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« Risposta #3 inserito:: Agosto 16, 2007, 05:02:39 pm » |
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16 agosto 2007
Borse asiatiche in caduta libera sulla scia di Wall Street
Le iniezioni di liquidità e gli appelli alla calma delle autorità monetarie non servono a frenare la spinta ribassista che ha colpito i mercati mondiali, scatenata dalla crisi dei mutui subprime Usa. Nuova partenza negativa per Wall Street, quindi, su cui si abbattono oltre alle preoccupazioni legate ai mutui, alimentati nuovamente dalla situazione di Countrywide Financial, anche i deludenti dati macroeconomici su cantieri e disoccupazione. Il Dow Jones alle 15,40 ora italiana cedeva lo 0,66%, il Nasdaq lo 0,48%, l'S&P500 lo 0,68%. Countrywide Financial, costretta ad accedere a una linea di credito da 11,5 miliardi e con rating tagliato da Fitch e Moody's, cedeva il 19 per cento. Giù Gm (-3,4%) e Caterpillar (-4,9%). La Riserva Federale statunitense, intanto, ha immesso riserve per 5 miliardi di dollari nel sistema finanziario, tramite un'asta pronti contro termine, scadenza a 14 giorni, preannunciata poco fa. Le richieste sono state pari a 77 miliardi. Con l'operazione il totale immesso dalla Banca centrale degli Stati Uniti, che opera attraverso la Riserva Federale di New York, nel sistema finanziario ammonta a 76 miliardi di dollari.
Europa sott'acqua, a picco auto e petroliferi Alle 13,30 perdite vicine al 3% per i principali indici europei: -3% l'Ftse100 a Londra, -2,7% il Cac40 a Parigi, -2,4% il Dax30 a Francoforte. A Milano sia il Mibtel (29.800 punti) che l'S&P/Mib viaggiavano sul -2,7 per cento. A pagare il prezzo più salato della sbandata dei mercati ancora i finanziari: la tedesca Ikb, la prima banca tedesca ad essere investita dalla crisi dei prestiti Usa, lasciava sul campo il 6,88% dopo aver toccato perdite vicine anche al 9 per cento. Giù di oltre il 3,9% a Parigi Bnp Paribas, prima grande banca europea a congelare tre fondi Abs finiti nella palude dei subprime. In picchiata auto e petroliferi, con Renault (-4,84%), Total (-3,13%) e Shell (-2,71%). Fra le blue chipin Piazza Affari pesante Fiat (-4,48% a 18,92 euro), che ha toccato un minimo a 18,7 euro, e Autogrill (-4,2%). Male i petroliferi Saipem (-4,9%) Tenaris (-4,69%) e Eni (-2,56%) in scia al calo del prezzo del greggio. Vendite sui finanziari con Capitalia (-3,5%) e Unicredit (-3,3%) a guidare i ribassi. Sul generale a picco Danieli (-6,4%), Azimut (-5,9%) e Trevi (-5,7%) e Banca Italease (-4,9%) che ha provato a rassicurare i mercati dicendosi fiduciosa in un rapido miglioramento del rating. In controtendenza Cell Therapeutics (+10%) che ha acquitato i diritti per la distribuzione di un farmaco negli Usa, Beni Stabili (+1,5%) e Indesit (+0,7%).
Il tonfo dei mercati asiatici Solo un recupero nel finale consente a Tokio di "limitare" all'1,99% la perdita, che a meno di un'ora dalla fine delle contrattazioni era oltre il 3 per cento. Ma per le altre piazze asiatiche è un vero e proprio tonfo: Seul ha chiuso in calo del 6,93%, Taipei del 4,56%, Shanghai del 2,14% e quella di Hong Kong il 3,3 per cento. Hanno chiuso la seduta odierna con pesanti perdite anche Singapore, dove l'indice Sti ha ceduto il 3,7%, e Jakarta, che ha registrato un tonfo del 5,9%. Male anche il listino malese, che ha lasciato sul terreno il 3,5%, mentre quello thailandese è scivolato del 3%. In Indonesia, il tonfo dei listini azionari ha pesato anche sul corso della rupia nei confronti del dollaro, spingendo il governo a intervenire sul mercato per cercare di limitare il crollo della valuta domestica.
Nuovo intervento della Boj.
Intanto la Banca del Giappone ha iniettato nuova liquidità nel sistema bancario, nel tentativo di frenare l'aumento dei tassi di interesse a breve, saliti dello 0,55%. L'intervento fa seguito a quello di Ferragosto, quando lo stesso istituto aveva ripiazzato sul mercato 13 miliardi di euro, dopo averne ritirati 10 il giorno precedente ritenendo sufficiente la liquidità.
da ilsole24ore.com
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