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Autore Discussione: TAVOLO delle PROPOSTE e NOTE per il GRUPPO.  (Letto 43330 volte)
Admin
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« inserito:: Maggio 26, 2008, 07:16:41 pm »

Scrivete le vostre proposte (firmate con il nick) qui sotto di seguito.
« Ultima modifica: Luglio 01, 2008, 06:51:10 pm da Admin » Registrato
paolav
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« Risposta #1 inserito:: Maggio 27, 2008, 02:07:14 am »

butto lì qualche idea.

io mi staccherei dalla forma con la quale fu scritta la lettera di intenti.
porrei in  primo piano quello che credo sia il dato che ci accomuna: facciamo parte di un forum dell'area pd, dove si possono percepire visioni (per alcuni settori) decisamente di centro contemporaneamente a visioni (sempre per alcuni settori) più vicine alla sinista marxista, come pure tematiche strettamente legate all'esperienza cristiana o vissuti ascrivibili alle tematiche del femminismo storico.
In attesa di essere raggiunti magari prossimamente da partecipanti all'area radicale, possiamo però dire che il percorso di alcuni di noi è profondamente intessuto anche di quell'energia.
Proprio per questo mi sembrerebbe azzardato e inutilmente dispendioso costringerci a una sintesi tout court.
sintesi che dovrebbe forzatamente provenire da una mescolanza di origini e vissuti che, a mio parere, hanno tutti dignità di esistere anche in virtù di ciò che rappresentano ma, soprattutto, della memoria storica alla quale vanno ascritti.
penso che il centro sinistra si sia già fatto fin troppo male sacrificando appunto memoria storica, visioni del vivere e della società stessa in funzione di coesioni ancora più utopistiche delle matrici dalle quali volevano affrancarsi.

Per queste considerazioni mi baso soprattutto sull'esperienza del femminismo, dove la pratica di relazione (fra donne ma anche fra donne e uomini) insegna che per condividere vita, risorse ed esperienze non è necessario abiurare la propria identità e la tensione verso il mondo che da essa procede. E' sufficiente non perdere di vista il percorso comune in funzione di un obiettivo e una cultura condivisi, obiettivo e cultura nei quali le diverse esperienze possono incontrarsi creando valore e forza.

si potrebbero delineare pochi e schematici punti nei quali ci potremmo ritrovare (noi di questo gruppo ma anche il forum stesso che ci ha accolto e ci ha fatto incontrare).

ne delineo solo alcuni, lasciando la compilazione a tutti i partecipanti che vorranno definire una lista: laicità, attenzione per le classi/categorie svantaggiate, attenzione verso l'uso delle risorse, attenzione per l'ambiente, attenzione a una qualità della vita che non sia preda sottomessa del consumismo etc. etc. etc.

come già scrivevo a Gianni, trovo che potrebbe essere utile assumerci il "compito" (già delineato ampiamente dalla lettera di intenti del 2002) di produrre documenti e iniziative allo scopo di essere acceleratore di confronto, adesione e unità di percorso tra le varie  realtà sociali (pd, associazioni, volontariato etc.)

ciao
paola




« Ultima modifica: Maggio 27, 2008, 02:09:40 am da paolav » Registrato
paolav
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« Risposta #2 inserito:: Maggio 27, 2008, 02:22:14 am »

per ora il mio contributo consiste in ciò che ho postato poco fa.

non lo posto anche qui per non dover imporre ripetizioni spiacevoli per chi legge.

(scusatemi, non avevo notato prima questa dislocazione delle proposte  Occhi al cielo).

ciao
paola

--------------

L'ho spostato io.
gianni
« Ultima modifica: Maggio 27, 2008, 09:41:15 am da Admin » Registrato
mariok
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« Risposta #3 inserito:: Maggio 27, 2008, 10:23:03 pm »

Io mi concentrerei sui motivi che ci hanno indotto a partecipare a questa iniziativa e soprattutto su quale è la nostra proposta.

In altri termini: a parte i principi che ci accomunano, la visione che abbiamo del PD e dei suoi valori, in realtà cosa ci ripromettiamo?

A me sembra che il motivo più o meno sottinteso in tutti i nostri interventi sia sintetizzabile in un'espressione: VOGLIA DI PARTECIPARE E DI ESSERE ASCOLTATI.

Senza entrare in una possibile polemica sul come (non) funzionano i circoli e perchè sono ritenuti dai più insoddisfacenti, mi limiterei ad osservare che, per gli obiettivi di crescita del PD, per la dichiarata volontà di essere un partito aperto ed innovativo, anche per la molteplicità delle forme partecipative, i circoli, anche se parte essenziale dell'organizzazione, non bastano.

D'altra parte non c'è chi non si dica convinto che le nuove tecnologie, ed in particolare la rete, offrono enormi possibilità di partecipazione che vanno assolutamente sviluppate e valorizzate.

