POLITICA
Non vanno in vacanza i sei candidati-segretari alla guida del Pd
Entro il 20 settembre devono essere pronte le liste e i candidati nei 475 collegi
Spiagge e caffè, a piedi e nel web
Il faticoso agosto del candidato
L'agenda dei protagonisti, da quelli di "prima fascia" come Bindi, Letta e Veltroni agli outisder di "seconda", i signor nessuno o quasi, che chiedono consigli al popolo del web
di CLAUDIA FUSANI
ROMA - Il terribile agosto del candidato segretario. A poterli seguire tutti e sei - ma perché escludere Pannella e il ragioniere Rutigliano che, fatti fuori dalla competizione, hanno promesso battaglia legale? - con una webcam verrebbe fuori uno di quei film cult di Lina Wertmuller con i titoli chilometrici... il terribile agosto del candidato segretario, ad esempio. Perché è vero che le primarie sono il 14 ottobre e che dopo agosto c'è tutto settembre. Ma è altrettanto vero che il 21 e il 22 settembre devono essere presentate le liste e vanno trovati i capolista e almeno cinque candidati per ognuno dei 475 collegi, E poi le firme, ancora migliaia di firme. Insomma, quello che è stato fatto finora è nulla e il bello deve ancora venire. Riposarsi ad agosto, quindi, impossibile.
Le preoccupazioni sono tante e anche diverse. E possono essere suddivise tra il candidato di "prima fascia" e quello di "seconda fascia". Nella prima ci sono i big, Veltroni, Letta, Rosy Bindi, chi è in politica da sempre e più o meno ha strutture, conoscenze, un nome e un ruolo pubblico da spendere in incontri e dibattiti. Anche per loro la fatica sarà tanta ma i contorcimenti non riguarderanno certamente i soldi - per dirne una - ma piuttosto chi nel grande magma del Pd sta facendo cosa e perché. Che fanno i prodiani? A che punto sono i petali della Margherita? E i Ds, il Botteghino, accetta di scomparire così? Senza colpi di coda? Duelli silenziosi di cui all'esterno i cittadini-elettori potranno percepire, forse, segni impercettibili. Duelli meno silenziosi come gli attacchi a Veltroni, da parte della Bindi e anche Letta, perchè "è l'uomo dei partiti" e colui che "si sente il tutto". Un bel gioco, però. Il Sudoku del partito democratico.
Tutt'altra storia il candidato di seconda fascia, i signor nessuno o quasi, che si lanciano nell'avventura. Mario Adindolfi, Piergiorgio Gawronski, Jacopo Gavazzoli-Schettini, loro hanno poca scelta: il web e le gambe, internet e darsi-da-fare-in-giro, col porta a porta e gli amici. Ecco qualche assaggio del terribile agosto dei candidati segretario. In ordine alfabetico.
Mario Adinolfi, dal web alla strada, in bermuda. Per il giornalista-blogger tra i più seguiti in Italia, 36 anni, sarà molto peggio che un agosto di passione. "E' vero che Generazione U si muove sul web e via internet - racconta Adinolfi - ma adesso devo andare in giro per l'Italia e incontrare le persone, trovare i capolista e i candidati regione per regione, collegio per collegio. Già di mio soffro il caldo, sapete com'è, vista la stazza...", 194 centimetri per cento e passa chili. Diciassette date solo nel mese di agosto, diciassette incontri, dibattiti, eventi "per presentarci, raccogliere simpatizzanti per le liste" e, lo dice dopo averci pensato un attimo, "raccogliere anche un po' di soldi. Siamo autofinanziati e una campagna elettorale costa". Adinolfi si propone come il candidato "di quei 28 milioni di italiani al di sotto dei 40 anni che non sono rappresentati né in politica né nelle istituzioni". Avrebbe potuto confluire in una delle tante liste per Veltroni, "ma vogliamo provare a camminare da soli, senza farci cooptare". "Si può fare" (Angelo Branduardi), è la colonna sonora della campagna elettorale. "Trecento" il film cult che racconta della battaglia di Termopoli in cui trecento spartani sconfissero un milione di persiani. I bermuda, la divisa prescelta. La cosa che lo fa andare in bestia: "Giornali e tivù parlano solo di Letta, Bindi e Veltroni. Noi non esistiamo neppure. Non è giusto, non è democratico". E' possibile seguire la cronaca della campagna elettorale sul sito
www.marioadinolfi.it. Prossime tappe: Follonica, Trapani, Avezzano, Pordenone. "Faremo un film, Generation pride, colonna sonora gli U2".
Rosy Bindi senza tregua. L'unica donna in pista. A volte gioca con una fionda, perchè si sente biblicamente Davide contro Golia. Con una media di un dibattito e un incontro ogni tre giorni, da un capo all'altro dell'Italia, il ministro della Famiglia passa da feste dell'Unità (Castiglion del Lago, Umbria e la casalinga e confortante Sinalunga) a inaugurazioni di Comitati "ScelgoRosy" (Livorno) a chat-line con gli utenti del web. Appuntamento clou di un agosto senza tregua sarà Cortina, il 16 con un faccia a faccia con gli elettori dal titolo battagliero: "I fronti aperti di Rosy". Forzando un po' le cose, si può dire che la Bindi scelga più località di montagna e campagna e cerchi di evitare spiagge mondane e affollate. Le piace fare le cose in prima persona e metterci la faccia, senza delegare. "Non ho nulla contro gli altri candidati, dico solo che sarei un segretario di Partito democratico migliore di loro" sorride, ironica ma anche seria. Con Veltroni le piacerebbe fare un faccia a faccia televisivo. Non sopporta le liste bloccate. Annuncia "un po' di sorprese" per le prossime settimane. Rinvia i suoi fan al sito (
www.scelgorosy.it) e li esorta a "farsi avanti per le liste".
