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Autore Discussione: Porta Pia, Pannella al Comune: clericofascismo da epigoni.  (Letto 2356 volte)
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« inserito:: Settembre 22, 2008, 10:18:50 am »

Porta Pia, Pannella al Comune: clericofascismo da epigoni.

Cutrufo: bersaglieri orgoglio di tutti   

 
ROMA (21 settembre) - «Il Comune di Roma, oggi, è responsabile di avere politicamente e istituzionalmente compiuto una serie di atti che a mio avviso non sono neppure legittimi. A Porta Pia vi erano dei Bersaglieri. Chi li aveva mandati? Era per la Delegazione comunale? Era perché fossero costretti a stare sull'attenti mentre il Presidente del Gruppo della Lista Alemanno, il generale Torri, addetto alla Memoria del Comune, leggeva i nomi dei soldati di parte Pontificia?».

«Dal 20 settembre 1871 mai il Comune di Roma aveva celebrato la Breccia ricordato gli zuavi pontifici. Mai. È una notizia». Lo ha detto Marco Pannella, intervistato da Radio Radicale sulla manifestazione di ieri a Porta Pia, durante la quale il generale Antonino Torri, consigliere comunale di Roma, ha letto i nomi dei soldati Pontifici caduti il 20 settembre 1870.

«Il vicesindaco Cutrufo oggi fa una dichiarazione che fa sorridere: Cutrufo, tu eri lì come vicesindaco, mentre il tuo collega generale parlava. Dire oggi che tu volevi anche onorare i Bersaglieri non regge. Saresti stato messo in cantina per un mesetto dalla Dc, per queste tue dichiarazioni...», ha detto Pannella. «A Gianni Alemanno ricordo che questo generale è presidente della sua lista. Si abbia un tantino di stile fascista. Rivendichi, Alemanno, non faccia come Cutrufo. Prenda l'esempio da noi radicali, che facciamo le cose e ci assumiamo la responsabilità. Questo è clerico-fascismo da epigoni».
 
Cutrufo smentisce Cutrufo invece smentisce l'idea «che è stata veicolata della sottovalutazione del ruolo eroico dei bersaglieri nell'epica impresa che va sotto il nome di “Breccia di Porta Pia”». Cutrufo sottolinea che «il corpo dei bersaglieri non rappresenta solo la memoria storica degli italiani ma è un orgoglio contemporaneo per ogni cittadino. A nome mio e di tutta l'Amministrazione rinnovo l'affetto verso quegli uomini che il 20 settembre 1870, con spirito di abnegazione e sacrificio, sono stati protagonisti di un momento fondamentale della storia del Paese. Ci associamo, dunque, ai festeggiamenti che i bersaglieri stanno celebrando anche oggi a Roma».


da ilmessaggero.it
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