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Autore Discussione: Mastella: «Un nuovo centro nel 2009 da 10 per cento»  (Letto 3073 volte)
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« inserito:: Agosto 08, 2007, 08:06:58 pm »

Mastella: «Un nuovo centro nel 2009 da 10 per cento»


«Oggi ci sono tutte le condizioni per creare un soggetto di centro». Lo afferma il Guardasigilli Clemente Mastella in un'intervista a "Repubblica", spiegando che il nuovo partito potrebbe avere il suo esordio alle Europee del 2009 o anche prima, qualora il governo Prodi dovesse cadere.

Mastella ammette di pensare, per il nuovo partito, a una «fisionomia» simile a quella della Dc. «Non scenderemmo mai sotto il 10 per cento e probabilmente sarebbe il terzo partito in ampie zone del Paese, a cominciare dal Mezzogiorno. Supereremmo An», spiega il leader dell'Udeur.

Sui "compagni d'avventura" Mastella ha le idee chiarissime: «Io e Casini, ma non solo. C'è Pezzotta, con cui ho parlato».

Ma nel disegno mastelliano potrebbero essere inclusi anche consistenti pezzi dell'attuale maggioranza: «La chiamata è per tutti», risponde all'intervistatore che gli cita Rutelli e Di Pietro.

Mastella pensa anche all'eventualità dell'approvazione del referendum elettorale. Con una nuova aggregazione centrista «l'asticella dello sbarramento è diventata superabile» e la consultazione «fa meno paura». Relativamente alla politica delle alleanze, Mastella se la cava così: «Penso a un centrosinistra come negli anni Sessanta». 

Pubblicato il: 08.08.07
Modificato il: 08.08.07 alle ore 11.01   
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« Risposta #1 inserito:: Agosto 09, 2007, 11:15:41 pm »

"Grande centro", l'Udc si fa avanti


«Abbiamo organizzato il 14 ottobre una grande occasione d'incontro e dibattito: a Milano confermeremo che l'anno trascorso non è stato inutile e che nei mesi che verranno l'Udc si dimostrerà capace di essere lievito di una più ampia aggregazione dei moderati italiani». Lo scrive in una lettera pubblicata giovedì dal Corriere della Sera il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini.
«Da molto tempo denunciamo il fatto che lo scontro tra Cdl e Unione - prosegue Casini - può garantire l'alternanza ma non il varo delle necessarie scelte politiche», anche a causa «di un sistema elettorale che costringe ad alleanze forzose fra gli opposti».

Insomma, «il momento è arrivato», afferma il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, sul suo blog a quanti chiedono spiegazioni sulla possibilità di far nascere un centro forte. «La situazione è propizia - continua Mastella - e molti settori italiani la pensano come me, Casini e Pezzotta».

Pezzotta, proprio, no. «Punto a un nuovo movimento - dichiara il portavoce del Family day - non a una nuova Dc». E ripete: «Io non entro in un nessun partito... neanche eventualmente in quello di Mastella e Casini, qualora lo facessero».

«Mi sembra che Mastella descriva il disagio che c'è per il bipolarismo», afferma l'esponente dell'Udc Bruno Tabacci dalle colonne di Repubblica. E il presidente del partito, Rocco Buttiglione, non solo plaude alla proposta di un "Grande centro" che comprenda anche l'Udc, ma vorrebbe addirittura «tempi stretti».

«Al momento, l'ipotesi rimane quello che è, ovvero, un dibattito interessante ma tipicamente agostano - afferma Massimo Donadi, capogruppo dell'Idv alla Camera - ma è arduo stare con la sinistra».


Pubblicato il: 09.08.07
Modificato il: 09.08.07 alle ore 15.31   
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