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Autore Discussione: I RESTI DI GARCIA LORCA USCIRANNO DALLA FOSSA COMUNE  (Letto 2968 volte)
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« inserito:: Settembre 19, 2008, 08:49:50 am »

2008-09-18 18:23

I RESTI DI GARCIA LORCA USCIRANNO DALLA FOSSA COMUNE

 Di Francesco Cerri


MADRID - Usciranno presto, con ogni probabilità, dalla fossa comune del Burrone di Viznar vicino a Granada dove riposano da oltre 70 anni i resti del grande poeta spagnolo Federico Garcia Lorca fucilato dalle milizie franchiste oltre 70 anni fa, perché uomo di sinistra e omosessuale. La famiglia del poeta ha infatti annunciato oggi di avere tolto il veto che aveva opposto negli ultimi 30 anni alle richieste di riesumazione.

"Non lo impediremo. Preferiremmo che non accadesse, ma rispettiamo il desiderio delle altre parti coinvolte", ha detto la nipote di Federico, Laura Garcia Lorca, portavoce della famiglia e presidente della Fondazione dedicata al poeta. La settimana scorsa i familiari del maestro repubblicano Dioscuro Galindo e di Francisco Galadì, uno dei due toreri anarchici - l'altro, Juan Arcolla, non ha discendenti conosciuti - giustiziati dai franchisti e gettati nella stessa fossa comune con Garcia Lorca, avevano chiesto al giudice Baltasar Garzon di ordinare l'apertura della tomba e una identificazione dei resti che contiene.

I Garcia Lorca, ha spiegato Laura, continuano a pensare che sarebbe meglio non toccare nulla. La nipote del poeta ha ricordato che nell'aerea del Burrone di Viznar, vicino all'ulivo sotto il quale si pensa siano sepolti i quattro uomini, sono stati gettati probabilmente in altre fosse comuni fra 1000 e 3000 altre vittime dei boia franchisti che operavano nel vicino centro di torture 'La Colonia'.

"Una esumazione parziale toglierà importanza al vero cimitero dove giacciono tante vittime della stessa repressione" ha detto Laura Garcia Lorca. "Ci preoccupa che segni una differenza fra gli uni e gli altri: ora tutti riposano in un cimitero comune, tutti sono stati vittime dello stesso selvaggio e crudele assassinio". Il grande poeta "deve riposare lì, come uno fra gli altri, in ordine alfabetico". E anche dopo l'esumazione la famiglia vuole riseppellirlo dove ora c'é la fossa comune, segnalata solo da una scarna lapide posta sotto l'ulivo. Garcia Lorca era stato catturato dai franchisti a Granada il 16 agosto 1936 in seguito a una denuncia anonima. Due giorni dopo, all'alba, venne fucilato nel vicino villaggio di Alfacar dai sicari del centro di torture La Colonia e gettato nella fossa comune accanto ai cadaveri del maestro e dei due toreri, membri del sindacato anarchico Cnt.

La loro tomba è stata individuata nel 1971 nel Burrone di Viznar dallo storico britannico Ian Gibson grazie alla testimonianza di uno dei becchini. Se si procederà all'apertura della fossa comune, come ora sembra inevitabbile, i Garcia Lorca chiedono che "si proceda con il massimo rispetto, in modo privato, nell'intimità". Bisogna evitare, ha pregato Laura, "che si traformi tutto in uno spettacolo". 


da ansa.it
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