Jacopo Gavazzoli-Schettini e un consigliere molto speciale: Tancredi, 9 anni. E' stato uno dei primi a mettersi in gioco, forse anche prima di Veltroni. Si è messo in ferie "fino alla mezzanotte del 14 ottobre" e si è rimboccato le maniche. Quarantadue anni, laurea e master in economia, lo hanno etichettato come "finanziere", ma "in realtà sono un economista". La famiglia vive a Firenze, lui lavora a Bruxelles dove si occupa di dare il rating etico, la votazione morale, alle imprese. Esistono una serie di parametri internazionali stabiliti da Onu e Ocse che stabiliscono se un'impresa rispetta principi etici oppure no. Se produce sfruttando il lavoro degli altri o se c'è conflitto di interesse. Chi ha dietro? "I quarantenni-professionisti che vivono all'estero e non hanno possibilità di lavorare come vorrebbero in Italia. Siamo tanti" dice. In realtà la sua tournée comincerà a settembre. Adesso è in Sicilia con "dodici amici e consiglieri, il cuore del comitato elettorale". "Per ora ci siamo preoccupati delle firme - spiega Gavazzoli - d'ora in poi ci occuperemo della fase-2, la liste. Dalla prossima settimana abbiamo messo in programma sei ore di lavoro al giorno per programmare, decidere, farsi venire idee". Primo consigliere è Tancredi, suo figlio, nove anni. Graditi contributi e suggerimenti esterni (
www.jacopo-g-schettini.eu).
Piergiorgio Gawronski, candidato antispreco - Cinquanta anni, economista dello sviluppo, incarichi all'Ocse a Parigi e a Ginevra, specializzato nei rapporti tra il nord e il sud del mondo. Ben prima di Enrico Letta, si è candidato su You Tube, nove minuti di discorso, un ritornello fisso: cancellare gli sprechi, tagliare i costi della politica, liberalizzare la società. Attenzione, dice, "i meccanismi partitocratrici ingombrano anche queste primarie". Quando gli inventori del partito democratico parlano di "salutare casino" nel definire quello che accade in queste settimane, si riferiscono anche a personaggi come Gawronski, inaspettati, ingestibili, non catalogabili. Outsider. Per ora la sua arma è il sito (
www.gawronski.it). Si presenta in pubblico martedì 7 agosto a Roma ospite del Palazzetto delle carte geografiche (via Napoli 36, ore 11). Lancia un appello dal sito: "Prepariamoci a costruire Liste Gawronski in tutta Italia. Da solo non posso fare nulla. Se ci muoviamo insieme, possiamo cambiare il Pd".
Le spiagge di Enrico Letta. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio è sicuramente un candidato di prima fascia. Va detto però che si darà da fare come un outsider. Nei prossimi venti giorni, calcherà sette diverse spiagge per incontrare sconosciuti e conoscenti, simpatizzanti e avversari, mica lo sai chi incontri in spiaggia. Si chiama "Sette temi per sette spiagge. Conversazioni d'estate intorno all'Italia". La prima è domani, Cosmopolitan beach, Tirrenia, provincia di Pisa, ore 18, titolo: "Missione natalità", nascite, figli, futuro, un tema molto caro a Letta che ne ha fatto il manifesto della sua campagna elettorale. Così in ciabatte e costume, al massimo un pareo o un bermuda, e tra gli ombrelloni Letta - che si è candidato dal web (
www.enricoletta.it) - si andrà a confrontare con l'Italia che ancora, forse, non ha ben chiaro cosa sia questo partito democratico. Prossime tappe: Marche, Sicilia, Lazio, Campania, Lago di Garda. Un terribile agosto, appunto, che arriva dopo mesi di trattative su pensioni, scalini, scaloni, welfare, tesoretto. Il 26 agosto poi è già tutto fissato per Drò, in Trentino, la riunione annuale - è la terza - del gruppo dei giovani imprenditori di "Vedrò".
La gioiosa macchina elettorale di Walter Veltroni (e Dario Franceschini). Il candidato numero 1 s'è preso due settimane di tregua. C'è da scommettere imposte dalla moglie. Comunque è volato alle Maldive per essere lontano fisicamente da tutto almeno per quindici giorni. Anche super-Walter è umano e deve poter riposare ogni tanto. Ma persino l'atollo sperso nell'Oceano Indiano è una distanza superabile a colpi di clic. Così tramite il sito
www.lanuovastagione.it il candidato è sempre qui. Parla, scrive, discute. Era già sull'atollo quando ha presentato i 21 delegati-garanti-custodi regionali e li ha ringraziati, da Scalfaro a Fresu, da Clara Sereni a Sandra Bonsanti. Per lui e con lui, in questi giorni di assenza fisica, parlano tutte le faccette sorridenti che trovate sul sito, il suo staff. Una gioiosa, onnipresente, potente macchina elettorale che non lascia mai solo il cittadino-elettore.
(4 agosto 2007)
da repubblica.it