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Autore Discussione: GIOVANNA CASADIO. -  (Letto 19338 volte)
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« Risposta #30 inserito:: Settembre 27, 2017, 12:36:40 pm »

Modello "Linke" alla sinistra del Pd: "Al lavoro per una lista unitaria alle Politiche"
Via libera a un raggruppamento elettorale che tiene insieme Mdp, Campo progressista, Sinistra Italiana e Possibile.
Assemblea nazionale a novembre, dopo il voto in Sicilia. Ma resta il nodo della legge elettorale.
E intanto Civati lancia le "popolarie"

Di GIOVANNA CASADIO
27 settembre 2017

Roma. Eppure la sinistra si muove. Immagina anche gazebo per organizzare una grande Assemblea a novembre, dopo le regionali siciliane, che dovrà dare il via libera alla lista unitaria per il voto politico. Il dado è stato tratto lunedì pomeriggio in una riunione dove c'erano Roberto Speranza per Mdp, Pippo Civati per "Possibile", Nicola Fratoianni per Sinistra Italiana e Ciccio Ferrara di Campo Progressista, il movimento di Giuliano Pisapia. Ma la prossima settimana, lunedì o martedì, nella riunione operativa ci saranno anche Tomaso Montanari e Anna Falcone. Tutti insieme per una sorta di Linke con una spruzzata di Spd tanto cara a Bersani e una buona dose ambientalista: è la sintesi di Pippo Civati.

Civati e Speranza spingono per accelerare.  "Facciamo campagna elettorale per preparare la campagna elettorale, forse è tempo di muoversi": è la battuta. Da Campo progressista qualche resistenza per evitare di finire in un recinto massimalista. "La possibilità di fare la lista unitaria ormai si intravede", scommette Stefano Fassina di Sinistra italiana.   

E Civati lancia già le "popolarie”, una consultazione della base con votazioni dalle 9 di giovedì 28 alle 18 di sabato 30 settembre sulla piattaforma "partecipazione.possibile.com" che saranno intanto aperte a tutti gli iscritti. Si vota un documento da sottoporre poi agli altri della Linke. Il prossimo passo però saranno mobilitazioni un po' dappertutto, dalle fabbriche ai quartieri per preparare l'Assemblea che dovrebbe avere circa mille delegati.

Incontro anche tra Pisapia e i demoprogressisti per parlare della manovra economica e delle modifiche da chiedere al premier Gentiloni. Qui le distanze restano soprattutto sull'atteggiamento da tenere. Mdp minaccia di non votare la fiducia se le proposte della sinistra non saranno accolte. Campo progressista chiede senso di responsabilità: "Non si può usare il Def come un'arma di ricatto, noi dobbiamo andare al tavolo con il governo con poche richieste e senza minacce".

Di certo se passasse il Rosatellum bis, la legge elettorale che rende indispensabili coalizioni per i collegi uninominali, la sinistra italiana si troverebbe a un bivio: con il Pd o contro il Pd?

© Riproduzione riservata 27 settembre 2017
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« Risposta #31 inserito:: Febbraio 22, 2018, 05:55:27 pm »

Buon compleanno, candidato senatore

FRANCESCO LAFORGIA parla di nemesi della politica: “Il Senato che doveva essere cancellato dalla riforma costituzionale di Renzi, sarà la vera arena politica della prossima legislatura perché a Palazzo Madama si sono candidati Matteo Renzi e Matteo Salvini”.

E anche Laforgia è candidato al Senato per Liberi e uguali. Candidato per un pelo. Ha infatti appena compiuto l’età per presentarsi nelle liste del Senato: 40 anni, essendo nato il primo febbraio del 1978.

Ha fatto a braccio di ferro in Leu: il partito voleva mandarlo lontano dalla Lombardia in un listino della Camera sicuro in Puglia o altrove. Lui ha tenuto duro: “Preferisco Milano, grazie. Qui ho fatto attività politica da sempre”. E infatti Laforgia è stato coordinatore milanese del Pd, tessendo la tela che portò all’elezione di Giuliano Pisapia sindaco, prima di passare con Pierluigi Bersani e Roberto Speranza nel nuovo partito della sinistra. Quando sembrava che proprio a Milano, dove si è candidata Laura Boldrini alla Camera non ci fosse modo e maniera, Laforgia ha spiazzato i compagni alle prese con le liste: “Io vado al Senato”, ha chiesto. E carta d’identità alla mano, ha mostrato che i requisiti c’erano e anche le condizioni per farcela. E’ in due listini proporzionali capolista e anche nell’uninominale.

“Buon compleanno, senatore”: lo hanno salutato i compagni accettando la proposta prima di presentare le liste. Se sarà eletto, sarà il più giovane senatore della prossima legislatura.

Dice di sentirsi come un soldato alla campagna d’inverno: “C’è nel paese un clima di grande ostilità nei confronti della politica”. Giovedì a Milano con Piero Grasso e Laura Boldrini proveranno a convincere gli indecisi in una convention alla Camera del Lavoro alle 18.

