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Autore Discussione: Allarme atomiche Usa "Sono custodite male"  (Letto 3030 volte)
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« inserito:: Giugno 22, 2008, 04:34:07 pm »

22/6/2008 - IL CASO - RAPPORTO USAF RIVELA CREPE NELLA SICUREZZA
 
Allarme atomiche Usa "Sono custodite male"
 
Base di Ghedi a rischio, saranno trasferite ad Aviano  

MAURIZIO MOLINARI
 

NEW YORK
La base americana di Ghedi ha un sistema di sicurezza antiquato e le testate nucleari che vi si trovano potrebbero essere presto trasferite ad Aviano.
A rivelarlo è il rapporto «Blue Ribbon Review» dell’Us Air Force, ordinato dal segretario alla Difesa Robert Gates nell’ambito di una serie di iniziative tese a rimettere ordine in un arsenale nucleare bersagliato da scandali, errori e carenze di gestione.

Il campanello d’allarme per Gates suonò l’agosto dello scorso anno quando scoprì a posteriori che un B-52 aveva attraversato i cieli d’America con sei testate nucleari non disattivate delle quali si era persa completamente traccia per 36 ore. Ulteriori controlli portarono ad appurare che l’Air Force aveva spedito per errore alcuni vettori balistici - utili a trasportare testate nucleari - a Taiwan e così Gates decise, alla fine di maggio, di licenziare in tronco i vertici dell’aviazione militare, allontanando tanto il ministro competente Michael Wynne che il capo di Stato Maggiore Michael Moseley. Da quando i due sostituti, Michael Donley e il generale Norton Schwartz, sono stati designati l’Us Air Force sta svelando segreti e carenze in maniera talmente drastica da far capire che Gates, che fu capo della Cia, teme un declino simile a quello di cui è stata vittima l’Armata Rossa al termine della Guerra Fredda.

Il primo segnale è arrivato con l’indagine interna dell’ammiraglio Kirkland Donald, direttore del «Naval Nuclear Propulsion», che ha portato ad appurare la «difficoltà di rintracciare» almeno mille componenti dell’arsenale nucleare, e ora il «Blue Ribbon Review of the Nuclear Weapons Policies and Procedures» (Brr) porta gli accertamenti fino nel cuore dell’Europa Occidentale, dove gli Stati Uniti detengono in maniera permanente fra le 200 e le 350 testate nucleari. Ciò che colpisce dell’indagine, in parte pubblicata dal sito della Federazione degli scienziati americani (Fas), è che la maggior parte dei depositi atomici in Europa vengono considerati «sotto gli standard di sicurezza» previsti dal Pentagono, implicando così rischi per le popolazioni delle aree interessate.

E’ stata l’ispezione condotta a inizio mese dal generale Roger Brady, comandante dell’Us Air Force in Europa, ad appurare come in tale allarmante quadro le basi in condizioni più allarmanti siano quelle di Buechel, in Germania, e di Ghedi, in provincia di Brescia, mentre a Kleine-Brogel, Belgio, e Volkel, Olanda, la situazione sarebbe leggermente migliore. A Ghedi sarebbero conservate, secondo fonti non confermate, fra le 20 e le 40 testate atomiche di tipo B61, ovvero con una potenza pari a 18 volte quella dell’arma che esplose su Hiroshima. Si tratta di ordigni antiquati che dovrebbero essere spostati e, eventualmente, sostituiti. Non a caso la Fas assicura che a Ghedi i cambiamenti già sono in arrivo con il possibile ritiro del 704° Squadrone di supporto alle munizioni, responsabile degli ordigni che vengono sorvegliati dalle forze americane in maniera completamente autonoma, in forza di accordi bilaterali che vengono periodicamente rinnovati. L’ipotesi avanzata dagli scienziati americani è che gli ordigni di Ghedi possano essere trasferiti ad Aviano, dove ve ne sono già altri 50, in condizioni di sicurezza migliori.

La determinazione con cui Robert Gates sta facendo ordine nell’arsenale nucleare americano, tagliando teste e varando drastiche riforme, è destinata ad avvalorare il tamtam di Washington secondo cui tanto John McCain che Barack Obama stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di confermarlo alla guida del Pentagono in caso di vittoria in novembre.

da lastampa.it
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« Risposta #1 inserito:: Giugno 25, 2008, 11:00:19 am »



... forse è più facile farle partire in "missione"?

ciaoooooooooooo
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