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Autore Discussione: STRAUSS-KHAN. -  (Letto 2773 volte)
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« inserito:: Marzo 18, 2008, 12:22:55 am »

Il presidente degli Stati Uniti: «Fase difficile, ma situazione sotto controllo»

Bush appoggia la Fed: «Sta facendo bene»

Pessimisti Fmi e Ocse.

Strauss-Khan: «La crisi durerà a lungo, conseguenze serie per tutti»

  
WASHINGTON - Il presidente americano, George W. Bush, non nasconde la preoccupazione per la crisi che ha investito i mercati finanziari, ma è fiducioso che gli interventi della Fed possano riportare la situazione sotto controllo: «Siamo in una fase difficile, ma gli Stati Uniti hanno la situazione sotto controllo. La Fed - ha commentato Bush - ha agito rapidamente per portare ordine sui mercati finanziari». Nell'incontro con i suoi assistenti economici, il presidente ha ribadito che «le istituzioni finanziarie sono solide e che il mercato dei capitali sta funzionando con efficienza e efficacia».

FMI E OCSE PESSIMISTI - Il Fondo monetario internazionale e l’Ocse, nel frattempo, sono tutt'altro che ottimisti, pur promuovendo le ultime decisioni della Federal Reserve - che domenica, a sorpresa, ha operato l'ennesimo taglio dei tassi d’interesse (25 punti base) dallo scorso agosto, quando esplose la crisi dei mutui, e venerdì scorso ha orchestrato il salvataggio di Bear Stearns da parte di Jp Morgan.

Per le sue istituzioni la crisi sarà «profonda e globale, durerà a lungo e colpirà anche i Paesi emergenti», come ha affermato il direttore del Fondo, Dominique Strauss-Kahn, durante la conferenza congiunta con l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Strauss-Kahn ha aggiunto che anche i paesi emergenti saranno colpiti, dopo gli Stati Uniti e i paesi sviluppati. «Questa crisi e’ globale e le soluzioni devono essere globali», ha aggiunto il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, che ha sottolineato per questo il ruolo primario delle organizzazioni internazionali, come appunto Fmi e Ocse.
Queste soluzioni, hanno sottolineato i due sono di tre tipi: iniezioni di liquidità per sostenere le banche, «stimolo fiscale» per far ripartire l'economia e «misure puntuali per affrontare casi particolari». Strauss-Kahn non ha escluso il ricorso alla «nazionalizzazione» del debito di alcune società in crisi, «associando la collettività alla ripartizione delle perdite». Gurria ha poi approvato, definendola «tempestiva», la reazione della Fed.

 

17 marzo 2008

da corriere.it
« Ultima modifica: Settembre 27, 2011, 03:56:00 pm da Admin » Registrato
Admin
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« Risposta #1 inserito:: Ottobre 09, 2008, 05:57:25 pm »

2008-10-09 16:01


STRAUSS-KAHN, VICINI ALLA RECESSIONE GLOBALE


WASHINGTON - "La situazione è seria, siamo sull'orlo di una recessione globale. Molti paesi avanzati sono fermi a crescita zero". Lo afferma il direttore generale del Fmi Domenique Strauss-Kahn, sottolineando come la cooperazione è la chiave per uscire dalla crisi.

"Bisogna agire rapidamente e in modo coordinato, specialmente in Europa", ha aggiunto. Strauss-Kahn ha quindi evidenziato le quattro condizioni per uscire dalla crisi in atto: restituire fiducia ai mercati; azioni con obiettivi chiari da parte degli stati, che devono adottare piani organici; risolvere il problema degli asset in difficolta; e soprattutto ricapitalizazione delle istituzioni finanziarie. Se non si ricapitalizza non è possile uscire dalla crisi".

BCE, INCERTEZZA STRAORDINARIA, RIPRESA FORSE NEL 2009
Con il recente aumento delle turbolenze nei mercati finanziari l'incertezza ha raggiunto un livello ''straordinariamente elevato'', che ''rende difficile una valutazione dele prospettive economiche di breve-medio termine''. Lo scrive la Bce nel bollettino mensile, evidenziando che il calo dei prezzi del petrolio e la crescita delle economie emergenti ''potrebbero sostenere una graduale ripresa nel corso del 2009''. Un mese fa la Bce, pur rilevando rischi al ribasso per la crescita, diceva di attendersi che alla fase attuale di debolezza ''faccia seguito una graduale ripresa''.
''E' probabile che le recenti pressioni sul sistema bancario statunitense e le turbolenze finanziarie ad esse connesse si ripercuotano sull'economia mondiale'', scrive ancora la Banca centrale europea nel suo bollettino mensile di ottobre, rilevando che ''negli ultimi dati trova chiaro riscontro l'indebolimento dell'attivita' economica dell'area dell'euro''.
''Quattro paesi dell'area euro - Grecia, Francia, Italia e Portogallo - si distinguono per non essere generalmente riusciti a rispettare le disposizioni del meccanismo preventivo nell'ultimo decennio'', evidenzia la Banca centrale, riferendosi al meccanismo del Patto di stabilita' che imponeva agli Stati membri di perseguire l'obiettivo di medio termine di un saldo di bilancio prossimo al pareggio, o in avanzo. In un capitolo in cui passa in rassegna i dieci anni del Patto, la Bce nota anche che ''i livelli molto elevati del debito in rapporto al Pil della Grecia e dell'Italia si sono ridotti solo in misura modesta e deludente nel periodo 1998-2007''.


BERLUSCONI A ITALIANI, NON VENDETE AZIONI
"Consigliamo agli italiani di non vendere le proprie azioni, ma di mantenerle, perché tra 18-24 mesi il prezzo delle azioni tornerà ad un livello giusto". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nella conferenza stampa a conclusione del vertice Italia-Romania. Quello che sta succedendo in queste settimane, ha spiegato Berlusconi, "é l'opposto della crisi del '29: allora azienda che valevano 10, attraverso speculazioni arrivavano a valere 100, poi le azioni venivano vendute e si verifico' un disastro che ebbe riflessi terribili sull'economia reale". Oggi, ha sottolineato, "abbiamo aziende che funzionano molto bene, che producono utili, come Enel ed Eni e c'é una borsa che è staccata dalla realtà, a causa del panico che si é scatenato, le azioni vengono valutate meno del loro valore reale.

MUTUI: IN ITALIA NESSUNA ANOMALIA
Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, in audizione alla Camera sulla crisi dei mutui, ha escluso particolari anomalie in Italia.Tremonti ha sottolineato che il dl del governo e' stato fatto 'in tempo e in linea con la Ue' e che in Europa e' stato 'coordinato tutto il possibile'. Ha assicurato il rispetto del patto di stabilita ed ha negato fallimenti delle banche, che hanno capitalizzazione sufficiente. Ha infine ringraziato l'opposizione 'per l'attenzione all'attivita' di governo'.Per il ministro, la scelta di fare una Finanziaria 'triennale' 'che alcuni hanno considerato una forzatura' ha consentito la 'messa in sicurezza e per tempo dei conti pubblici'. Ha evidenziato che 'il risparmio e' un bene pubblico', assicurando che 'se sara' necessario fare interventi, useremo il decreto che e' stato fatto nella logica della precauzione'. Ha quindi assicurato che i possibili interventi saranno fatti 'caso per caso' e nella 'logica del quanto basta', senza cifre predeterminate e senza l'intenzione da parte del governo di entrare nel capitale degli istituti ma attraverso 'azioni privilegiate senza intervento diretto'. ha infine negato la possibilita' di sostegno ai manager che hanno sbagliato nella gestione.
 
da ansa.it
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