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Autore Discussione: Eurostar spezzato, licenziato il macchinista che denunciò il fatto  (Letto 2384 volte)
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« inserito:: Agosto 17, 2008, 01:47:08 am »

CRONACA

Eurostar spezzato, licenziato il macchinista che denunciò il fatto

 

ROMA - Due treni spezzati nel giro di otto giorni che provocano una polemica accesa tra l'azienda e i lavoratori. La notizia degli incidenti viene divulgata alla stampa da Dante De Angelis, leader storico dei macchinisti e rappresentante per la sicurezza, che mette in guardia sulle condizioni dei convogli Fs. La reazione arriva il giorno di ferragosto: Trenitalia licenzia il ferroviere, per via delle dichiarazioni fatte alla stampa.

De Angelis è stato mandato via "solo per aver dichiarato pubblicamente quello che tutti pensiamo - denuncia una nota della rivista dei macchinisti Ancora in Marcia - e cioè che la rottura dei due Eurostar a Milano è stato un incidente potenzialmente molto pericoloso e un campanello d'allarme che pone con forza all'attenzione di tutti la questione della manutenzione, della progettazione e dei controlli".

"Siamo di fronte ad un vero e proprio accanimento personale nei confronti di chi si occupa di sicurezza - continuano i lavoratori - De Angelis, infatti, nel 2006 aveva subito un analogo provvedimento, poi ritirato dalle Fs sempre per la sua attività sindacale durante la vertenza dei macchinisti contro il pedale dell'Uomo Morto". Si tratta di un "altro gesto gravissimo - concludono - questo licenziamento rappresenta, inoltre, anche una sfida al sindacato che segue di pochi giorni l'ingiusto licenziamento degli otto operai delle officine di Genova". L'Assemblea nazionale dei ferrovieri ha chiesto ai vertici delle ferrovie il reintegro immediato di De Angelis.

La decisione di Trenitalia ha suscitato proteste bipartisan. "Un licenziamento in pieno ferragosto è già un fatto anomalo - ha commentato il sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro (Pdl) - ma a ciò si aggiunge anche la gravità della denuncia: se fondata, De Angleis meriterebbe una medaglia, non un licenziamento. Mi unisco alla richiesta dell'Assemblea nazionale dei Ferrovieri: venga revocato il senza indugio l'allontanamento del macchinista". Per Dino Tibaldi, responsabile lavoro del Pdci, si tratta di una decisione "assurda, ingiusta, inaccettabile".

(16 agosto 2008)

da repubblica.it
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