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Autore Discussione: Scoperto l'interruttore che spegne i geni del grasso  (Letto 2825 volte)
Admin
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« inserito:: Agosto 29, 2009, 11:27:43 am »

28/8/2009 - MEDICINA
 
Scoperto l'interruttore che spegne i geni del grasso
 
Topi extralarge dimagriti grazie ad un'iniezione con nuova sostanza chimica 
 
 
ROMA
Scoperto l’interruttore dei geni del grasso. Una piccola molecola, già nota per avere virtù anti-chili di troppo e antitumorali, lavora come una sorta di interruttore in grado di spegnere i geni all’origine del grasso corporeo. Lo rivela uno studio pubblicato dai ricercatori dell’Università di Kyoto (Giappone) e del Baylor College of Medicine di Houston (Usa) su “Chemistry and Biology”.

La sostanza “nel mirino”, battezzata fatostatina, blocca uno dei controllori della sintesi del grasso, un fattore di trascrizione noto come Srebp. La sua azione, testata su topolini geneticamente vulnerabili all’obesità, ha portato gli animali un tempo grassi a diventare più “i” Il tutto senza rivoluzionare le loro abitudini alimentari.

Non solo, l’interruttore riduce anche la quantità di grasso nel fegato dei topi, come pure i livelli di zucchero e colesterolo nel loro sangue. «Francamente siamo molto eccitati», commenta Salih Wakil del Baylor College of Medicine, per essere arrivati, tappa dopo tappa, «all’origine della sintesi del grasso». In pratica, l’interruttore agisce proprio all’inizio del processo. Studi in coltura hanno dimostrato anche che la fatostatina riduce significativamente l’attività di ben 63 geni, inclusi 34 associati direttamente con la sintesi degli acidi grassi e del colesterolo.

Nei topi obesi le iniezioni di fatostatina hanno portato a una notevole riduzione di peso, nonostante le abitudini alimentari fossero cambiate di poco. Dopo quattro settimane di cura gli animali pesavano il 12% in meno e avevano una glicemia ridotta del 70%. Anche il fegato degli animali trattati è risultato in condizioni migliori. Insomma, secondo gli studiosi la fatostatina o un suo derivato potrebbero essere molto utili contro obesità e altre patologie metaboliche.
 
da lastampa.it
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