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Autore Discussione: Nasce la "Costituente socialista"  (Letto 3376 volte)
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« inserito:: Luglio 14, 2007, 11:45:06 pm »

14/7/2007

Nasce la "Costituente socialista"
 
Boselli: «La nostra non è un’operazione di potere»


ROMA
È nata oggi la «Costituente socialista». Obiettivo: porre fine alla diaspora e riunificare i socialisti. Il via alla Costituente è stato dato con la firma di una dichiarazione (ribattezzata «del 14 luglio«), all’Auditorium del Massimo, a Roma. A sottoscriverla c’erano tutti i leader dei partiti che aderiscono all’iniziativa: Enrico Boselli (Sdi), Gianni De Michelis (Nuovo Psi) e Bobo Craxi (I socialisti).


Boselli: la nostra non è un'operazione di potere
«La nostra non è un’operazione di potere, ma lo sviluppo di un disegno che deve contribuire al rinnovamento della politica dopo la severa lezione del collasso del vecchio sistema politico». È questo uno dei passi dell’intervento conclusivo di Enrico Boselli alla Costituente Socialista. Il leader dello Sdi è stato applauditissimo. Per un accordo con tutte le altre componenti è stato l’unico «anziano» a prendere la parola. Tutti gli altri, compreso De Michelis hanno delegato un giovane. «Di fronte alla denuncia dei privilegi delle classi dirigenti, non possiamo cavarcela - ha sottolineato Boselli - scrollando le spalle con un atto di sufficienza. Bisogna ridurre i costi della politica come quelli della pubblica amministrazione. Lo Stato deve diventare una casa di vetro dove tutti i cittadini sappiano quanto guadagnano le classi dirigenti politiche e della pubblica amministrazione. Prima di qualsiasi riforma - ha concluso Boselli - l’opinione pubblica chiede trasparenza e coerenza di comportamenti»

Siamo qui per unire in un nuovo partito quanti hanno nel socialismo democratico europeo il loro riferimento politico ed ideale. Per farlo, dobbiamo innanzitutto chiudere un capitolo: quello delle divisioni che si sono create nel socialismo italiano dopo il collasso del vecchio sistema politico». Con queste parole il segretario dello Sdi Enrico Boselli inizia il suo discorso dal palco dell’Auditorium del Massimo, annunciando la nascita della costituente socialista. «Porre fine a una diaspora -avverte- è un dovere morale, prima che un impegno politico. Oggi non invochiamo più l’unità, ma la realizziamo e poniamo fine a una troppo lunga stagione di divisioni».

Il leader socialista guarda alla «costituente» come trampolino per la nascita di un nuovo partito, saldamente ancorato al Pse: «Il partito che vogliamo costruire deve nascer da una Costituente aperta, coinvolgendo tutti coloro che guardano al Pse, cercando di raccogliere il meglio della storia di tutto l’antico movimento operaio di quanti con le loro lotte e le loro idee hanno animato al sinistra italiana». Basta, quindi, è il suo appello alle «antiche divisioni e vecchie polemiche». Boselli saluta, tra gli applausi della platea, le new entry: «Ringrazio Grillini, deputato coraggioso. Oggi ai nastri di partenza non ci sono solo i socialisti storici, ma anche esponenti politici come Turci e Barbieri che sono espressione di quella più vasta area socialista determinatasi dopo la caduta del Muro di Berlino. Oggi, abbiamo con noi Cinzia Dato che ha fatto una scelta di grande coraggio politico».

da lastampa.it
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