioni di diversi ministri e alti funzionari, molti dei quali legati ai neocon, tra cui lo stesso ministro della Difesa Donald Rumsfeld. A una domanda del Wall Street Journal, se pensava di aver fatto errori nei suoi anni a fianco di Bush, Rove ha risposto: "Da settembre mi riposerò, e ci rifletterò su".

(13 agosto 2007) 

da repubblica.it
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