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« Risposta #1 inserito:: Febbraio 13, 2009, 10:57:17 am » |
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Da Brescia a Siracusa, ecco i 'dioscuri' della costituzione
di M.P.
In certi casi, parlano gli occhi. Vivi, guizzanti, addolorati, speranzosi. Attraverso il prisma di Piazza Ss Apostoli, in un pomeriggio roman-siberiano, dietro le bandiere, i cartelli, le facce accorse per ascoltare Oscar Luigi Scalfaro, spiccano loro. Occhi che vanno verso il palco e oltre, in direzione dei gabbiani che volteggiano sugli uomini e sulle donne intabarrati nelle giacche. Esserci. Oggi è importante. Lo spazio fisico si elide di minuto in minuto, diventa un ring stretto in cui stringersi l'uno addosso all'altro. Ai bordi, più di qualcuno ha voglia di sfogarsi.
La settimana passata ha sedimentato scorie difficili da eliminare. Preoccupazioni da esprimere ad alta voce. "Nascondono il presente parlando del futuro", dice Giuseppe, 36 anni, da Torino. Dilemmi che si fondono con il discorso dell'ex presidente e diventano opinione. Marcello, 27 anni di Roma è con la sua ragazza. Lei ha la febbre ma non è da questi particolari che si giudica una partecipazione. "Non avrei perso questo appuntamento per nulla al mondo-dice Clelia- Si rende conto della gravità degli avvenimenti? Sarei sollevato se il presidente del consiglio, ogni tanto, tenesse presente che c'è una considerevole parte della nazione che non l'ha votato. Meritiamo ascolto e rispetto, anche se non abbiamo una tessera di Forza Italia".
Italia. Il nome riecheggia più volte. E' come se d'improvviso, ci si accorgesse che il bisogno di difenderla è un'emergenza che non può conoscere soste. Deve averla pensata così, Carmelo Garofalo, "Tre figli di cui una dell'età di Eluana". Da Siracusa, con una malcelata dose di furore, ha raggiunto Roma. "La vicenda della ragazza di Lecco è stata strumentalizzata in maniera ignobile. C'è da aver paura". Risuonano allarmi da anni '70, più di qualcuno enuncia un rinnovato bisogno di " Vigilanza democratica". Maria Vittoria non lo sa ma a suo modo, interpreta il ruolo di sentinella. Ha diciassette anni, arriva da Brescia: "Ho preso due treni". " Il presente è un'idea chiara, una linea da non superare: "Quello che ha detto Berlusconi è il princìpio della fine. Aggredire la costituzione significa aggredire tutti noi".
Germana Colasanti potrebbe essere sua madre. Ha 59 anni. Non è alla sua prima manifestazione. "Ascolti. Nei giorni scorsi abbiamo assistito a un'operazione meschina, indegna, sconvolgente. Un'azione volta a spaccare le istituzioni e a far prevalere, nella confusione, un potere sull'altro. Siamo qui per urlare che è inaccettabile un uso così smaccatamente privatistico della cosa pubblica". Seduto su una sedia, il vecchio presidente alterna ironia a toni gravi. Non si stanca di spiegare il senso di una carta scritta "perchè tutti si sentissero partecipi della rinascita postbellica". Pochi metri più sotto, gli applausi ritmano il discorso. Si spella le mani anche Elvira Di Fulio, 68 anni. Non ride mai e adotta espressioni durissime. " E' un momento infame per il nostro paese. Berlusconi vuole cambiare la democrazia parlamentare. In Italia, i cosiddetti moderati agiscono così. Disvelare il loro vero volto, non è così complicato".
A suo modo, prova a pittarlo Giuseppe Giobbe. Come da cognome, ritrae con pazienza. Con le mani issa un cartello due per due. Illustrazioni e parole : "Berlusconi, l'Italia non è Mediaset. Tu non sei il padrone del paese". Poi l'invito a rispettare una vasta schiera di categorie: "I malati, la costituzione, il capo dello stato, la magistratura, i cittadini". La sintesi, è tutta qui.
12 febbraio 2009 da unita.it
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