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Autore Discussione: ALBERTO D'ARGENIO Mercoledì il piano della Commissione contro la crisi economica  (Letto 1996 volte)
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« inserito:: Novembre 22, 2008, 12:27:06 pm »

ECONOMIA   

Mercoledì il piano della Commissione contro la crisi economica

Una spinta ad investire in infrastrutture e politiche ambientali

Eurobond e fondi per 130 miliardi ecco la Finanziaria di Bruxelles

di ALBERTO D'ARGENIO
 

BRUXELLES - Superare la crisi con misure immediate ma in grado di cambiare la pelle al sistema economico ed industriale del Vecchio Continente. E' questo lo spirito del piano che sarà presentato mercoledì prossimo dalla Commissione europea. Una ventina di pagine ancora in elaborazione che politicamente rappresentano qualcosa di nuovo, se non di storico: per la prima volta Bruxelles sfornerà una sorta di finanziaria, o meglio di Dpef, valida per tutti i governi nazionali.

Si parla di misure coordinate da 130 miliardi di euro per rilanciare l'industria in linea con le nuove politiche comunitarie, tutte orientate su ambiente e tecnologia pulita. Ma non si escludono sorprese, come la creazione di una sorta di Eurobond.

In sostanza Bruxelles chiederà agli Stati di spendere l'1% del Pil nazionale - cifra ancora in discussione - allo stesso modo, puntando su settori strategici per il futuro, segnato dalla green economy, e sulle infrastrutture. 130 miliardi di euro, appunto, ai quali si aggiungeranno i soldi del bilancio della Commissione. E proprio per aspettare la strategia europea ieri il governo italiano ha spostato da mercoledì a venerdì prossimo il Consiglio dei ministri e la riunione del Cipe dedicati al piano di rilancio da 80 miliardi.

In sostanza i governi Ue potranno agire abbassando in modo mirato le tasse o aumentando la spesa nei settori strategici, sui quali confluiranno rapidamente anche parte dei fondi Ue spostati da altri voci del bilancio comunitario. Ci sarà un sostegno all'occupazione, con le capitali che nel 2009 "riceveranno soldi freschi" sfilati dalle casse europee per aiutare chi perderà il lavoro (fondo anti-crisi). Per sostenere le fasce deboli della popolazione la Commissione consiglierà di "ridurre" la tassazione sul lavoro per i salari più bassi.

La concessione di fondi Ue, poi, sarà più veloce e le risorse saranno ridirezionate su investimenti in tecnologie pulite, mentre la Banca europea per gli investimenti (Bei) aumenterà di 5-10 miliardi l'anno i finanziamenti alle industrie che scommetteranno su riduzione del Co2, sicurezza energetica e infrastrutture. E oltre a ricerca e sviluppo, l'efficienza energetica è uno dei punti centrali, con la Commissione che potrebbe varare l'Iva ridotta per prodotti e servizi a basso consumo, comprese case e palazzi pubblici verdi.

Saranno poi premiate le marche automobilistiche che - in linea con il pacchetto ambientale che sarà varato a dicembre - investiranno in tecnologia pulita: potranno ricevere aiuti pubblici con tanto di incentivi alla rottamazione.

Ma un pezzo forte del piano sarà composto dalle grandi opere: la Commissione incoraggerà i governi "ad investire in infrastrutture per rilanciare a breve termine l'economia". Insomma, misure che gli stati potranno prendere con buona pace del risanamento dei conti, anche se con la massima cautela perché chi sforerà clamorosamente i parametri Ue sul deficit verrà comunque sanzionato. Una sorpresa potrebbe infine arrivare dalla creazione di una sorta di Eurobond, idea cara al ministro Tremonti: si pensa ad un'aggregazione delle Casse depositi e prestiti dei paesi di Eurolandia o all'ampliamento della Bei per finanziare grandi opere ed infrastrutture energetiche. Tutte misure che saranno poi discusse dai ministri dell'economia Ue e approvate dai leader dei 27 al summit europeo di dicembre.

(22 novembre 2008)
da repubblica.it
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