Tasse sul lusso, Briatore cambia idea

SOCIETÀ
12/7/2007 - SARDEGNA: HA PAGATO SOLO UN TERZO DEI PROPRIETARI DI CASE

Tasse sul lusso, Briatore cambia idea

E si propone con una sua società di incassare le imposte per la Regione

Anche i Briatores - così gli indipendenti sardi - cambiano idea. Il supermanager della F1 un anno fa aveva aspramente criticato la tassa sul lusso voluta da Renato Soru e aveva addirittura organizzato una festa "no tax" al suo Billionaire. Oggi, invece, pare di parere opposto. Almeno, a leggere le interviste che ha rilasciato ad alcuni quotidiani sardi.

Briatore dichiara a sorpresa di avere "il massimo rispetto per Soru e di trovarsi molto d’accordo sia sulla legge Salvacoste che sull’introduzione di una tassa di soggiorno nell’Isola".

"Io sono perfettamente d’accordo con la legge Salvacoste - dichiara Briatore - dobbiamo salvaguardare le nostre bellezze naturali. Certo, ci sono casi e casi. Io ho il massimo rispetto per Soru e sulla salvaguardia ambientale sono totalmente d’accordo con lui". Briatore aggiunge poi di essere "fondamentalmente contrario« alla tassa sul lusso", ma dice però che "quest’anno c’è chiarezza e si sa quanto e come si deve pagare quando si attracca con la barca in un porto. Io proporrei una tassa di soggiorno piuttosto che la tassa sul lusso . Tutti quelli che entrano in Sardegna pagano quattro-cinque euro per creare questi servizi. Ecco, io credo che si debba pagare se in cambio si ottiene qualcosa. Ad esempio, sto usufruendo di questo nuovo servizio di ormeggio a Cala di Volpe, dove finalmente è tornato l’ordine e non si distruggono più i fondali con le ancore. È un servizio eccezionale e pago volentieri per averlo".

Dagli Uffici della Presidenza sarda è trapelato inoltre che il supermanager della F1 è pronto con una sua società a collaborare per incassare le imposte sugli attracchi degli yacht. Nei prossimi giorni potrebbe essere sottoscritta una convenzione tra un’azienda che gestisce il campo-boe di approdo ad Arzachena e l’Ufficio regionale delle Entrate.

Intanto, la Regione fa sapere che solo un terzo dei non residenti che dovrebbero pagare la cosiddetta tassa sul lusso sulle seconde case al mare in Sardegna ha versato l’imposta nelle casse regionali. Al 20 giugno infatti, sono stati incassati dall’Agenzia regionale delle entrate, solo 12.620 mln di euro rispetto ai 33.709 previsti.

da lastampa.it