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Autore Discussione: Capezzone: «Apprezzo il programma di An»  (Letto 3140 volte)
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« inserito:: Agosto 03, 2007, 10:34:52 pm »

«Fini è un leader che ha fatto delle cose importantissime in questi anni»

Capezzone: «Apprezzo il programma di An»

Strage di Bologna: «Non è detto che sia fascista».

Apertura e freddezza di An: «Bene lotte comuni, ma nostra storia è diversa»   
 

ROMA - Il presidente della commissione Attività produttive della Camera, Daniele Capezzone, ha dichiarato di sentirsi «vicino» alla linea di Alleanza nazionale: «Fini è un leader che ha fatto delle cose importantissime in questi anni. In politica estera Fini e Andrea Ronchi esprimono posizioni avanzatissime su una linea occidentale, attenta agli Stati Uniti e a Israele e alla promozione globale della democrazia», ha detto Capezzone alla rivista online Confronto.it. «In economia c'è una linea liberale molto forte in An. Anche sulle riforme istituzionali mi sento in grande sintonia», prosegue. «Immagino che su queste cose concrete sarà possibile avere una forte convergenza», conclude l'ex segretario radicale. Alla domanda se appoggerebbe Fini in una sua eventuale candidatura a sindaco di Roma, Capezzone ha risposto: «Vedremo se e quale sarà il seguito, ma io sono fiducioso: fare un buon cammino insieme partendo dalle cose concrete».

BOLOGNA: «STRAGE FASCISTA? DISCUTIAMONE» - In un'altra intervista in occasione dell'anniversario della strage della stazione di Bologna, Capezzone ha detto di non essere convinto della «indiscutibilità della tesi sull'origine fascista della strage», chiedendo un nuovo processo per Mambro e Fioravanti.
COMMENTI DI AN - Sull'apertura di Capezzone ci sono state varie repliche di personalità di An. Ignazio La Russa, capogruppo di An alla Camera: «Vanno bene le convergenze su singoli temi. Ma la storia e i valori, sia nostri che suoi, rendono impossibile militare nello stesso partito».

Altero Matteoli, capogruppo al Senato: «An è un partito aperto ai contributi di tutti coloro che ne condividono i programmi, i valori, le scelte di fondo».

Gianni Alemanno: «Stimo molto Capezzone e mi auguro che abbandoni il centrosinistra con cui ha sempre meno a che fare. Sono perplesso rispetto all'ipotesi che possa entrare in An perché c'è troppa distanza tra i valori del nostro partito e quelli di un dirigente che proviene dal Partito radicale». Domenico Nania, vice capogruppo di An al Senato: «Non trovo nulla di scandaloso nelle dichiarazioni di Capezzone, purché sia chiaro che una cosa è battersi per obiettivi comuni, altro è il progetto politico e il campo dei valori di riferimento».

Ironico il commento di Francesco Storace, appena uscito da An: «Non mi stupisce l'avvicinamento di Capezzone ad An: su temi come voto agli immigrati, fecondazione assistita, giudizio storico sul fascismo come male assoluto e forse anche Corano nelle scuole, la pensano allo stesso modo. Solo che entrambi dovrebbero stare nel centrosinistra».

REPLICA DI CAPEZZONE - «Ringrazio tutti per le parole gentili, così come apprezzo la franchezza dei distinguo e delle osservazioni critiche sollevate da autorevoli esponenti di An», ha replicato Capezzone. «Ogni conclusione è prematura ma sono felice se si apre un dibattito serrato con forze di innovazione».
 
03 agosto 2007
 
da corriere.it
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