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Autore Discussione: I pm: "Commistione impressionante"  (Letto 2273 volte)
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« inserito:: Dicembre 17, 2008, 07:43:50 pm »

Nelle intercettazioni degli inquirenti la prova di una "struttura organizzata unitaria"

Destra e sinistra avrebbero aiutato Alfredo Romeo in una "ottica di contiguità"

Bocchino (An): "Siamo un sodalizio"

I pm: "Commistione impressionante"

Secondo i pm l'imprenditore riceveva "illecito sostegno" anche da Lusetti del Pd il parlamentare del centrosinistra si adoperò presso il Tar per l'appalto di Roma


NAPOLI - "Quindi poi ormai...siamo una cosa...quindi...consolidata, un sodalizio, una cosa solida...una fusione di due gruppi".
Così il parlamentare del Pdl Italo Bocchino si rivolge all'imprenditore Alfredo Romeo, in una telefonata ritenuta assai significativa dai pm che indagano sulle presunte irregolarità negli appalti del Comune di Napoli.

I magistrati sostengono l'esistenza di una "struttura organizzata unitaria" in una "ottica di contiguità, stabile comunanza e reciprocità di interessi che lega tra loro molti degli indagati". Nella conversazione intercettata vi è la dichiarazione di "un soddisfatto Bocchino - commentano i pm - all'esito del ritiro degli emendamenti più 'fastidiosi' proposti dal gruppo consiliare di An con riferimento alla delibera avente ad oggetto il progetto Global Service".

Secondo i pm l'imprenditore Alfredo Romeo riceveva "illecito sostegno", "analogo" a quello che gli sarebbe stato offerto dal parlamentare del Pdl Italo Bocchino, anche dall'onorevole Renzo Lusetti del Pd. Lusetti, secondo i magistrati, "si è adoperato per consentire all'imprenditore il proseguimento dei propri fini illeciti nel settore degli appalti, sia nella città di Napoli che nella città di Roma, in questo secondo caso intervenendo presso esponenti del Consiglio di Stato per sostenere Romeo nell'atto di appello interposto contro una decisione del Tar favorevole a una impresa concorrente".

Secondo i magistrati "commistione impressionante tra politici di ogni colore e provenienza, organi istituzionali, pubblici funzionari, appartenenti alle forze di polizia, appartenenti alle forze di polizia".
Tutti "convergenti - scrivono i pm - a soddisfare le più diversificate pretese dell'imprenditore, autocompiacendosi e grossolanamente di se stessi e dei risultati conseguiti".

La prova starebbe nelle parole di un assessore, coinvolte nell'inchiesta ma di cui non viene diffuso il nome, che si rivolge soddisfatto a Romeo: "Eh guagliò, si nu grande...tieni nu grande amico assessore". La conversazione intercettata, dicono gli inquirenti, mostra "un esaltato assessore comunale nel parlare con Romeo dopo che è stato raggiunto l'obiettivo dell'approvazione del progetto Global Service per la manutenzione delle strada di Napoli nel senso voluto dall'imprenditore".

Romeo, aggiungono i magistrati, 'pilotava' l'appalto del global service per la manutenzione delle strade di Napoli, ottenendo una griglia blindata per la gara in modo da vincerla. La prova starebbe anche in una conversazione telefonica tra lui e l'ex assessore alla viabilità e alla Protezione civile Giorgio Nugnes, morto suicida. "No, se non fosse così io non posso partecipare", diceva Romeo. Nugnes gli assicurava che avrebbe potuto soddisfare le sue richieste, perché, "figurati, io non tengo nessun problema".

(17 dicembre 2008)
da repubblica.it
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