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Autore Discussione: Obama scrive a Veltroni: «Italia e Usa lavorino insieme»  (Letto 2371 volte)
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« inserito:: Febbraio 08, 2009, 06:14:27 pm »

Messaggio di risposta alle felicitazioni inviate dal leader del pd dopo la sua elezione

Obama scrive a Veltroni: «Italia e Usa lavorino insieme»

«Abbiamo straordinarie opportunità che, se riusciamo a cogliere, possono far crescere i nostri obiettivi comuni»
 


ROMA - Il presidente degli Stati Uniti Barak Obama ha inviato al segretario del Pd Walter Veltroni un messaggio di ringraziamento per la lettera di felicitazioni inviatagli da Veltroni a seguito della sua elezione alla Casa Bianca. «Grazie per le tue congratulazioni per la mia elezione come presidente degli Stati Uniti -ha scritto Obama- Ho molto apprezzato il tuo messaggio.

Gli Stati Uniti e l'Italia devono far fronte ad una serie di sfide che credo riusciremo ad affrontare meglio insieme. Abbiamo però anche delle straordinarie opportunità che, se riusciamo a cogliere, possono far crescere i nostri obiettivi comuni. Ora che cominciamo a lavorare insieme, sarà per me di fondamentale importanza la nostra collaborazione. Sono fiducioso che gli Stati Uniti e l'Italia possano lavorare insieme in uno spirito di pace e di amicizia per costruire un mondo più sicuro nei prossimi quattro anni.

Nell'attesa di poter lavorare con te per questo obiettivo e per rafforzare i rapporti tra i nostri paesi, ti mando i miei più sinceri saluti».

NEI PROSSIMI GIORNI TELEFONATA A BERLUSCONI - È stata fissata ed avverrà nei prossimi giorni una telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. È quanto riferiscono fonti diplomatiche a Washington. Le stesse fonti spiegano che si sta lavorando, tra la Casa Bianca e Palazzo Chigi, in stretto raccordo e in contatto continuo perché quella tra Obama e Berlusconi non sarà una telefonata di rito.

Il colloquio sarà l'occasione, riferiscono le fonti, per approfondire non soltanto gli ottimi rapporti bilaterali fra i due paesi ma tutti i temi dell'attualità internazionale, anche in considerazione del fatto che l'Italia ha, per tutto il 2009, la presidenza di turno del G8.


08 febbraio 2009
da corriere.it
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Admin
Utente non iscritto
« Risposta #1 inserito:: Febbraio 09, 2009, 05:10:39 pm »

9/2/2009 (9:54)

Veltroni: "Berlusconi mai al Colle"
 
L'altolà del segretario del Pd: «Se lo tolga dalla testa, non garantisce unità»


ROMA

«Se lo tolga dalla testa Berlusconi: al Quirinale non ci andrà mai»: è uno stop netto quello che il leader del Pd Walter Veltroni esprime rispetto alle eventuali ambizioni del premier verso il Colle. In una intervista all’Unità Veltroni spiega che «in quella carica si sono succedute personalità che hanno garantito l’unità della nazione e il rispetto della Costituzione. Lui non è in grado di garantire unità ma solo divisione».

Per Veltroni quello del premier «è un disegno scellerato e autoritario, già l’anno scorso parlai del rischio di una trasformazione della nostra democrazia e ricordai il modello Putin...». Comunque sia, aggiunge il segretario del Pd, «i cittadini sanno che indebolendo la Presidenza della Repubblica si renderebbe ancora più fragile il paese. Ci vuole un uomo di garanzia. Ci vuole un luogo dove tutto si possono riconoscere. Napolitano e il Quirinale lo sono e devono restarlo». Certo, spiega Veltroni, «dentro i confini dei grandi principi della Costituzione possono realizzarsi interventi che rendono la macchina della democrazia più efficiente e veloce» ma Berlusconi «vuole portare il potere legislativo in una sola mano, la sua».

Infine da Veltroni giunge un plauso a Fini: «Voglio sottolineare l’autonomia del presidente della Camera. Ci sono avversari politici che conoscono bene la differenza che corre tra le istituzioni e una sezione di partito. Fini lo ha dimostrato in diversi passaggi». Domani comunque il Pd sarà in piazza a Roma e a Milano «per difendere il Capo dello Stato e la Costituzione da chi vuole forzarla». Il che non vuol dire che la Carta non possa essere cambiata: «Il parlamento - ricorda - aveva iniziato un ottimo lavoro. Dentro i confini dei grandi principi della Costituzione, possono realizzarsi interventi che rendano la macchina della democrazia più efficiente e veloce». L'appuntamento per la mobilitazione democratica è dalle 18 a piazza Santissimi Apostoli a Roma, dove l’unico a prendere la parola sarà il senatore a vita Oscar Luigi Scalfaro.

da lastampa.it
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