Ma nella pratica, che succede?  La realtà è sotto i nostri occhi ed è abbastanza deludente. O vediamo "vetrine telematiche" come quella del sito ufficiale del PD, che è un'ottima fonte di informazione e di documentazione, ma non mi sembra certo un efficace strumento di partecipazione (soprattutto perchè manca di interattività). Oppure assistiamo ad un proliferare di forum, che spesso assomigliano a degli "sfogatoi", talvolta (come nel nostro caso) caratterizzati anche da momenti di reale confronto e di discussione, ma che sono completamente scollegati dall'organizzazione del PD e sono completamente ignorati dal partito.

C'è in altri termini una lampante contraddizione tra la voglia di partecipazione che si esprime attraverso i forum, le enunciazioni sulle potenzialità da valorizzare della rete e la scarsa considerazione e, talvolta, un diffuso senso di frustrazione di cui soffrono le realtà come la nostra.

Il tema, quindi, e l'obiettivo della nostra dichiarazione di intenti, potrebbe essere quello di costituire dei "circoli telematici" che abbiano tutta la dignità di componenti "riconosciute" dell'organizzazione del partito, con precise regole di costituzione e di partecipazione e con ben individuati referenti organizzativi nel partito.

Qualcosa del genere è stata già tentata dai radicali. Potremmo anche far tesoro di quell'esperienza per dar vita alla nostra in maniera forse più strutturata e "disciplinata".

Il primo passo potrebbe essere quello della sperimentazione di un prototipo, sollecitando la partecipazione anche di altri forum, che dall'eventuale successo della nostra iniziativa potrebbero trovarsi la strada spianata anche per una loro esperienza in tal senso.

Che ne pensate?
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« Risposta #4 inserito:: Maggio 27, 2008, 11:52:43 pm »

Affiancare al lavoro sul territorio il lavoro in rete mi sembra un'ottima idea. E' prevista anche nello statuto. La rete è anche meno controllabile dai signori delle tessere, per cui sarebbe davvero far entrare una ventata di aria fresca piena di idee. Condivido in pieno.
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« Risposta #5 inserito:: Maggio 28, 2008, 12:07:56 am »

Aggiungerei alle proposte di Paola anche la spinta verso una società più moderna e dinamica, libera dall'orgia di potere di ristretti gruppi in corporazione, l'attenzione ai principi della libera scienza, della non discriminazione ma dell'integrazione, di una nuova prospettiva del rapporto fra sessi o meglio del recepimento della cultura delle donne come punto fondamentale della società, dell'onestà come caposaldo dei rapporti sociali, etc. etc.
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« Risposta #6 inserito:: Maggio 28, 2008, 01:07:18 am »

condivido anch'io.

secondo il vecchio detto "uscire dalla porta e rientrare dalla finestra".
e in questo caso si tratterebbe di una "finestra" difficile da chiudere e assai assai interattiva.

ciao
paola
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« Risposta #7 inserito:: Maggio 28, 2008, 01:48:20 am »

eh darwin, come potrei non essere d'accordo?  Occhiolino

ciao
paola
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mariok
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« Risposta #8 inserito:: Maggio 28, 2008, 09:45:46 am »

Affiancare al lavoro sul territorio il lavoro in rete mi sembra un'ottima idea. E' prevista anche nello statuto. La rete è anche meno controllabile dai signori delle tessere, per cui sarebbe davvero far entrare una ventata di aria fresca piena di idee. Condivido in pieno.
condivido anch'io.

secondo il vecchio detto "uscire dalla porta e rientrare dalla finestra".
e in questo caso si tratterebbe di una "finestra" difficile da chiudere e assai assai interattiva.

ciao
paola


Credo che abbiate "colto nel segno".

Tuttavia eviterei di dare all'iniziativa un significato "contro" (la burocrazia, l'arroccamento dei vertici, la mancanza di democrazia ecc.) ma una forte volontà "per":  contribuire alla costruzione del partito che vogliamo - e qui gli spunti di Paola sono quanto mai utili - far crescere la partecipazione, essere realmente, e non tramite opportuni meccanismi elettorali, "forza maggioritaria" nel paese.

E' ovvio che per costituire una struttura che voglia essere riconosciuta con almeno pari dignità di quelle esistenti, bisogna applicare regole rigorose di partecipazione democratica e di rappresentatività. Di qui la necessità di "instanziare" le regole statutarie alla specifica realtà cui vorremmo dar vita.

Ovviamente dovremmo discuterne. Io penso a dei forum come il nostro, aperto a tutti con l'unica regola del "rispetto reciproco", all'interno del quale ci siano anche momenti più "statutari" aperti ad un numero più ristretto di iscritti (a coloro cioè che vogliano iscriversi a tutti gli effetti al crircolo) per la scelta del gruppo dirigente, per la votazione di mozioni o documenti "ufficiali", confronti con rappresentanti del partito ecc., con tutte quelle caratteristiche cioè di democrazia "organizzata" di un vero e proprio circolo del PD. Un punto da analizzare dovrebbe essere la dimensione territoriale dei "circoli telematici" in quanto non è da escludere di avere anche momenti assembleari "dal vivo", oltre a collegamenti e ad iniziative su problematiche territoriali.

