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Autore Discussione: Paolo Tessadri. Pura razza Sud Tirolo  (Letto 2409 volte)
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« inserito:: Ottobre 24, 2008, 08:28:01 am »

Pura razza Sud Tirolo

di Paolo Tessadri


Il leader del partito anti-italiano all'incontro dei capi neonazisti europei. Mentre nella lista di Eva Klotz aumentano i nostalgici hitleriani  Sono considerati i capi del movimento neonazista europeo. E negli ultimi due anni si sono ritrovati in territorio italiano: in Alto Adige, per stringere legami tra camerati e studiare iniziative comuni per far rinascere la 'Grande Germania'. L'anno scorso con loro c'era anche Sven Knoll, leader del partito separatista sudtirolese fondato dalla pasionaria Eva Klotz: è il numero due della lista nelle elezioni provinciali del 26 ottobre. La presenza di loro rappresentanti era attesa anche quest'anno, nel vertice dei nostalgici hitleriani che si è tenuto dal 27 settembre al 4 ottobre. Ma qualcuno li ha avvertiti all'ultimo momento: l'incontro è sorvegliato, meglio stare alla larga.

I raduni si tengono nella villa Schildhof a San Martino in Passiria. Ufficialmente si tratta di 'settimane altoatesine, in memoria di Andreas Hofer', l'eroe della resistenza tirolese contro Napoleone. Gli investigatori delle forze dell'ordine italiane e tedesche ritengono invece che "gli incontri possano mascherare attività eversive finalizzate alla pianificazione di azioni di violenza". Come il piano per colpire una cinquantina di negozi gestiti da extracomunitari in provincia di Bolzano, trapelato sulla stampa locale tre settimane fa.

L'ultima adunanza è stata preceduta da una sorta di riunione organizzativa in Baviera: da una parte Christian Schaar, esponente dell'estrema destra tedesca Junge Landsmannschaft Ostdeutschland, e dall'altra Armin Sölva, uno dei camerati che hanno profanato Dachau con saluti nazisti. Sölva, comandante dell'organizzazione Südtiroler Kameradschaftsring, è già stato condannato dal tribunale di Bolzano meno di due anni fa. Poi, sabato 27 settembre, è cominciato il summit. All'incontro partecipano, fra gli altri, Ingo Kresse del movimento politico di estrema destra tedesco Schlesische Jugend, Heinz Barth, Dirk Pott e Rigolf Hennig, politico del partito nazionalista Npd, espulso dalle forze armate di Berlino nel '95 per la sua militanza estremista.

Quest'anno nella delegazione bolzanina è stata notata anche Gudrun Sprenger Ceolan, che insegna storia e lettere alla scuola media di Salorno. In passato è stata intercettata mentre diceva di avere brindato in onore del Führer. E nella sua abitazione gli inquirenti trovarono bandiere, busti e altri cimeli hitleriani. L'insegnante è moglie del capo degli Schützen di Salorno. E l'8 novembre è prevista una manifestazione di tutti gli Schützen a Bolzano: si ipotizza che vogliano sfilare davanti al monumento alla Vittoria, innalzato dal regime fascista. Le compagnie di Schützen, antica milizia cittadina, fanno parte della più pura tradizione tirolese. Ma diverse inchieste giudiziarie hanno dimostrato la presenza di neonazisti nei loro ranghi. E il partito di Eva Klotz, Südtiroler Freiheit, è il rappresentante dell'opposizione più dura alla presenza italiana. Il suo braccio destro, Sven Knoll, è consigliere comunale a Scena, il comune da cui provengono molti neonazisti. Un anno fa Knoll avrebbe tenuto una relazione al summit nostalgico intitolata: 'Gioventù in Italia. Ritorno alla tutela dell'Austria'.

Siedono accanto a lui noti neonazisti, come Andreas Molaus, presidente del gruppo estremista Libera società pubblicistica ed esponente del partito nazionalista tedesco della Sassonia. Relatore sul tema 'La battaglia della razza bianca: lavoro, famiglia, patria'. O Heilwig Holland, presidente dell'Alleanza in difesa del popolo tedesco, che ha disquisito su 'Nessun futuro tedesco senza figli tedeschi'. A quella riunione sarebbero stati presenti anche i fratelli Hannes e Stefan Ennemoser, sotto inchiesta per il raid razzista nelle strade di Merano. E intorno a loro, come in una rete, gravitano tanti altri fan del Terzo Reich: a Scena, nel paese di Knoll, in una baita si tengono lezioni di ideologia nazista. E lì Christoph Holzl, numero due degli skinheads Tyrol, "nel pubblicizzare slogan di partito istiga i ragazzini all'odio anti-italiano". Anche Holzl milita nel partito della Klotz che, secondo i sondaggi, potrebbe decollare nelle prossime elezioni.

(23 ottobre 2008)


da espresso.repubblica.it
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