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Autore Discussione: Berlusconi rilancia «Primo punto: immunità parlamentare»  (Letto 3060 volte)
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« inserito:: Luglio 16, 2008, 10:15:38 pm »

Così il Cavaliere agli europarlamentari di Fi

Riforma giustizia, Berlusconi rilancia «Primo punto: immunità parlamentare»

«Il nostro programma sulla giustizia è quello del 2001.

Priorità azione penale e riforma del Csm»

 
 
ROMA - «Sdegno». È questo lo stato d'animo che Silvio Berlusconi ha spiegato di aver maturato in tutti questi anni di «accanimento giudiziario» contro la sua persona. «Il problema di questo paese - ha detto il Presidente del Consiglio agli Europarlamentari Fi secondo quanto viene riferito - è la giustizia che influisce nella vita di tutti i giorni di ogni cittadino e va anche dritto dritto nel cuore dell'economia». Per il premier «la giustizia in Italia» viene usata «per condizionare l'economia e la politica» e per questo motivo - ha annunciato il cavaliere - non mi fermerò mai, questa volta non mi fermerà nessuno».

PROCESSO MILLS - Il premier ai suoi deputati ha parlato lungamente del processo Mills e di tutte le tappe degli altri processi dai quali è uscito sempre indenne. «Sono state usate contro di me falsità e ipocrisie, anzi se io mi devo dare una colpa è quella di non essermi mosso prima». Il Presidente del Consiglio, a chi ha riferito durante il pranzo, delle resistenze di qualche alleato, ha sottolineato di non intendere affatto di dover fare dei passi indietro. Visto che non è possibile fare la riforma della giustizia con l'opposizione, noi andremo da soli.«La gente - ha ribadito il cavaliere agli Europarlamentari - è tutta con me».

IMMUNITA' PARLAMENTARE - Poi avrebbe aggiunto che il primo punto della riforma della giustizia sarà l’immunità parlamentare. Successivamente Berlusconi ha elencato gli altri punti della riforma della giustizia che sarà attuata a partire da settembre:, riforma del Csm, dell’ordinamento giudiziario, priorità dell’azione penale. «Sono più determinato che mai», avrebbe detto il Cavaliere ai presenti. Anche se dovrà vedersela con la Lega che invece frena.

SBARRAMENTO AL 4% O AL 5% - Tra gli altri temi toccati da Silvio Berlusconi nel corso del pranzo con gli europarlamentari del Pdl, c'è lo sbarramento per le prossime elezioni europee: e si è detto favorevole ad una soglia del 4% o 5%.

CONGRESSO FONDATIVO ENTRO GENNAIO - L’obiettivo di Silvio Berlusconi sarebbe quello di arrivare entro gennaio alla nascita ufficiale del Pdl con la celebrazione dei congressi con i quali Forza Italia e Alleanza nazionale si sciolgono e del congresso fondativo del Popolo delle libertà. È quanto riferiscono alcuni europarlamentari di Forza Italia. La spinta all’accelerazione è stata spiegata con la necessità di arrivare con il soggetto unico alle elezioni europee fissate per il giugno 2009, in modo da aumentare sensibilmente la pattuglia italiana all’interno del Partito popolare europeo e far valere così un peso maggiore.

ECONOMIA - La situazione economica mondiale è «veramente difficile» e bisogna trovare il modo di reagire. Il premier ha sostenuto la necessità di fare molta attenzione proprio per la sfavorevole congiuntura internazionale ed ha sottolineato di avere un «dialogo importante» e continuativo con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Secondo qualcuno dei partecipanti Berlusconi avrebbe parlato di «confronto» con il titolare di XX Settembre. L'interpretazione che è stata data delle sue parole è che il ministero dell'Economia ha la necessità di tenere in ordine i conti, mentre il presidente del Consiglio ha quella di tenere in considerazione l'intero Paese.



16 luglio 2008

da corriere.it
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« Risposta #1 inserito:: Luglio 16, 2008, 10:16:26 pm »

Il ministro: «la normativa sarà rivista, ma più tardi»

Giustizia, la Lega frena: «Riforma a settembre? Molto difficile»

Calderoli: «Il 2008 è un anno già pieno. E alla ripresa dei lavori parlamentari ci sono altre priorità»

 

ROMA - La riforma della giustizia a settembre? Difficile. Anche perché la «tabella temporale» è già fitta di impegni. Roberto Calderoli, ministro per la semplificazione e coordinatore delle segreterie della Lega, frena sull'ipotesi di rivedere la normativa giudiziaria italiana subito dopo l'estate, così come anticipato dal Guardasigilli Angelino Alfano. L'esponente del Carroccio non chiude del tutto all'ipotesi di riforma della giustizia, ma nel cortile di Montecitorio è piuttosto categorico. «Abbiamo fatto una tabella temporale delle riforme e quella della giustizia non c'è. Questo non vuol dire che la riforma non si fa, ma che si fa dopo».

PRIMA IL FEDERALISMO - Per la ripresa, spiega Calderoli «abbiamo il federalismo fiscale, il codice delle autonomie e la Finanziaria. Poi c'è la riforma Costituzionale. Quella della giustizia - conclude il ministro - ci può anche stare, ma il 2008 è un anno che mi sembra pieno».

IL PDL: RIFORMA URGENTE - Opinione contraria per Jole Santelli, deputato Pdl: «La richiesta di una pratica a tutela dei magistrati di Pescara avanzata da alcuni consiglieri del Csm è l'ennesima conferma dell'esistenza di un problema di rapporti tra politica, istituzioni e magistratura. Oggi più che mai appare insensato continuare ad ignorare la questione della politicizzazione della magistratura - conclude l'ex sottosegretario alla Giustizia - in quanto il problema esiste ed è così serio da richiedere una riforma organica del sistema, come già anticipato dal premier Berlusconi e dal Guardasigilli Alfano».


16 luglio 2008

da corriere.it

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