Altro aspetto secondo me importante è, dopo aver meglio fissato le idee in un documento di intenti, raccogliere adesioni all'iniziativa più ampie possibili. Come ho già ossevato, l'eventuale successo di un "prototipo" costituirebbe un importante precedente utile a tutti ed andrebbe incontro a quella che mi sembra una diffusa esigenza di partecipare e di "uscire dal ghetto" presente in tante realtà simili alla nostra.

Che ne dite? Andiamo avanti?
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orango
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« Risposta #9 inserito:: Maggio 28, 2008, 01:46:11 pm »

Io concordo in pieno con mariok, proprio al 100%! Andiamo avanti. Occhiolino
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« Risposta #10 inserito:: Maggio 28, 2008, 11:27:38 pm »

Chiedo scusa per il taglio.
Ci sono in ballo tre temi: la bozza di lettera di intenti, il problema della detasazione degli straordinari e la costituzione di un circolo in rete (magari non l'unico).
Il primo ed il terzo tema in fondo si intersecano ma vedrei il tema della rete anche in modo molto pragmatico, oltre che statutario diciamo, perché dovrebbe portare idee anche sui linguaggi di comunicazione e sui rapporti fra il PD e la società.
Non è il solo confronto facilitato delle idee di chi difficilmente si incontrerebbe con questa frequenza ma anche un modo di fare politica, perché la discussione in rete può a contatti anche con comuni elettori e quindi diventa al contempo attività politica di propaganda.
Può essere delicato nel rapporto con il partito, ma se ci accettano come parte costitutiva del partito (un circolo può dare un'idea) non ci dovrebbero essere grandi problemi, con parti destinate a chi sceglie di aderire alla struttura in rete del partito e chi viene nel forum per avere uno scambio in piazza.
Proporrei di passare ad una fase più pragmatica dividendo i tavoli nel forum per i 3 argomenti.
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Arturo Infante detto Darwin detto Mac
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Matleo
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« Risposta #11 inserito:: Maggio 29, 2008, 01:22:52 am »

Mi accodo alle tre iniziative suggerite e ne aggiungo una quarta, che tuttavia, reputo debba essere approfondita e condivisa.
Ritengo che lo Statuto del Partito (e in parte il Codice etico) necessitino di essere rivisti nelle parti in cui chiudono le porte alla reale partecipazione "aperta" e vincolano le liste e le candidature alle segreterie regionali a quelle nazionali.
Non so se la lettera d'intenti debba riguardare specificatamente il forum e/o il nostro lavoro, ovvero estendersi ad una sorta di manifesto dei valori, rivisitato secondo il gruppo di lavoro.
Il tema relativo alla detassazione degli straordinari mi pare che sarebbe giusto estenderlo a qualcosa di più ampio secondo le proposte del PD in campagna elettorale e risollecitate nei giorni scorsi.
Mi piace molto quanto annota mariok  circa la "VOGLIA DI PARTECIPARE E DI ESSERE ASCOLTATI", che va tradotta in "COME PARTECIPARE E COME FARSI ASCOLTARE".
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« Risposta #12 inserito:: Maggio 29, 2008, 10:22:31 am »

A mio parere la lettera d'intenti o bozza deve essere frutto delle considerazioni di tutto il gruppo, alimentate dalle convinzioni di ognuno.

Il tavolo di lavoro sarà coordinato da uno o due di noi e conterrà tutte le proposte specifiche che li nascono e che valuteremo "insieme", prima di presentarlo ai nostri forumisti.

Io sono certamente il meno colto di voi tutti, i coordinatori (parlo di quelli del tavolo di lavoro sul tema specifico) devono avere caratteristiche personali adatte a cogliere e sintetizzarre il pensiero di noi tutti e confezionarlo in documento.

ggiannig
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« Risposta #13 inserito:: Maggio 29, 2008, 10:58:26 am »

Ritengo che lo Statuto del Partito (e in parte il Codice etico) necessitino di essere rivisti nelle parti in cui chiudono le porte alla reale partecipazione "aperta" e vincolano le liste e le candidature alle segreterie regionali a quelle nazionali.
E nel fatto che non impediscano la candidatura di chi fa parte di gruppi di stampo massonico.
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« Risposta #14 inserito:: Maggio 31, 2008, 10:47:41 pm »

Info.


Nei prossimi giorni il forum www.forumista.net porterà delle novità che vi saranno comunicate ufficialmente... speriamo buone.

Una cosa è certa quando il team sarà operativo, per gli approfondimenti specialistici basati su conoscenza delle materie, sarà indispensabile richiedere (gratuitamente) pareri professionali (non ai politici) che "irrobustiscano" i nostri documenti.

Quindi oltre che farci sapere i campi in cui avete acquisito le "sapienze" di ognuno, preparatevi una agenda delle vostre conoscenze che potremo coinvolgere in futuro. 

ciao
ggiannig

PS: Tutti al mare? Io no per ora. Qui c'è da fare...
« Ultima modifica: Maggio 31, 2008, 10:58:29 pm da Admin » Registrato
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