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Autore Discussione: Tanti motivi per fare o non fare sesso  (Letto 3590 volte)
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« inserito:: Luglio 31, 2007, 06:17:58 pm »

I ricercatori dell'università del Texas «rilanciano»

Tanti motivi per fare o non fare sesso

Dopo aver pubblicato lo studio sulle 237 ragioni che spingono a fare l'amore, ora gli psicologi vogliono sapere «il contrario» 
 
Psicologi dell'Università del Texas hanno individuato 237 motivi per fare sesso. Ne abbiamo selezionati 50. Votane uno.
 
 
STATI UNITI – Esistono studi molto antichi sui mille modi in cui gli umani fanno l'amore, e la scienza ha anche fornito qualche spiegazione in merito alle strategie di accoppiamento. Ma nessuno prima d'ora si era mai preoccupato di stilare un sorta di kamasutra delle motivazioni che spingono gli esseri umani a scegliere o meno di accoppiarsi.

A FAVORE – Gli psicologi dell'Università del Texas invece ci hanno pensato , e dopo aver interrogato un campione di 2mila persone, hanno identificato e pubblicato un elenco di 237 ottimi motivi per cui vale la pena fare l'amore. Tra le ragioni più curiose: «per far passare il mal di testa», «per cambiare discorso», «per restituire un favore», «per scommessa", «per farla pagare a qualcuno» o «per bruciare calorie». Solo in pochi, a quanto pare, hanno detto «per avere un bambino».

BUONE RAGIONI PER RINUNCIARE – Ma non è tutto: gli scienziati hanno deciso di rilanciare e proporre un questionario online in cui invitano i lettori a indicare almeno un buon motivo per astenersi dal fare sesso. Scopo del nuovo studio è, appunto, quello di raccogliere informazioni sul perché la gente scelga di non intrattenere attività sessuali con altri, e comprenderne quindi le motivazioni. Gli internauti (solo maggiorenni) che desiderano partecipare al sondaggio devono semplicemente indicare le proprie generalità (sesso, provenienza, fede religiosa, etnia, istruzione, reddito medio, età) e compilare una più o meno breve lista dei motivi per cui loro stessi, o qualche amico o conoscente, hanno deciso o potrebbero decidere di non fare l'amore con qualcuno. Chi ha aderito all'iniziativa potrà inoltre aggiudicarsi i 50 dollari messi in premio dagli organizzatori.

Alessandra Carboni
31 luglio 2007
 
da corriere.it
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« Risposta #1 inserito:: Agosto 16, 2007, 12:20:07 am »

Nei test i riscontri sarebbero stati molto positivi

Il condom-Viagra che protegge dalle malattie

Entro fine anno in commercio un nuovo preservativo dotato al suo interno di un potente gel erecto-stimolatore che viene assorbito

 
LONDRA - Un condom che agisce come il Viagra e che protegge pure dalle malattie a trasmissione sessuale. Il preservativo «due in uno», sviluppato dall'azienda inglese Futura Medical con la sigla CSD500, sarà messo in commercio entro la fine dell'anno ma non si sa ancora con quale nome. La notizia è stata pubblicata dal tabloid inglese Sun. La particolarità del prodotto è data dalla presenza nel condom di un potente gel erecto-stimolatore, chiamato Zanifil, che aiuta a mantenere costante l'erezione durante il rapporto sessuale. Questo composto, contenuto sulla punta del preservativo, viene assorbito dalla pelle del pene e, attraverso le arterie, aumenta all'istante la pressione sanguigna, con conseguente miglioramento del turgore e della durata dell'erezione.

RISCONTRI POSITIVI - Stando ai test eseguiti da Futura su 108 coppie di sana costituzione, i riscontri sarebbero stati molto positivi e molti di quelli che hanno sperimentato il CSD500 hanno notato sensibili differenze quanto a misure, prestazioni e, soprattutto, durata dell'erezione rispetto ad altri condom che, al contrario, in alcune occasioni avevano prodotto risultati molto al di sotto delle «aspettative temporali».

