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Autore Discussione: Al rogo Saramago. Einaudi rifiuta il nuovo libro dello scrittore premio Nobel.  (Letto 2745 volte)
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« inserito:: Maggio 28, 2009, 10:11:04 pm »

Al rogo Saramago

di Mario Portanova


La casa editrice Einaudi rifiuta il nuovo libro dello scrittore premio Nobel. Contiene alcuni giudizi molto severi su Berlusconi. L?autore definisce il premier ?delinquente? e ?corruttore?. E lo paragona a ?un capo mafioso?  Einaudi dice no al Nobel. Non pubblicherà la traduzione italiana del prossimo libro di José Saramago, autore presente con ben 20 titoli nel catalogo della casa torinese. Nel mondo editoriale si è aperto un caso: lo storico marchio, che ha sempre cercato di distinguersi per autonomia e tradizione all?interno della vasta galassia mediatica del Biscione di Arcore, ha fatto una scelta di mercato o ha imposto una censura?

La nuova opera, infatti, contiene giudizi a dir poco trancianti su Silvio Berlusconi, che di Einaudi è il proprietario. Così, a un certo punto del testo Saramago scrive: «Visto che sono pubblicato in Italia da Einaudi, di proprietà di Berlusconi, gli avrò fatto guadagnare qualche soldo». Una goccia nell?oceano del suo immenso patrimonio, che lui avrà usato «per pagarsi i sigari, supponendo che la corruzione non sia il suo unico vizio ». Il sentimento degli italiani per il Cavaliere, continua Saramago nel brano incriminato, «è indifferente a qualsiasi considerazione di ordine morale». Del resto, «nella terra della mafia e della camorra che importanza può avere il fatto provato che il primo ministro sia un delinquente?».

E via così, compreso il paragone finale tra Berlusconi e «un capo mafioso». Il libro è uscito a fine aprile in Portogallo, patria dello scrittore, e in Spagna. Si intitola, nelle rispettive lingue, ?Il quaderno?, come il blog che l'ottantasettenne Saramago tiene dall?anno scorso su Internet, ed è composto dai testi pubblicati sul Web tra il settembre 2008 e il marzo 2009.

L?edizione successiva doveva essere proprio quella italiana, ma il gran rifiuto di Einaudi ha riaperto i giochi, per la felicità di diverse case editrici concorrenti che guardano con interesse al testo dell?autore che ha vinto il Nobel per la letteratura nel 1998. La sua ultima opera è arrivata in libreria appena due mesi fa: si intitola
?Il viaggio dell?elefante? ed è l?epopea di un pachiderma indiano di nome Salomone che attraversa l?Europa del 1551, con tanto di convoglio reale a fargli da scorta.

Attualmente è il quinto titolo più venduto di Einaudi, informa il sito della casa editrice. E qui si torna al problema: censura o mercato? Dall?entourage dello scrittore filtra soltanto la conferma che Einaudi ha rifiutato il testo, dicendosi interessata solamente alle opere narrative di Saramago e non ai suoi saggi.


Nell?ambiente editoriale, invece, viene citato esplicitamente il brano sui ?vizi? berlusconiani come pietra dello scandalo.
Einaudi avrebbe chiesto all?autore di eliminarlo e quest?ultimo avrebbe fatto muro: fine della trattativa. Qualcuno ricorda un precedente simile, di pochi mesi fa, quando un altro autore Einaudi, Marco Belpoliti, ha finito per traslocare in casa Guanda con il libro ?Il corpo del capo?, dove il capo era sempre lui, Berlusconi. Certo, nessun editore al mondo manderebbe in libreria testi che parlano male, e così male, del padrone di casa. Nessun editore al mondo, però, ha un padrone di casa così ingombrante.

(28 maggio 2009)
da espresso.repubblica.it
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