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« Risposta #1 inserito:: Novembre 26, 2008, 12:04:41 am » |
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Pd, Veltroni all'attacco: «Indietro non si torna, ora il "Lingotto 2"» ROMA (25 novembre) - Walter Veltroni ha annunciato oggi, nella riunione del coordinamento del Pd, che il 19 dicembre, nella riunione della direzione del partito, avanzerà una «proposta forte di innovazione, una Lingotto 2» con cui affrontare i mesi fino alle europee; dal dibattito si verificherà se c'è il consenso necessario o se si dovrà ricorrere ad un congresso anticipato, che però al momento tutti vogliono riconfermato all'autunno 2009. Un discorso d'attacco, nel quale Veltroni ha ribadito che «sulla linea dell'innovazione io non torno indietro, e su questa voglio verificare il sostegno del partito e del gruppo dirigente». Innovazione e coesione sono dunque le parole guida del Pd.
Al termine del coordinamento, di cui non fa parte Massimo D'Alema, tutti si sono dichiarati soddisfatti per un dibattito che Beppe Fioroni ha definito «franco e chiaro». Rosy Bindi ha chiesto al segretario «un lavoro più collegiale, anche sulle scelte quotidiane», e Pierluigi Bersani ha esortato ad ampliare le occasioni di confronto, e a non nascondersi i problemi che esistono. Antonello Soro ha invece criticato quei colleghi sempre pronti a distinguersi: «Manca la solidarietà e la responsabilità del gruppo dirigente, una volta presa una decisione la si difende». Anna Finocchiaro ha respinto questa impostazione, perchè certi problemi sono oggettivi, e devono essere discussi. Goffredo Bettini ha chiesto che i dalemiani esplicitino il loro dissenso: «A un dibattito opaco e melmoso preferisco la chiarezza di un congresso».
«Rispetto a quando è nato il partito - ha detto Veltroni nel suo discorso - e anche rispetto a luglio, lo scenario politico è completamente cambiato. La crisi finanziaria ha messo sotto gli occhi di tutti che l'ideologia iper-liberista, quasi un dogma anche in Italia, è stato un inganno ed ha prodotto macerie; la vittoria di Obama ha sancito questa sconfitta; e ora anche l'opinione pubblica europea e italiana sta maturando la bocciatura del pensiero della destra».
«Se a questo - ha sostenuto Veltroni - aggiungiamo l'incapacità del governo a rispondere ai problemi del Paese, e ora anche le divisioni che cominciano ad emergere nella destra, appare evidente che il paesaggio è completamente cambiato. Saremmo stupidi, ha proseguito, se non cogliessimo questi movimenti di sistema e non contingenti, e se ci attardassimo in divisioni che nascevano dalla diversità di analisi su una realtà che però ora non c'è più. Il vento sta girando rapidamente, e noi dobbiamo essere pronti con una proposta politica che sia capace di catturarlo».
Il grande assente, D'Alema, tornerà in Italia venerdì dal Centro America. All'ultima direzione né lui né gli esponenti a lui vicini intervennero. Occorrerà quindi vedere se ci sarà «un dibattito vero, aspro, duro, abrasivo» come ha auspicato Marco Follini. Intanto, Arturo Parisi, che non fa parte né del coordinamento né della direzione, solleva un altro problema, dopo l'annuncio che lunedì Veltroni parteciperà a Madrid alla riunione del Pse che approverà il Manifesto elettorale per le europee 2009: «Non si capisce come il segretario possa annunciare la sua partecipazione al Consiglio del Pse senza che nessun organo democraticamente eletto abbia democraticamente deliberato al riguardo».
da ilmessaggero.it
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