MALATTIE SESSUALI - Soddisfazione maschile a parte, per i medici l'utilizzo di questo tipo di preservativo, prodotto dalla Durex, potrebbe rappresentare la giusta risposta al dilagare di malattie a trasmissione sessuale come Aids e Chlamydia, quest’ultima considerata come la più importante causa infettiva di sterilità fra le donne, e anche la «Family Planning Association» inglese plaude all'introduzione del nuovo condom, valutando come i preservativi siano «la sola forma contraccettiva in grado di proteggere dalle malattie e dalle gravidanze indesiderate». Il CSD500 è in attesa dell'approvazione da parte della UE e dovrebbe essere classificato come «dispositivo medico di classe III», così da poter essere venduto in tutta Europa, come avviene ora per i condom tradizionali.

Simona Marchetti
11 agosto 2007
 
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« Risposta #2 inserito:: Agosto 23, 2007, 07:29:48 pm »

Esaminate oltre 3mila persone sotto il profilo fisico e psicologico

Il sesso dopo 60 fa bene alla salute

Lo rivela uno studio dell’università di Chicago fotografa la vita sessuale degli americani fra i 57 e gli 85 anni

 
CHICAGO (USA) - Gli «over 60» che hanno una vita sessuale attiva godono di una salute migliore rispetto a chi non ce l'ha. Resta da stabilire quale sia la causa e quale sia l'effetto, ma l'associazione statistica fra i due dati è garantita da uno dei più seri studi mai eseguiti su questo tema, una ricerca completa e approfondita sulle abitudini sessuali di uomini e donne americani dai 57 agli 85 anni condotta dall’università di Chicago NSHAP (National Social Life, Health and Aging Project) e pubblicata sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine.

ASPETTO IMPORTANTE DELLA VITA - Oltre alla correlazione fra sesso e buona salute dopo i 60 anni, il dato più significativo fornito dallo studio è che molti hanno una vita sessuale e che la ritengono un aspetto importante della loro esistenza, anche se non ne parlano con i medici, se non per curare precise patologie: non a caso le percentuali di uomini che parlano di sesso col medico e di quelli che dichiarano una disfunzione erettile è, significativamente, identica (38%). Tuttavia se interrogati gli ultrasessantenni non esitano a raccontare le loro abitudini: «Abbiamo incontrato più resistenza a farci dare informazioni sul loro reddito che sulla loro vita erotica», ha commentato meravigliata una delle ricercatrici.

ALTRI DATI – Tra i dati resi noti si segnalano altre tendenze. La masturbazione è pratica anche per chi ha i capelli bianchi (oltre la metà degli uomini e una donna su quattro) e aumenta il sesso orale, nella maggior parte dei casi a causa delle difficoltà fisiche di avere un rapporto completo. Proprio i problemi fisici restano il principale impedimento per chi ha un coniuge o un convivente e non riesce ad avere i rapporti che desidera e nella maggior parte dei casi è l’uomo ad avere più problemi funzionali. Molti altri dati verranno resi noti con un lavoro di analisi ulteriore sulla grande quantità di dati accumulati.

IL METODO UTILIZZATO – Le persone che hanno preso parte alla ricerca sono state 3005 e si sono sottoposte sia a una serie di interviste che ad esami clinici. Sono stati prelevati campioni di sangue, saliva e alle signore eseguiti Pap test (o citologia cervicovaginale), i ricercatori hanno quindi controllato anche il livello ormonale, la presenza di malattie veneree e non. E sono stati condotte analisi anche sulla funzionalità dei cinque sensi.

L’IMPORTANZA DELLO STUDIO – Mai prima d’ora si erano raccolti tanti dati tanto scrupolosamente sulla terza età. Una ricerca di tale portata, eseguita dalla stessa istituzione sulla popolazione Usa tra i 18 e i 57 anni, risale a quindici anni fa. Gli altri approcci della statistica alla sessualità degli ultrasessantenni non erano mai andati al di là di interviste non troppo accurate, facilmente notiziabili ma di scarso rilievo scientifico. A rimarcare l’importanza di questa raccolta di informazioni la dichiarazione di Stacy Tesser Lindau, professoressa di ginecologia e di geriatria coinvolta nell’equipe medica che ha effettuato la ricerca: «Speriamo che i risultati migliorino la Sanità pubblica nel contrastare i pericolosi stereotipi in circolazione, permettendo agli individui anziani di confrontare le proprie con le altrui esperienze. Può essere molto confortante sapere di non essere i soli ad avere una vita sessuale e dei problemi, alcuni dei quali facilmente risolvibili grazie alla medicina odierna».

Gabriele De Palma
23 agosto 2007
 
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