Giovanna Casadio

da - http://politiche2018.blogautore.repubblica.it/buon-compleanno-candidato-senatore/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S2.5-T2

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« Risposta #32 inserito:: Marzo 09, 2018, 06:22:35 pm »

Lepri, l'Asterix Pd eletto all'uninominale nel Nord Italia: "Lotti ha vinto, ma aveva un collegio blindato"

A Stefano Lepri l'attacco del ministro dello Sport Orlando, su chi vince grazie al paracadute, non piace. E' l'ultimo atto di uno scontro che scuote un Pd sotto shock

Di GIOVANNA CASADIO
08 marzo 2018

"Beh, c'è chi è stato messo in un collegio blindato. Non è che sempre c'è stato bisogno del paracadute. Empoli dove correva Luca Lotti mi pare lo fosse blindato. E lo posso dire io che ho vinto in un collegio impossibile". Stefano Lepri è tra i pochi Asterix - questo il soprannome social dato un po' per sfotto', un po' affettuosamente ai dem che hanno vinto nei collegi uninominali del Nord d'Italia. A Lepri l'attacco di Lotti a Andrea Orlando, leader della minoranza, su chi vince grazie al paracadute del proporzionale non piace. Ultimo atto di uno scontro che scuote un Pd già sotto choc.
Stefano Lepri, lei è una mosca bianca, ha vinto un collegio uninominale al Nord.
"Sì, a Mirafiori. L'unico collegio vinto in periferia dal Pd".
Quanti altri "villaggi di Asterix" ci sono stati?
"Al Nord sono: a Milano centro, dove ha vinto Bruno Tabacci; Lia Quartapelle a Milano 2; Mattia Mora a Milano 3. A Torino centro Andrea Giorgis; al Senato Mauro Laus e io, l'unico in un collegio periferico. A Mirafiori. Che è un territorio soprattutto popolare, con quartieri operai e altri di media borghesia"
E con quanti voti di scarto ha vinto?
"Ho vinto con il 33% e una differenza di mille e trecento voti di scarto dal candidato del centrodestra Paolo Greco Lucchina".
Ma soprattutto come ha fatto?       
"E' stata una campagna elettorale a 360 gradi, mobilitando tutte le anime del Pd. Abbiamo creato chat whatsapp così da avere una rete dei gruppi operativi del collegio. D'altra parte conosco questo quartiere bene, avendoci vissuto per 30 anni. Ho lavorato sul reticolo di associazioni di volontariato. Le parrocchie mi hanno dato una mano. Essendo stato assessore ai servizi sociali con i sindaci Sergio Chiamparino e Valentino Castellani, forse avevano un buon ricordo di me. Insomma la ricetta è stare molto sul territorio, nel porta a porta, nelle strade, nei mercati, volantinando agli incroci delle strade. Sa quante ore sono stato per strada?"
Quante?
"Sei, sette ore al giorno in giro".
Lei è stato in questa passata legislatura nella pattuglia dei cattodem, contro la stepchild adoption, l'adozione del figlio del partner nelle coppie gay, quando si è discusso di unioni civili. Questo ha avuto un effetto in positivo o in negativo sulla sua campagna elettorale?   
"No. Del resto io sono stato contro la stepchild ma per l'affido rafforzato e a favore delle unioni civili come del biotestamento. Non ho fatto l'integralista come qualcuno voleva dipingermi. I dubbi che avevo sulla stepchild li condividevo con il 70% degli italiani, come risultava dai sondaggi".
E' sempre stato renziano, ora Renzi cosa dovrebbe fare secondo lei?
"Renzi si è dimesso. Era giusto farlo. Si va incontro a una stagione in cui ripensare tutto, anche il nostro modo di essere un partito di sinistra. Ad esempio avremmo dovuto puntare meglio e prima a rilanciare il sostegno per i figli a carico fino a 240 euro. Sarebbe stato un segnale di attenzione che avrebbe raggiunto il ceto medio ma anche gli incapienti. Dobbiamo ripartire dalle attese del popolo".
Si vanno a vedere le proposte dei 5Stelle?
"Ma no! Stiamo all'opposizione, loro hanno vinto con promesse da mercate, ugualmente il centrodestra. Il reddito di cittadinanza, la flat tax, via gli immigrati, tutti in pensione prima sono promesse da mercanti".
Lotti accusa i dem che hanno vinto solo grazie al paracadute del proporzionale, l'ex ministro Orlando in testa, di pontificare "non avendo mai vinto".
"Empoli, dove Lotti ha vinto, è un collegio uninominale blindato, non c'è bisogno sempre del paracadute..."
 
© Riproduzione riservata 08 marzo 2018

Da - http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni2018/2018/03/08/news/lepri_l_asterix_pd_che_ha_vinto_in_un_collegio_del_nord_lotti_ha_vinto_ma_in_un_collegio_blindato_-190807982/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-L
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