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Autore Discussione: GUIDO RUOTOLO -  (Letto 40703 volte)
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« Risposta #75 inserito:: Maggio 16, 2015, 04:09:34 pm »

Generale Haftar, sempre più difficile da gestire
La posizione del capo supremo delle Forze Armate libiche, sponsorizzato dall’Egitto, sta diventando sempre più scomoda.
E i critici lo accusano di mire presidenzialiste.

11/05/2015
Guido Ruotolo
ROMA

Mancava solo un incidente, un pretesto. C’è da augurarsi che il bombardamento del mercantile turco venga considerato un incidente da chiudere subito, e non l’inizio di un confronto i cui esisti sarebbero imprevedibili. Ci mancava che il generale Khalifa Haftar desse l’ordine di bombardare un mercantile turco che - ha accusato - si stava dirigendo a Derna, dove comandano i tagliagole dell’Is. Ankara chiede una inchiesta neutrale. Ci sono morti e feriti.

Tutto questo avviene in ore cruciali per la sorte della Libia. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sta decidendo l’approvazione di una risoluzione sponsorizzata dall’Italia ma fatta propria dai Capi di Stato e di governo della Unione Europea, sulla guerra senza quartiere ai trafficanti e ai mezzi utilizzati per l’attraversamento degli immigrati del Canale di Sicilia. Anche con l’uso della forza.

E nello stesso tempo, il delegato speciale delle Nazioni unite Bernardino Leon, dopo aver reso pubblica la sua bozza di nuova architettura istituzionale della Libia che dovrebbe consentire la nascita di un governo di pacificazione nazionale, adesso aspetta di chiudere una complicatissima trattativa con le parti in causa.

Il comportamento del generale Haftar, capo supremo delle Forze Armate libiche, sponsorizzato dall’Egitto, sta diventando sempre più difficile da gestire. Non piace neppure alle stesse forze che sostengono il Parlamento di Tobruk, che lo accusano di uscire dal proprio seminato. Intanto, sottolineano che da quasi un anno è impegnato a combattere gli islamisti integralisti, da Ansar al Sharia allo stesso Is, senza portare a casa risultati positivi. La stessa Bengasi è diventata una città fantasma (e distrutta). Ma lo accusano anche di mire presidenzialiste. Si è messo contro il lavoro di Leon e non vuole interventi della comunità internazionale per sconfiggere i trafficanti di merce umana. Insomma, la sensazione è che il generale Haftar stia diventando un peso molto ingombrante. E l’incidente di Tobruk non aiuta a rasserenare il clima.

Da - http://www.lastampa.it/2015/05/11/esteri/generale-haftar-sempre-pi-difficile-da-gestire-ElRxa8a2oqY0DI6S6xnDaO/pagina.html
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