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Autore Discussione: Natasha Richardson: morte cerebrale, medici staccheranno apparecchiature  (Letto 2931 volte)
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« inserito:: Marzo 18, 2009, 10:29:45 am »

In carriera ha vinto un tony award

Natasha Richardson: morte cerebrale, medici staccheranno apparecchiature

La moglie di Liam Neeson ha subìto un trauma alla testa mentre sciava in Canada
 

NEW YORK - Non ci sono più speranze per Natasha Richardson. L'attrice britannica sta tornando a New York, dove i medici staccheranno la spina delle apparecchiature che stanno assicurando artificialmente la sua sopravvivenza (guarda il video). Lo riportano gli organi d'informazione americani, confermando la notizia della morte cerebrale della moglie di Liam Neeson dopo il grave incidente avvenuto mentre sciava in Canada.

CADUTA - La vincitrice di un Tony Award (come migliore attrice nel musical Cabaret) ha subìto un trauma irreversibile alla testa. Richardson è caduta mentre prendeva lezioni di sci su una pista per principianti presso la stazione turistica di Mont-Tremblant. Dopo la caduta l'attrice non mostrava ferite alla testa. Ma un'ora dopo l'incidente avrebbe accusato una forte emicrania facendo scattare il ricovero prima in un ospedale locale e quindi a Montreal. Qui le sue condizioni si sarebbero aggravate.



BIOGRAFIA - Natasha Richardson, 45 anni, è la figlia dell'attrice Vanessa Redgrave e del regista Tony Richardson. Ha sposato Liam Neeson nel 1994 dopo che entrambi avevano partecipato al film Nell: hanno due figli. Ha recitato in diversi film tra cui Genitori in trappola (1998) al fianco di un’allora 11enne Lindsay Lohan. Ma la Richardson è più conosciuta per le sue interpretazioni a teatro.



17 marzo 2009(ultima modifica: 18 marzo 2009)


da corriere.it
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« Risposta #1 inserito:: Marzo 18, 2009, 06:24:55 pm »

RITRATTI

Attrice, figlia e moglie di star

Il destino spezzato di Natasha

La Richardson in coma dopo un incidente sugli sci.

Al suo fianco, le persone più importanti della sua vita: la sorella Joely, Liam Neeson, Vanessa Redgrave.

Ma anche il padre e i nonni avevano la recitazione nel sangue...


di CLAUDIA MORGOGLIONE

 

DALLE sue tante apparizioni su grande schermo, ricordiamo il sorriso dolce, materno, sfoggiato nel disneyano Genitori in trappola; ma anche il lato più inquietante, più torbido, che le ha permesso di interpretare con credibilità - tanto per fare un esempio - la protagonista di Follia, dal romanzo di Patrick Mc Grath. E' questa, la doppia personalità (cinematograficamente parlando) di Natasha Richardson che gli appassionati di cinema hanno imparato a conoscere.

Una carriera di successo, la sua anche se senza connotazioni divistiche. Interrotta, ieri, da un incidente sugli sci in Canada: morte cerebrale, trasferimento in un ospedale di New Tork, voci insistenti - anche se non confermate ufficialmente - sulla volontà dei familiari di staccarle la spina. E, parlando dei suoi congiunti, non si può non sottolineare che proprio la famiglia è una delle chiavi di lettura indispensabili, per delineare il personaggio della Richardson. Perché praticamente tutti i suoi affetti pù cari - nonni, mamma, papà, marito, sorelle - hanno avuto in qualche modo a che fare con lo spettacolo, e il cinema in particolare. Facendo di lei una figlia d'arte, una sorella d'arte, una moglie d'arte... Una sorta di destino, il suo, quello di apparire in pubblico, di recitare.

Dunque, la famiglia. A partire dalla madre. Diva, grande attrice, ma anche donna dalla personalità fin troppo forte, ingombrante: parliamo infatti di Vanessa Redgrave. Che, oltre a essere una veterana dello showbiz, è sempre stata una donna dalle idee politiche molto chiare, e spesso estreme. Non deve essere stato facile, per Natasha, crescere con una mamma così militante, così impegnata. Anche se con un carattere insospettabilmente dolce, nei suoi rapporti con le persone amate. Anche il padre, del resto, è una celebrità: Tony Richardson, icona del teatro e del cinema d'avanguardia inglese, morto nel 1991. Uno che non ha mai nascosto le sue tendenze omosessuali. E, come se non bastasse, anche i suoi nonni, i genitori di Vanessa, sono stati grandi attori: Michael Redgrave e Rachel Kempson.


Ecco perché la Richardson, classe 1963, è cresciuta - malgrado la separazione i suoi genitori - respirando la grande recitazione. Per questo la scelta di buttarsi nel mondo dello spettacolo non appare affatto sorprendente. Così come ha fatto sua sorella minore Joely, che abbiamo visto in tante pellicola (tra cui La carica dei 101 in carne e ossa) e nel cult serial Nip/Tuck.

Ma torniamo a Natasha. Bionda, bella ma non bellissima, somigliante alla mamma anche se con tratti somatici più dolci, debutta al cinema nel 1986, interpretando Mary Shelley in Gothic di Ken Russell. Viene così notata da Paul Schrader, che le dà il ruolo di protagonista in Patty Hearst. Da allora, si può dire che la carriera della Richardson non si è mai fermata;: tanti ruoli, recitazione solida, anche se il passaggio da brava interprete a star non c'è mai stato. Tra i suoi ruoli più recenti, vanno ricordati quelli in Follia, nella Contessa bianca, in Un amore a cinque stelle, in Tre vedove e un delitto. E poi ci sono le sue apparizioni in teatro, che le ha dato tante soddisfazioni, e in cui ha vinto premi prestigiosi.

Sul piano personale, invece, la svolta della sua vita avviene ai primi anni Novanta, quando, dopo un breve matrimonio e un divorzio, incontra il collega e divo Liam Neeson. I due si sposano nel 1994 (lo stesso anno in cui recitano insieme in Nell, con Jodie Foster protagonista) e hanno due figli, che ora hanno, rispettivamente, 14 e 13 anni. I due formano una delle coppie più solide di Hollywood e dintorni. E adesso probabilmente tocca proprio a Liam - distrutto, disperato, per il terribile incidente che ha spento le funzioni cerebrali della moglie - prendere la decisione di staccare la spina. Magari consultandosi con Joely Richardson e Vanessa Redgrave, subito accorse al capezzale di Natasha.

(18 marzo 2009)
da repubblica.it
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