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Autore Discussione: Rifiuti, chiesto rinvio a giudizio per Bassolino  (Letto 2548 volte)
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« inserito:: Agosto 02, 2007, 12:09:14 am »

CRONACA

Ventotto gli indagati, fra questi anche il governatore della Campania commissario straordinario per l'emergenza nella regione tra il 2000 e il 2004

Rifiuti, chiesto rinvio a giudizio per Bassolino

"Mi si accusa senza prove né indizi"

I reati ipotizzati: truffa aggravata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture

I Ds "convinti della sua assoluta correttezza". An e Fi: "Dimissioni"

 
NAPOLI - C'è anche Antonio Bassolino, governatore della Campania e commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania tra il 2000 e il 2004, tra i ventotto indagati per i quali i pm della Procura di Napoli, Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, coordinati dal procuratore Camillo Trapuzzano, hanno chiesto il rinvio a giudizio per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture. Richiesta di rinvio a giudizio anche per - fra gli altri - i vertici dell'Impregilo, Piergiorgio e Paolo Romiti (ex responsabili delle società del gruppo che hanno operato in Campania fino al gennaio 2006 come gestori dello smaltimento), il vicecommissario per l'emergenza rifiuti in Campania Raffaele Vanoli e il subcommissario, Giulio Facchi. Il presidente della Regione si dice "del tutto sereno": "Ho fiducia nella giustizia, l'ulteriore corso della vicenda dimostrerà la mia assoluta estraneità a ogni forma di illegalità". Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, è certa che "l'evolversi della vicenda farà piena luce", esprime "massimo rispetto e fiducia per la magistratura" e "profonda convinzione dell'onestà" di Bassolino.

Lo scorso 27 giugno, il gip del Tribunale di Napoli, Rosanna Saraceno, nell'ambito della stessa inchiesta aveva disposto l'interdizione per contrattare con la pubblica amministrazione per un anno, relativamente alle sole attività di smaltimento, trattamento e recupero energetico dei rifiuti, nei confronti di alcune società del Gruppo Impregilo che gestiscono i sette impianti di combustibile da rifiuti della Campania.

Le indagini avevano portato anche al sequestro di circa 750 milioni di euro, somme dovute alle società da parte di molte amministrazioni municipali campane, o relative ad anticipi del commissariato emergenza rifiuti per la costruzione del termovalorizzatore di Acerra. La decisione su un eventuale processo non sarà presa prima di ottobre a causa della pausa estiva.

"Forte è la sproporzione tra gli addebiti che mi vengono rivolti e la mancanza di prove e di qualunque serio indizio - commenta Bassolino - Per quale vantaggio avrei dovuto favorire l'affidataria di una gara che, per di più, è stata progettata, bandita e assegnata prima che diventassi presidente della Regione? Dal punto di vista politico, è chiaro che dalla vicenda rifiuti ho tratto solo svantaggi, e che non ho certo tratto vantaggi di alcun tipo. La mia amarezza è grande".

Numerose le attestazioni di stima nei confronti del governatore della Regione ma anche le richieste di dimissioni. Convinto della sua "assoluta correttezza" è Piero Fassino: "Chiunque lo conosca, non può avere alcun dubbio sulla dedizione, il rigore amministrativo, il senso delle istituzioni che hanno sempre ispirato l'azione politica e istituzionale di Bassolino". Analogo il giudizio del ministro della Funzione pubblica, Luigi Nicolais, "convinto della sua onestà, che durante il nostro lavoro comune ho avuto modo di apprezzare insieme alla sua dedizione verso le istituzioni". "Saprà dimostrare la correttezza dei suoi comportamenti", fa eco Walter Veltroni.

Da Gennaro Migliore, presidente dei deputati di Rifondazione, "piena fiducia nei confronti della magistratura e l'auspicio che nei tempi più rapidi Bassolino possa dimostrarsi estraneo ai fatti". Solidarietà da parte del segretario generale della Cgil campana, Michele Gravano. Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Campania, Cosimo Sibilia, parla di "uno dei più brutti capitoli della storia della nostra regione", e auspica "un necessario chiarimento in vista della fine della gestione straordinaria dei rifiuti, a fine anno e il passaggio di competenze alla Regione".

In questo senso, il consigliere regionale di An, Crescenzio Rivellini, solleva un possibile caso di conflitto di interesse: "Ci potremmo trovare con un presidente della giunta, eventualmente rinviato a giudizio su questa materia, che potrà allo stesso momento decidere proprio su tale emergenza". Più sbrigativo Maurizio Gasparri (An) per il quale "la gravità delle accuse impedisce di attendere la decisione della magistratura", e "a Bassolino è doveroso chiedere un atto di responsabilità con le dimissioni o almeno l'autosospensione fino all'accertamento delle sue responsabilità". La Lega Nord, con Paolo Grimoldi, si chiede "che cos'altro serve a Bassolino, se non la dignità?", e afferma che "il presidente della Regione deve dimettersi e la Campania dev'essere subito commissariata".

(31 luglio 2007) 

da repubblica.it
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