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Autore Discussione: Marguerite Welly Lettin: «Al Circo Massimo contro la strategia della paura»  (Letto 2011 volte)
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« inserito:: Ottobre 21, 2008, 08:43:45 am »

Marguerite Welly Lettin: «Al Circo Massimo contro la strategia della paura»

Eduardo De Blasi


Sarà in piazza sabato, assieme a tanti cittadini italiani e stranieri Marguerite Welly Lottin, camerunense, in Italia da oltre vent’anni e presidente dell’Associazione Griot. Nel mese di maggio di sette anni fa, su un autobus che dal quartiere San Paolo di Roma portava a Ostia, fu vittima di un episodio di razzismo. Alcuni ragazzi la accerchiarono e presero ad inveirle contro. Frasi di odio razzista. Lei reagì rivendicando il colore della propria pelle e chiamando il 113 prima che l’autobus arrivasse a destinazione. Anche sabato, in piazza, reagirà alla paura. Perché, dice «la destra ha diffuso la paura degli immigrati durante la campagna elettorale. E noi, con Veltroni, vogliamo dire “basta”».

Si è chiesta perché la destra, anche quella moderata, abbia deciso di soffiare sul fuoco?

«Diffondere la paura verso gli immigrati è sempre un buon sistema per dividere le persone che invece vivono la stessa dura realtà quotidiana. Ed è anche un mezzo per distogliere l’attenzione dai reali meccanismi che ci riducono alla fame. I migranti producono un’enorme ricchezza, in qualsiasi settore siano inseriti. Noi abbiamo paura di chi brucia le nostre ricchezze nei mercati finanziari, di chi ordina le guerre, di chi licenzia, espelle e rinchiude a seconda della propria convenienza, di chi ci invita e ci fa morire sui ponteggi di qualche edificio».

Invece tutto sembra ridursi a un problema di «sicurezza pubblica» per gli italiani...

«La sicurezza di cui abbiamo bisogno è quella del reddito, delle garanzie sociali, della sanità, della scuola, della casa, della salute, della nostra vita sottratta alla precarietà. Questa sicurezza non ha etnia, razza o religione: è un diritto di tutti».

A proposito di diritti di tutti: la Lega propone le classi differenziali per gli stranieri...

«È veramente grave. Fare ghetti significa tornare indietro, ripercorrere la storia al contrario. È una cosa folle. Anche per questo saremo in piazza».

Si afferma che la norma aiuti i bambini stranieri che non parlano l’italiano ad inserirsi...

«I tre quarti dei bambini stranieri che sono nelle scuole italiane sono nati in Italia. Non parlano nemmeno la lingua d’origine dei loro genitori. Non sono i “bambini neri”. Sono i “bambini italiani”. Non credo che la causa del malfunzionamento della scuola sia colpa degli stranieri. Il figlio di Umberto Bossi è stato bocciato alla maturità non perché frequentava bambini immigrati. Ci sono tanti bambini analfabeti, che parlano solo il dialetto. Se passa questo principio, poi toccherà anche a loro...».

Nel decreto sicurezza c’è una norma, quella sull’arresto per chi affitti casa ad un immigrato irregolare, che ha complicato la vita anche a chi, regolare, cerchi una casa in affitto...

«Io sono qui da vent’anni, e ogni volta che ho avuto bisogno di cercar casa mi hanno visto come fossi appena scesa dalla barca carica di persone. Il permesso di soggiorno è il nostro documento unico: serve per tutto. Ma allora perché per rilasciarne uno che dura due anni ci possono mettere due anni? Sono questi i diritti che dovremo avere».

Pubblicato il: 20.10.08
Modificato il: 20.10.08 alle ore 16.00   
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