Admin
Utente non iscritto
|
|
« inserito:: Marzo 17, 2009, 03:44:25 pm » |
|
Romania: un porno senza pregiudizi
di Roberto Coaloa La provocazione di uno scrittore e un fotografo: descrivere la realtà degli osceni casermoni di Ceausescu per difendere una popolazione ingiustamente sotto accusa
Due italiani, il fotografo Marco Belli e lo scrittore Lorenzo Mazzoni, descrivono la Romania di oggi in Porno Bloc, un libro utile per spazzar via tanti pregiudizi sul paese. Una lucida provocazione governa il romanzo, una sorprendente e originale storia sullo Stato carpatico, garantita non solo dal riferimento poco letterario del titolo: porno non abbisogna di apparati filologici; bloc in romeno indica un edificio di numerosi appartamenti, tutti squallidamente uguali, quegli anonimi casermoni del socialismo reale, descritti dagli autori nel testo e nelle fotografie.
L'originalità del romanzo è data dalla corrispondenza tra il testo di Mazzoni e le foto di Belli: i due elementi non sono stati fusi a freddo, per così dire, ma costituiscono un corpo unico. Come nelle fotografie, anche la fiction dipinge una Bucarest vera, spesso retorica e bolsa. Un'immagine ritrae una scritta in romeno: «Basarab Paâmant Romanesc» (Bassarabia terra romena). Un'altra inneggia alla Grande Romania: «Romania Mare». Meglio di un libro di storia, le fotografie di Belli e il testo di Mazzoni descrivono un antiliberalismo nazionalista alla periferia d'Europa (aspetto rilevato soprattutto nel passato della Romania: quella di Corneliu Zelea Codreanu, il capo della Guardia di ferro, che stregò col suo credo parafascista Nae Ionesco, Mircea Eliade ed Emil Cioran). I due autori raccontano oggi l'estrema destra di Vadim Tudor.
Il loro viaggio si è svolto soprattutto a Bucarest, la Parigi dell'est (com'era chiamata negli anni '30). Quel liberty "carpatico-balcanico", diretta influenza del non lontano periodo asburgico, si intravede ancora oggi: tra l'osceno, tra il "porno" dei bloc di Nicolae Ceausescu. Diversamente da altri viaggiatori-turisti della nostra epoca, attratti da volgari safari fotografici nei Paesi dell'ex blocco sovietico, e in particolare nella vampiresca «Republica Populara Romîna» d'antan, Belli e Mazzoni sono due studiosi e ricercatori dalla solida preparazione accademica che conoscono profondamente il Paese.
Marco Belli è un filosofo, che ha tradotto dal romeno lo scritto di Cioran, Amurgul gîndurilor (Crepuscolo dei pensieri); è diventato fotografo a Bucarest: nell'antico grand boulevard di Calea Victoriei acquistò un vetusto oggetto, una Seagull (copia cinese della Rollei), che diventò il suo primo apparecchio fotografico.
Lorenzo Mazzoni, scrittore di "belle storie" alla Graham Greene, è un attento viaggiatore che ha girato tutto il mondo: Vietnam, Laos, Egitto, Kurdistan e Yemen, solo per citare le sue ultime mete. Interessante è anche la scelta dei due autori di non fare uno dei tanti resoconti di viaggio: Porno Bloc è, a sorpresa, un giallo con due personaggi centrali, Boris e Zoia, che si aggirano tra i bloc di Bucarest, dove le speranze di un futuro migliore tramontano nei deliri della follia.
«La storia di questo paese mette i brividi» è la riflessione di Boris, dal passato umano e dal presente patologico. Lo scrittore e poeta romeno Mihai Mircea Butcovan ha scritto una postfazione al romanzo, dove osserva: «Non piacerà questo libro a molti romeni che storceranno il naso. Lo leggano come un libro di fantascienza e, come i lettori di fantascienza, facciano i collegamenti che vogliono con la realtà. Ed i lettori italiani non usino questo testo per denigrare ulteriormente un Paese e il suo popolo. Abbiano il coraggio di non strumentalizzare un'avvincente fantastoria, movente di fantasia ma non di morbosità».
Marco Belli, Lorenzo Mazzoni «Porno Bloc. Rotocalco morboso dalla Romania post post-comunista» La Carmelina, Ferrara, pagg. 132, € 12,00.
14 marzo 2009 da ilsole24ore.com
|