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Autore Discussione: Fusione Ifi-Ifil, nasce Exor  (Letto 1958 volte)
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« inserito:: Dicembre 02, 2008, 08:43:38 am »

1/12/2008 (11:56) - LA RIORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO AGNELLI

Fusione Ifi-Ifil, nasce Exor

Elkann: "Momento storico"
 
Riorganizzazione nel gruppo Agnelli, miliardo da destinare agli investimenti


TORINO
«Un momento storico». John Elkann definisce così la fusione Ifi-Ifil e la nascita di Exor, la nuova società degli Agnelli. L’operazione, che oggi a Torino ha avuto il via libera degli azionisti delle due finanziarie, accorcia la catena di controllo e semplifica la struttura societaria del gruppo.

«Sono molto fiducioso per il futuro, ci impegneremo per gli azionisti, anche quelli che oggi non sono presenti. Vogliamo guardare lontano, proiettarci in avanti», ha detto Elkann che, solo ieri, ha confermato che i vertici del Lingotto resteranno Luca Cordero di Montezemolo e Sergio Marchionne. E, quest’ultimo, di ritorno da Pomigliano d’Arco, dove il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha visitato il Centro Ricerche Fiat, fa una fugace apparizione all’assemblea degli azionisti Ifil.

Quattro gli appuntamenti oggi al Centro Storico Fiat: tre assemblee dell’Ifi (una straordinaria e due ordinarie) e una dell’Ifil. Tutte presiedute da Elkann, che conferma il piglio deciso: toglie la parola agli azionisti quando superano il tempo di dieci minuti concesso dallo statuto per gli interventi, è sintetico e preciso nelle risposte. Tecnicamente sarà l’Ifil a fondersi per incorporazione nell’Ifi con un rapporto di concambio di 0,265 nuove Ifi ordinarie per una Ifil ordinaria e di 0,265 risparmio per una Ifil risparmio. L’operazione sarà completata nei primi mesi del 2009. La nuova società, alla quale è stato scelto di dare il nome Exor, per sottolineare il carattere internazionale, ha più di un miliardo di liquidità da destinare agli investimenti quando la crisi economica attuale sarà passata. I

Paesi ai quali guarda sono soprattutto gli Usa e l’Asia, dove ha già uffici (la sede resterà quella storica di corso Matteotti a Torino), mentre i settori sono industria, servizi, in particolare finanziari, con un probabile ritorno nell’immobiliare. «Abbiamo cassa per valutare i futuri investimenti. Ci sono opportunità molto interessanti, ma il mercato è difficile», ha osservato il futuro amministratore delegato Carlo Sant’Albano, che manterrà la stessa carica oggi detenuta in Ifil. Della nuova società Elkann sarà presidente e, a un azionista che chiede del futuro di Gianluigi Gabetti e dell’avvocato Grande Stevens in Exor, spiega che il primo sarà presidente d’onore, il secondo consigliere. «Il loro ruolo rimane oggi come rimane domani. Siamo molto grati dei loro consigli e della loro vicinanza», sottolinea con affetto.

La Giovanni Agnelli deterrà il 59,2% del capitale ordinario e, grazie ai recenti acquisti effettuati a più riprese sul mercato, oltre il 35% di quello privilegiato. Proprio quest’ultima quota toglie appeal all’assemblea degli azionisti privilegiati Ifi, convocata per domani mattina a Torino, in quanto i fondi contrari all’operazione hanno ormai una quota inferiore a quella dell’accomandita.

da lastampa.it
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